VIAGGI DI SERGIO STANZANI, PRIMO SEGRETARIO DEL PR

* IN BULGARIA

Il Primo segretario del Partito radicale Sergio STANZANI ha visitato mercoledi 12 maggio la capitale bulgara, dove e' stato ricevuto dal presidente dell'Assemblea Nazionale Alexander YORDANOV, con il quale si e' intrattenuto per oltre un'ora su diversi temi: la campagna del Pr per l'istituzione del Tribunale Internazionale contro i crimini di guerra; la prima Assemblea dei parlamentari iscritti al Pr, prevista per la seconda meta' del giugno prossimo nella stessa Sofia;
l'attivita' del Pr per la realizzazione di un asse di comunicazione ferroviario transbalcanico, tema quest'ultimo oggetto anche di un incontro con il ministro dei trasporti e vice primo ministro Neycho NEEV.

Si e' poi svolta in una sala dell'Hotel Sofia una riunione di lavoro, con particolare riguardo alle iniziative parlamentari, con i deputati bulgari iscritti al PR. Hanno preso parte a questa riunione i deputati Konstantin ADZHAROV (Partito cristian-repubblicano, HRP), Ivo ATANASSOV (Partito socialista bulgaro, BSP), Yuri BORISSOV (BSP), Niusset HADZHINET (Movimento per i diritti e le liberta', DPS), Chavdar KIURANOV (BSP), Nina MIHAILOVA (BSP), Anna MILENKOVA (BSP), Ilhan MUSTAFA (DPS), Kolio PARAMOV (BSP), Georgi PETROV (Unione delle forze democratiche, SDS), Georgi POPOV (BSP), Elena POPTODOROVA (BSP), Stoian SHAPATOV (BSP), Pavel SHOPOV (SDS), Ilian SHOTLEKOV (SDS), Ibrahim TATARLI (DPS).

Successivamente il Primo Segretario del Partito ha partecipato insieme ai membri del Consiglio Generale Olivier DUPUIS e Michele BOSELLI, ad una assemblea con una quarantina di iscritti di Bulgaria.

Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i medesimi argomenti sopra menzionati, e quindi fornito il resoconto della visita di STANZANI in una affollata conferenza stampa. Proveniente da Mosca e diretto a Bucarest con un analogo programma, STANZANI ha pure inaugurato la nuova sede del Pr a Sofia.

* IN ROMANIA

Durante il suo soggiono a Bucarest, Sergio STANZANI ha partecipato insieme ai membri del Consiglio Generale Erno BORBELY, Vasile DIACON, Edmond SERBAN e Olivier DUPUIS ad una riunione di lavoro con i parlamentari iscritti al Partito Radicale. Hanno partecipato a questa riunione i deputati dell'Unione Democratica dei Magiari di Romania (UDMR-RMDSz): Karoly KEREKES, Jeno MATHIS, Lazar MADARAS e Ferenc PECSI; del Fronte Democratico di Salvezza Nazionale (FDSN): Gheorghe ROMAN, Corneliu MONORANU e Nicolai LAZAR; del Fronte di Salvezza Nazionale (FSN): Petre PARTAL e Ion-Adrian VILAU, del Partito dell'Alleanza Civica (PAC): Vasile MANDROVICEANU e Octavian BOT; e del Partito della minoranza bulgara, IVANCIOV.

Sono stati affrontati durante questa riunione alcune delle attuali iniziative del Partito in questo periodo ed in particolare quella che riguarda l'istituzione di un Tribunale Penale Internazionale contro i crimini di guerra nella ex-Yugoslavia, quella della realizzazione di un nuovo corridoio di communicazione transbalcanico che colleghi Durres (Albania) a Chisinau (Moldavia) tramite la Macedonia, la Bulgaria e la Romania e quella dell'istituzione di una Alta Autorita' del Danubio, incaricata di gestire l'insieme dei problemi economici, di navigazione ed ambientali di questa fondamentale via di comunicazione europea. Una particolare attenzione e' stata dedicata ai problemi organizzativi quanto al lavoro dei parlamentari iscritti al Pr nel Parlamento.

Nel giorno seguente Sergio STANZANI si e' incontrato con la leadership dei principali partiti di Romania. Nell'ordine degli incontri, con il vice-presidente del Fronte di Salvezza Nazionale (FSN), con il vice-presidente e quattro parlamentari dell'Unione Democratica dei Magiari di Romania (UDMR-RMDSz), con il presidente e due vice-presidenti del Partito Contadino - Cristiano Democratico (PNT-CD), con un membro del Presidium del Partito dell'Alleanza Civica (PAC) ed, infine, con il Presidente del Fronte Democratico di Salvezza Nazionale nonche' Presidente del Senato.

Sabato 15 maggio infine il Primo Segretario del PR ha introdotto i lavori della Seconda Assemblea Generale degli Iscritti di Romania ai quali hanno preso parte una ottantina di iscritti. In una interruzione dei lavori STANZANI ha risposto alle domande della stampa (presenti una quindicina di testate).
UN SESTO DEI DEPUTATI BULGARI SONO ISCRITTI AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE DUMA - 13 MAGGIO 1993 Quarantaquattro deputati bulgari sono iscritti al Partito radicale transnazionale, la cui Assemblea si terra' a Sofia dal 24 al 28 giugno. Il partito ha piu' di 38 mila iscritti di diversi paesi e di diverse estrazioni politiche. La quota annuale d'iscrizione e' di 230-USD 240. Si e' recato a Sofia il Primo segretario del PRT Sergio Stanzani che ha avuto incontri con il presidente del parlamento Alessander Jordanov, con il vice-primo ministro e ministro dei trasporti Nejcho Neev. Nei colloqui sono stati abbordati il Tribunale internazionale per la condanna individuale dei crimini di guerra commessi durante la crisi nell'ex-Jugoslavia e la via di comunicazione da Durazzo a Chisinau via Sofia. Mariana Bojagieva
COMPAGNI DI PARTITO DI CICCIOLINA HANNO AVUTO UN INCONTRO CON AL. JORDANOV (EXPRESS - 13 MAGGIO 1993) Il sig.Sergio Stanzani, Primo segretario del partito, ha parlato del miracolo italiano - il Partito nuovo, transnazionale e transpartitico, che si propone l'obiettivo di promuovere una campagna contro la criminalita' organizzata dei narcotrafficanti e d'intraprendere d'urgenza iniziative ambientali, federaliste democratiche, nonviolente e democratiche sui fronti di guerra in tutto il mondo. Entro la meta' di giugno si terra' l'Assemblea dei parlamentari iscritti al PR, tra cui 40 nostri deputati. Alessandrina Rokanova


OLIVIER DUPUIS E MICHELE BOSELLI, MEMBRI DEL CONSIGLIO GENERALE DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE IN INTERVISTA AL "STRUMA DNES"
LA COSTRUZIONE DELLA FERROVIA ADRIATICO - EGEO PUO' IMPEDIRE L'ESTENSIONE DEL CONFLITTO JUGO
LA BULGARIA STA VICINO ALLA CE, MA E' MEGLIO OPTARE PER GLI STATI UNITI D'EUROPA

- Sig.Dupuis, nel coordinamento per la realizzazione del progetto della ferrovia Adriatico-Egeo per ora figurano solo i deputati Ivo Atanassov dalla Bulgaria, Gaqo ApostolI dell'Albania, Petar Goshev dalla Macedonia. Coinvolgerete anche deputati degli altri paesi interessati - Romania, Moldavia, Ukraina?
- Con questo scopo sono gia' stato in Rumania, ho avuto incontri con deputati e credo sia possibile costituirci un nucleo che lavorera' su questo tema. Nella Moldavia un deputato si e' gia' interessato, ci andro' nel mese di maggio. Nella Macedonia quasi tutto il parlamento appoggia l'idea, ed il governo ha avuto un atteggiamento favorevole. Cinque o sei deputati nell'Albania lavorano insieme su questo progetto. Questa settimana faro' un viaggio a Tirana per avere un incontro con il vice-ministro del trasporto. Analizziamo con Ivo Atanassov, Remsi Osman e deputati di altri paesi l'ipotesi di rivolgere un appello, firmato da piu' deputati, per chiamare l'attenzione di parlamenti e governi su questo problema. Vogliamo pubblicarlo sui giornali dei paesi interessati, di cui fanno parte anche l'Ukraina, la Turchia e l'Italia.
- Quali sono i rapporti del Partito radicale transnazionale con i deputati dell'Ukraina?
- Dall'Ukraina si sono iscritti al partito circa 30 deputati. Sull'iniziativa concreta della ferrovia transbalcanica non abbiamo stabilito contatti. L'idea e' incentrata sostanzialmente negli altri cinque paesi ex-comunisti.
- Perche' avete deciso di aiutare i sei paesi ex-comunisti in questo modo preciso? L'Italia non puo' lamentarsi di non avere altri modi di collegamento con l'Europa.
- Se guarda la mappa dei Balcani vedra' che l'unico collegamento e' quello Nord-Sud, ed e' molto difficile viaggiare in direzione Est-Ovest e vice-versa. La situazione nell'ex-Jugoslavia e la posizione della Grecia nei confronti della Macedonia fanno dipendere questo paese dell'unico collegamento esistente - l'asse Nord-Sud. C'e' anche un altro aspetto - lo sviluppo dei paesi dell'Europa centrale ed orientale, secondo noi, non puo' efettuarsi unicamente a livello nazionale, ma si deve attivare anche a livello regionale, cioe' internazionale.
- Certo, ma la guerra non bada agli interessi nazionali ed internazionali, e secondo gli osservatori politici la guerra si va spostando progressivamente verso la Macedonia. Come fermaral per costruire una ferrovia?
- Penso che la nostra iniziativa avrebbe anche l'effetto di impedire l'estensione del conflitto. I cinque paesi sui Balcani stanno fuori del conflitto. Le loro comunicazioni con l'Europa Nord-ovest sono state interrotte da questo conflitto. Percio' questi paesi devono ricevere un appoggio. Il loro sviluppo dovrebbe contare con l'appoggio di due altri paesi nella regione - la Turchia e l'Italia.
- Sono due punti di appoggio un po' strani - un paese musulmano ed un paese cattolico.
- Ad ogni modo si tratta di due democrazie e due economie di mercato, certo, molto diverse tra di loro. Ma ognuna di esse puo' contribuire a modo suo allo sviluppo della regione. L'apertura della Turchia verso questi paesi puo' avere un effetto positivo sia per loro, sia per la Turchia, nel senso di consolidare e rafforzazre la democrazia nella Turchia stessa.
- Sig.Boselli, la costruzione della ferrovia non sarebbe solo un aspetto formale dell'integrazione tra questi paesi? Perche' c'e' anche un altro tipo d'integrazione, piu' importante e sostanziale, nell'ambito economico - l'economia di mercato, nell'ambito politico - le strutture democratiche.
- Il progetto centrale del partito radicale transnazionale e' la Federazione europea. Percio' la linea transbalcanica, il progetto transdanubiano non sono che elementi di questo grande progetto. La linea transbalcanica potrebbe promuovere lo sviluppo economico e l'integrazione regionale sotto la forma di federazione dei paesi balcanici. Adesso una federazione balcanica democratica e' resa poco fattibile dal conflitto nella ex-Jugoslavia. Comunque questa nostra idea e' l'unica alternativa ed una possibilita' di sviluppo economico che potrebbe mettere fine alla guerra ed impedire il nascere di nuovi conflitti.
- Sa chi ha gia' avuto l'idea di fare una Federazione balcanica?
- Sono sicuro che non l'abbiamo inventata noi, che non e' un'idea solo nostra.
- A favore di tale federazione si sono pronunciati G.Dimitrov e Tito - due leader comunisti.
- La Jugoslavia e l'Unione Sovietica erano confederazioni. Ma il cemento di queste unioni era la dittatura. Non ho parlato di confederazione, ma di federazione democratica, ed e' diverso.
- Sig.Boselli, lei e' il coordinatore del Partito radicale transnazionale per la Bulgaria, percio' segue i processi in corso nel paese. Ci avviciniamo ai criteri della CE?
- Tra tutti i paesi balcanici, secondo me, la Bulgaria e' quella che piu' si avicina alla CE. Cioe' il problema non e' della Bulgaria, il problema e' della CE che ha un sostanziale deficit democratico. Nei confronti della CE noi, del Partito Radicale, abbiamo una posizione critica per quel che riguarda i meccanismi di decisione e azione. Noi ci distanziamo dalla CE ed usiamo il termine Stati Uniti d'Europa. Il Partito radicale vuole l'Europa unita, non quella dei dodici, ma dei 36 paesi europei, una moneta europea, un Parlamento europeo. Un forte Parlamento europeo per approvare la Costituzione degli Stati Uniti d'Europa.
- Quanti anni ha adesso e quanti ne avra' quando saranno costituiti gli Stati Uniti d'Europa?
- Ne ho 28. Forse ne avro' 29 quando saranno costituiti gli SUE. Tutto dipende da quanti amici e fautori s'impegneranno, tutti insieme saremo molto piu' forti. Cioe' non dipende solo da me.
- Lei e' un idealista, signor Boselli.
- Si, grazie.


CONFERENZA STAMPA DEL PRIMO SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE, SERGIO STANZANI, MERCOLEDI 12 ALLE ORE 16 ALL'HOTEL SOFIA.

Sofia, 10 maggio 1993. Il Primo Segretario del Partito Radicale, Sergio Stanzani sara Sofia i giorni 11 e 12 maggio. Durante il suo soggiorno nella capitale bulgara, il Primo segretario del PR si incontrerà con il Presidente del Parlamento, Alexander Yordanov, con i deputati bulgari iscritti al Partito Radicale (ad oggi una quarantina, appartenenti a tutti i gruppi parlamentari), e successivamente con i militanti radicali.

Alle ore 16 di mercoledi 12 maggio 1993, Sergio Stanzani terrà una conferenza stampa all'Hotel Sofia.

All'ordine del giorno degli incontri del Primo Segretario Radicale:

- l'Assemblea dei Parlamentari iscritti al PR (piu' di 450 deputati e senatori provenienti da piu' di 40 paesi diversi) e la riunione del Consiglio Generale che si terrà a Sofia alla fine del mese di giugno 1993.

- la promozione in decine di Parlamenti del mondo di una mozione affinche' il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite istituisca il Tribunale internazionale contro i crimini di guerra, sul principio del quale si è già positivamente espresso;

- la promozione congiunta da parte di Albania, Bulgaria, Macedonia, Moldavia e Romania, in collaborazione con la Comunita' europea ed altre organizzazioni internazionali, di un collegamento ferroviario tra Durres, Tirana, Skopje, Sofia, Bucarest e Chisinau.
CONFERENZA MONDIALE DELLE NAZIONI UNITE, VIENNA 10 - 24 GIUGNO '93

Programma iniziative del Partito radicale e della Lega Internazionale per l'abolizione della pena di morte:

1) La Conferenza di Vienna si svolge dopo 25 anni dall'ultima conferenza tenuta a Teheran nel 1968. Dal 10 al 12 giugno si svolge il "Forum delle ONG", mentre dal 14 al 26 giugno si svolgono i lavori della Conferenza in quanto tale. Sono previste inoltre delle "Attività parallele" alla Conferenza che si svolgono all'Austria Center (luogo della Conferenza) e all'Accademia popolare di Vienna, dal 12 al 16 giugno.

2) Agli inizi di aprile, abbiamo inviato all'organizzazione viennese i questionari per la partecipazione al Forum, assieme a vari documenti sulle attività e gli obiettivi del Partito radicale e della Lega: in particolare, gli appelli per la costituzione del tribunale internazionale e per la moratoria delle esecuzioni. Abbiamo inviato inoltre il formulario circa la partecipazione congiunta Partito e Lega alle "Attività parallele" con la richiesta di uno spazio di esposizione e presentazione delle nostre iniziative: conferenza, mostra, video, giornali, materiale vario.

3) Dagli organizzatori (Istituto Boltzmann di Vienna) ci è stato assegnata una sala all'Accademia popolare di Vienna (spazio conferenza per 80 persone), dal 12 al 14 giugno. Dobbiamo comunicare entro metà maggio una lista delle personalità che parteciperanno al Forum e alle attività parallele.

4) Per quanto riguarda la conferenza ufficiale, non avendo status consultivo, le nostre organizzazioni possono rappresentare le proprie iniziative solo in via indiretta, attraverso una lobbyng sui governi e le Ong presenti ai lavori. Seppure sia stata data come indicazione ai punti di riferimento parlamentari, non è stata organizzata la presentazione di mozioni nei vari parlamenti: rimarrebbe la possibilità di contatti con le delegazioni governative, tutti da organizzare (in tempi brevissimi) e la disponibilità di ONG a rappresentarci in sede di Conferenza (ad oggi, la Società di Vittimologia croata con Separovic).

5) La nostra presenza a Vienna ruota attorno agli appelli per la costituzione del tribunale internazionale e per la moratoria delle esecuzioni capitali (il primo appello potrebbe, secondo Emma, essere consegnato a Boutros Ghali in un incontro a New York).

6) I nostri amici dell'Ips, con cui abbiamo avuto un incontro produrranno durante la conferenza un giornale quotidiano sui lavori: sono disponibilissimi a pubblicare le nostre cose e a guidarci nel caos dei mass media presenti a Vienna.

7) La consegna degli appelli andrebbe fatta al segretario generale della Conferenza (Ibrahima Fall) nei giorni immediatamente precedenti la Conferenza, tra il 10 e il 14 giugno: in questo senso, abbiamo inviato a Ginevra una lettera al Segretario Generale.

8) Ad oggi, si sono detti disponibili a partecipare alla consegna Elena Bonner Sacharova, Fran‡ois Fejtò, Adelaide Aglietta, Bernard Kouchner, Samir Labidi, Dennis Sammut, oltre a parlamentari promotori della Lega (Mollè Mollè, Gaqo Apostoli...) e gli italiani a cui chiedere di venire (Salvi, Petruccioli, Modigliani...), ma io limiterei ad alcuni grossi moni internazionali; da sentire, nei prossimi giorni, la disponibilità di Mairead Corrigan Maguire, Ramsey Clark, Brezukov, Separovic (che vediamo a Roma lunedì. Nel caso vi sia anche la consegna dell'appello sul tribunale internazionale, forse vanno decisi anche altri nomi.

9) In occasione della consegna delle firme, data la presenza anche di personalità, va immaginata una conferenza stampa all'Austria Center e/o all'Accademia popolare nello spazio assegnatoci per le attivit… parallele.

10) Oltre alle cartoline inviate in tutto il mondo con il giornale, per raccogliere adesioni gli appelli sono stati inviati ai nostri punti di riferimento radicali o della Lega e parlamentari: ex Urss (Marino, Elisabetta, Andrea, Antonio: riunione organizzativa il 5 maggio, presenti parlamentari), Paesi collegati con Budapest (Ungheria, Bulgaria, Polonia, Macedonia, Romania...), Africa (Labidi, Abid, Guissou, Mollè, Ouedraogo, Bouda, Wodiè), Francia (Fejtò), Portogallo (Mendao), P.E. (Olivia), Croazia (Ottoni, Separovic), Albania (Apostoli), Malta e Inghilterra (Sammut). Da inviare agli altri promotori della Lega: Ramsey Clark, Ramirez (Spagna), Marianovic (Macedonia), Shuka, Corrigan Maguire, Pillay (Sudafrica). Tavoli per la raccolta firme si fa(ra)nno anche in Russia e Croazia.

11) In Italia, sono state distribuite in casella a deputati e senatori le cartoline-appello su tribunale internazionale e pena di morte. Sono state inviate 50.000 cartoline ai punti di riferimento da far firmare e raccogliere ai tavoli che usciranno tutto il mese di maggio: Bertè coordina l'uscita dei tavoli e le iniziative collegate. L'appello per l'abolizione della pena di morte era stato inviato tempo fa ai consiglieri comunali provinciali e regionali iscritti al P.R.: quindi ci sono anche risoluzioni, mozioni o ordini del giorno che sono stati approvati, da portare a Vienna. L'obiettivo è di portare almento 50.000 firme dall'Italia.

12) Proposta di Hans Janitschek (ex presidente Internazionale socialista): cerimonia al Campo di concentramento di Mauthausen con il Cardinale Franz Koenig (alla conferenza partecipano Rigoberta Menchu, Oscar Arias, Gorbachev, Coretta Scott King): decidere cosa farne della proposta.

13) La proposta di fare una manifestazione "di massa" organizzando pulmann o treno (solo dall'Italia?) mi sembra impraticabile nel contesto dell'apertura della conferenza ufficiale: chissà dove verremmo relegati, insieme a quante altre manifestazioni: forse, se ci fosse il momento e il luogo concordati della consegna delle firme, allora, fuori ci potrebbe essere la manifestazione di sostegno.

14) Amnesty International-Italia è disponibile a una confereenza stampa comune di presentazione delle iniziative sulla conferenza