RADIK RADIO - 3
[programma radiofonico di Darik Radio (Sofia) in onda il 16 gennaio 1995]

INTERVISTA A EMMA BONINO

KIRIL - Nel tempo usuale, lunedi' dopo le ore 10, comincia il programma di Radik Radio, la coproduzione di Darik Radio e del PRT, presentato oggi dalla regista Ralitsa Georgieva e dal conduttore Kiril Valchev.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Non sono molte le strutture europee e mondiali di cui la Bulgaria fa parte. Non sono molte le strutture europee e mondiali disposte a difendere in modo permanente l'integrazione dei bulgari al federalismo europeo. Ma c'e' una struttura che accetta volentieri i bulgari nelle sue file e disposta a usare la sua autorita' e le sue possibilita' per aiutare la piu' rapida integrazione di molti paesi dell'ex-impero sovietico all'UE. Si tratta del PRT. Signore e signori, e' ormai il terzo lunedi' che avete la possibilita' di sapere qualcosa di piu' su questo partito a cui sono iscritte eminenti personalita' di tutto il mondo, indipendentemente della loro nazionalita', delle loro vedute politiche e religiose. Il PRT ha la sua sede centrale a Roma, ma ha anche una sede permanente a Sofia in ul.Gladstone 29. Il numero di telefono per prendere contatto con il coordinatore per la Bulgaria, il sig. Michele Boselli, e' 896535. I radicali e Darik Radio vi propongono oggi la terza e per ora ultima puntata della coproduzione che abbiamo chiamato Radik Radio.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - La trasmissione d'oggi e' dedicata ad un'intervista con Emma Bonino che del PR e' segretaria generale. Emma Bonino e' molto nota in Italia per le battaglie che ha condotto in prima persona - pagando financo con il carcere - per il riconoscimento di una maternita' libera e consapevole, in particolare per il diritto all'aborto, ed in altre battaglie per i diritti umani e civili quali la protezione dell'ambiente, iniziative anti nucleari e la legalizzazione delle droghe. Emma Bonino ha assunto la funzione di segretaria del PR a Sofia, nel luglio del '93, ed e' stata recentemente nominata tra i 20 commissari dell'UE, con le deleghe per la protezione dei consumatori, gli aiuti umanitari e per la pesca. Emma Bonino si trova attualmente a Brussels per assumere formalmente queste funzioni. Il colloquio con Emma Bonino lo fara' il sig.Michele Boselli, consigliere generale del PRT e coordinatore per la Bulgaria. Siete in ascolto di Radik Radio, la coproduzione di Darik Radio e del PRT. Darik Radio trasmette per Sofia, Dobrich e Vratsa. Le onde sono ultracorte, i Mhz sono 98,3 per Sofia, 107,3 per Dobrich, 87,9 per Vratsa. Signore e signori, con il coordinatore del PRT per la Bulgaria, il sig. Michele Boselli, vi proponiamo una intervista in collegamento da Brussels con la sig.ra Emma Bonino, segretario generale del PRT.

MICHELE - Buon giorno, Emma, in questi giorni in cui ti appresti ad intraprendere un nuovo difficile incarico, e' inevitabile chiederti per prima cosa la posizione tua e del PR sull'Europa e sul federalismo...

EMMA - Buon giorno, Michele, buon giorno a voi tutti di Radik Radio e agli amici ascoltatori bulgari. Ovviamente sono a conoscenza, da federalista e da europeista da sempre, delle aspirazioni che molti paesi dell'ex impero sovietico stanno elaborando per un'integrazione al piu' presto all'UE. E probabilmente voi non sapete, ma questo e' stato sempre l'atteggiamento del PR. Basta ricordare che da 15 anni, credo un po' di piu', chiediamo l'integrazione nell'UE dell'ex-Yugoslavia che se magari fosse avvenuta credo che probabilmente una serie di atrocita' non sarebbero accadute. Cosi' come noi abbiamo sempre pensato alla necessita' di uno sviluppo a sud dell'UE, per esempio con l'ingresso di Israele, certamente dei paesi rivieraschi Mediterraneo - ex impero sovietico. Insomma credo che ormai l'allargamento, come viene chiamato, sia un dato non solo di fatto, ma necessario. Mi sembra pero' che per essere efficace, questo allargamento debba essere accompagnato da un approfondimento del nucleo, di un nucleo duro, cosi' viene chiamato, del nucleo dei promotori dell' UE perche' credo che una comunita' a 20 o 27 paesi si risolverebbe in un fallimento se non fosse anche assicurata una gestione ed un traino politico molto forte. Credo che proprio per questo la conferenza intergovernativa nel '96 puo' confrontare tutti ad approfondire questo aspetto.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Dalle frequenze di Darik Radio a Sofia, Dobrich e Vratsa state ascoltando Radik Radio, un programma in collaborazione con il PR, il PRT con sede centrale a Roma e con sede anche a Sofia in ul.Gladstone 29. Il telefono a Sofia e' 896535. Il coordinatore per la Bulgaria e' il sig.Michele Boselli che si e' collegato con Brussels per una intervista ad Emma Bonino, segretaria generale del PRT.

MICHELE - Proprio con la segretaria del PR Emma Bonino siamo ancora in collegamento da Brussels, dove si trova per assumere l'incarico di commissario europeo per la protezione dei consumatori, la distribuzione degli aiuti umanitari e per la pesca. Quali saranno le tue iniziative su questi temi?

EMMA - Ma a partire dagli aiuti umanitari d'emergenza la comunita' e' presente non solo in ex-Yugoslavia ed in Bosnia, ma e' presente da pochi giorni in Cecenia, cosi' come e' presente in Rwanda o Haiti. Credo che i due problemi di fondo sono da una parte verificare l'efficacia di questi aiuti, verificare soprattutto che non siano "detournes" o non siano sviati sostanzialmente invece che per le popolazioni in stato di digiuno magari per i regimi che le opprimono. E d'altra parte un dato anche di visibilita'. Credo comunque che da questo punto di vista la cosa piu' urgente per me e' verificare sul terreno la situazione, sicche' le prime cose che faro' e' una visita a Sarajevo, credo anche in Rwanda e nelle altre zone. Perche' credo che prima di avviare qualunque altra idea sul futuro bisogna verificare lo stato di efficacia dell'esistente.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Su Darik Radio Michele Boselli prossegue l'intervista in collegamento da Brussels ad Emma Bonino, segretario generale del PRT.

MICHELE - Ecco, invece Emma, per quanto riguarda la protezione, la tutela dei consumatori?

EMMA - Ma, qui ci sono due aspetti diversi. Uno e' il miglioramento della tutela dei consumatori, diciamo dei cittadini dell'Unione che presenta due aspetti diversi. I paesi del Nord hanno una cultura e anche forme legislative di protezione molto piu' avanzate. I paesi del Sud dell'Unione sono molto in ritardo da questo punto di vista. Ma c'e' tutto un'altro aspetto da aprire ed e' quello della protezione dei consumatori dei paesi terzi, diciamo, in particolare nei paesi dove l'Unione ha una serie di programmi, magari col programma PHARE o un'altro programma in particolare per quanto riguarda i paesi dell'Est europeo. Credo che da questo punto di vista tu stesso Michele stai raccogliendo delle prove sui prodotti occidentali scaduti o avariati, dunque invendibili nella CEE e che sono dirottati sui mercati di questi paesi. Pero', ripeto, questa e' una cosa essenziale, ma l'altra e' di porre la clausola consumatori nei programmi finanziati in parte dall'UE per quanto riguarda i paesi dell'Europa dell'Est. Lo stesso discorso si deve applicare per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo e i finanziamenti che l'Unione accorda per lo sviluppo di questi paesi.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - In onde ultracorte 98,3 Mhz a Sofia, 103,7 Mhz a Dobrich e 87,9 Mhz a Vratsa siete in ascolto di Radik Radio, coproduzione di Darik Radio e del PRT. Il partito ha una sede a Sofia in ul.Gladstone 29, tel. 896535. Il coordinatore per la Bulgaria, il sig.Michele Boselli, vi propone una intervista alla segretaria generale del PRT Emma Bonino in collegamento da Brussels.

MICHELE - Ecco, riprendiamo il nostro colloquio con Emma Bonino, segretaria del PR, in collegamento con noi da Brussels, dove si trova per l'insediamento ufficiale della Commissione europea, della quale sara' la prima rappresentante donna nella storia della repubblica italiana. Cosa ci dici a questo proposito e, se consenti, anche a proposito della tua vita privata?

EMMA - Da una parte per quanto riguarda la rappresentanza femminile, credo che il PR ha espresso gia' nella sua storia vari esempi del superamento di questa contrapposizione. Basta ricordare che Adelaide Aglietta e' stata la prima segretaria donna nel sistema italiano, che sono stata la prima capo gruppo, ecc. Pero' questo semplicemente per affermare che le donne sono sicuramente diverse, cosi' come esprimono una cultura diversa, ma senza voler affermare, almeno per quanto mi riguarda, che siano di per se' migliori. Credo, quindi, che noi abbiamo sempre puntato non tanto sulla categoria donne, sulla protezione quindi di questa categoria, ma sulla responsabilita', sui doveri e diritti individuali della persona, indipendentemente dalla situazione anatomica delle persone stesse. Credo che questa sia una strada da prosseguire perche' tutte le iniziative che vengono fatte, e normalmente piaciono molto, a tutela della categoria donne, poi in effetti nel medio termine si sono rivelate controproducenti e dei veri e propri bumerang. Per quanto riguarda la mia vita privata, credo da una parte sia poco interessante, che davvero interessa solo me, cosi' come la vita privata degli ascoltatori interessa solo loro. Perche' non e' che ho cose particolarmente rilevanti o interessanti per voi da dirvi.

KIRIL - Avete sentito Emma Bonino, segretaria generale del PRT che il coordinatore per la Bulgaria Michele Boselli ha intervistato in collegamento diretto da Brussels

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - State ascoltando Radk Radio, la coproduzione di Darik Radio e del PRT. Le iniziative di questo partito possono essere riassunte in sei temi principali. Iniziativa numero uno - Nazioni Unite, l'istituzione di un tribunale internazionale permanente e di un tribunale per i crimini commessi nella ex-Yugoslavia, istituzione di un organismo parlamentare presso le Nazioni Unite, modifica del ruolo dell'organizzazione nel peace-keeping e intensificazione degli interventi umanitari, abolizione della pena di morte entro la fine del secolo, garantire i diritti delle minoranze nazionali. La seconda iniziativa riguarda la ex-Yugoslavia - non riconoscimento della repubblica federale di Yugoslavia, difesa del Kossovo, della Macedonia e creazione di una federazione balcanica. La terza iniziativa riguarda l'ambiente - campagna per la difesa dell'ambiente e per uno sviluppo sostenibile nell'Europa centrale e orientale. Quarta iniziativa - la droga, denunciare le convenzioni internazionali che impongono una politica proibizionista. Quinta iniziativa - l'AIDS. Occorre una strategia pragmatica, sostengono gli iscritti al PRT che hanno promosso una iniziativa nei confronti dell'OMS. L'ultima iniziativa dei radicali e' puntata sulla creazione e la divulgazione di una lingua internazionale. Siete in ascolto di Radik Radio.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Avete ascoltato Radik Radio, terza ed ultima puntata della coproduzione di Darik Radio e del PRT. La sua sede a Sofia si trova in ul.Gladstone 29. Il numero di telefono e' 896535 per prendere contatto con il coordinatore del partito per la Bulgaria, il sig. Michele Boselli, che e' consigliere generale del PRT. Il 29 gennaio, domenica, alle 10 ore, nell'albergo Vitosha, il PR convoca una assemblea. Possono parteciparvi tutti. Vi saranno discusse le diverse iniziative politiche del PRT, con particolare attenzione al tema della lingua internazionale Esperanto. Questa era la terza puntata di Radik Radio. Potrete risentirla, spero, in marzo. Il programma di oggi e' stato a cura della regista Ralitsa Georgieva e del conduttore Kiril Valchev.
RADIK RADIO - 2
[programma radiofonico di Darik Radio (Sofia) in onda il 9 gennaio 1995]

INTRODUZIONE MUSICALE

KIRIL - Oggi, lunedi' 9 gennaio, poco dopo le ore 10, comincia la trasmissione di Radik Radio, la coproduzione di Darik Radio e del PRT. Il programma e' presentato dalla regista Tsenka Toteva, dal redattore musicale Rositsa Hristova e dal conduttore Kiril Valchev.

CODA MUSICALE

KIRIL - E' possibile che allo stesso partito si iscrivano persone che hanno concetti politici totalmente diversi? Ci sono delle idee, capaci di unire socialisti, liberali e conservatori? Immaginate un partito cui siano iscritti la socialista Elena Poptodorova, il membro dell'Unione delle forze democratiche Sasho Stoyanov ed il professor Ibrahim Tatarli del Movimento per i diritti e le liberta'? Forse siete inclini a dare una risposta negativa a tutte queste domande, ma sbaglierete. Esiste una tale organizzazione che unisce avversari politici inconciliabili della BSP, della SDS e della DPS. Si tratta del PRT. Proprio per queste ragioni il PRT merita la vostra attenzione. L'indirizzo della sede di Sofia e' ul. Gladstone 29, il telefono e' 896535. I radicali e la Darik Radio vi propongono oggi la seconda puntata di Radik Radio, la coproduzione che potete sentire il lunedi' dalle 10 alle 10.30.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Nel programma di oggi sentirete interviste ai deputati Sasho Stoyanov della SDS, Elena Poptodorova della BSP e prof. Ibrahim Tatarli della DPS. A tutti loro ho rivolto le stesse domande: come, quando e perche' si sono iscritti al PRT? Non li preoccupa il fatto che allo stesso partito sono iscritti i loro avversari politici? Potete sentire le risposte in Radik Radio fino alle 10.30. Gli intervalli musicali sono del compact-disk con musica ebraica bulgara. Siete in ascolto di Radik Radio a Sofia, Dobirich e Vratsa. Le onde sono ultracorte, i Mhz sono 98,3 a Sofia, 103,7 a Dobrich e 87,9 a Vratsa.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - La prima intervista oggi e' al sig.Sasho Stoyanov, deputato della SDS. La prima domanda che gli rivolgo e' da quando datano i suoi rapporti con Marco Pannella e come si e' iscritto al PRT?

STOYANOV - Specialmente con il sig.Marco Pannella abbiamo una molto strana connessione, una vicenda del '68, quando, divulgando volantini contro l'aggressione del Patto di Varsavia in Cecoslavacchia, fui detenuto. Durante tutto il mio arresto dalla Sicurezza di Stato, l'interrogatorio era puntato sul se conoscevo degli stranieri, se avevo dei rapporti con degli stranieri, cioe' si cercava di seguire la traccia di eventuali agenti stranieri, di farmi dire se conoscevo delle spie dell'imperialismo. Molti anni dopo si venne a scoprire che allo stesso tempo uno studente italiano di nome Marco Pannella aveva divulgato analoghi volantini, con un testo quasi identico qui a Sofia, e' stato arrestato e l'hanno pure interrogato su di me. Dunque una coincidenza di circostanze, uno scherzo del destino ha fatto si' che fossimo stati arrestati allo stesso tempo per la stessa cosa, siamo stati interrogati l'uno sull'altro senza conoscerci e senza neppure immaginare l'esistenza l'uno dell'altro. Quando, molti anni dopo, mi sono iscritto al PR, abbiamo capito con piacere che i nostri destini si erano incrociati molti anni prima. Sono iscritto al PR dalla primavera del '92.

KIRIL - E perche' si e' iscritto al PRT?

STOYANOV - Perche' nel programma e nella posizione del partito ho trovato molte cose in comune con le mie convinzioni personali. Prima di tutto i diritti dell'uomo e, certamente, i crimini contro l'umanita'. Questa e' una mia posizione esistenziale che mi ha fatto iscriviere al partito.

KIRIL - Secondo lei, come possono contribuire i deputati bulgari alla realizzazione degli obiettivi di questo partito?

STOYANOV - Ovviamente soprattutto in parlamento, facendo approvare leggi in armonia con tutte le convenzioni internazionali che tutelano i diritti dell'uomo e definendo la posizione della Bulgaria di fronte ai crimini contro l'umanita', commessi in Europa e in qualsiasi parte del mondo.

KIRIL - Ci sono stati dei passi reali in questi anni, delle conquiste?

STOYANOV - Sì, certamente, abbiamo realmente ottenuto delle conquiste. La Bulgaria ha firmato la convenzione sui crimini contro l'umanita', commessi nella Yugoslavia. Inoltre proseguiamo una politica nettamente puntata sull'abolizione della pena di morte. Io personalmente sono promotore dell'idea di denunciare il comunismo in quanto crimine contro l'umanita', cosi' come a Norimberga e' stato denunciato il fascismo. Dunque nella nostra attivita' abbiamo fatto dei passi reali.

KIRIL - E' impressionante che deputati appartenenti a forze politiche contrapposte, con vedute opposte, sono iscritti al PR. Non la preoccupa il fatto di ritrovarsi nello stesso partito con i suoi opponenti politici, ad esempio della BSP?

STOYANOV - Nel caso di certe persone, non mi preoccupa, ad esempio con una bella collega come Elena Poptodorova abbiamo rapporti d'amicizia nonostante siamo avversari politici. Ma il PRT non ha la fisionomia politica che hanno i partiti politici. Proprio per questo e' transnazionale, perche' il suo scopo e' quello di affrontare i problemi dell'umanita', e non gli schieramenti politici concreti in un dato paese. Percio' in questo partito che sostanzialmente difende i principi dei diritti umani c'e' posto per tutti.

KIRIL - Anche per gli iscritti alla BSP?

STOYANOV - Si', anche per gli iscritti alla BSP, basta che non siano dei comunisti hardliners, che non siano persone la cui ideologia e' la violenza. C'e' posto per qualsiasi persona di pensiero liberale.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Signore e signori, siete in ascolto di Radik Radio, la coproduzione di Darik Radio e del PRT. La sua sede a Sofia si trova in ul.Gladstone 29, il telefono e' 896535. Vi potete trovare il coordinatore del partito per la Bulgaria, il sig.Michele Boselli. Proseguiamo con l'intervista alla sig.ra Elena Poptodorova, deputata dell'Alleanza riformatrice per la democrazia sociale in seno alla BSP. La prima domanda che ho rivolto alla sig.ra Poptodorova e' quando e come e' capitata nel PR?

POPTODOROVA - Ho il piacere di dire che sono stata tra i primi, tra il primo gruppo di iscritti bulgari al PR. Erano tempi romantici, in quanto c'era una grande incomprensione all'interno della Bulgaria di quello che in sostanza e' il PRT. Io non ci sono capitata per caso. Ho lavorato in Italia, nella nostra ambasciata a Roma, inoltre della problematica italiana mi occupo sin dalla fine degli anni '70. Percio' conosco bene tutta l'evoluzione del PR, che all'inizio era un partito nazionale con alcune peculiarita', direi perfino eccentricita'. E devo riconoscere che in questo modo richiamava l'attenzione degli osservatori politici della vita politica italiana. Dunque per me non era un fenomeno nuovo quello del PRT, cioe' il PR ristrutturato su scala europea e condotto da Marco Pannella. E perche' mi trovo nel PR, ho appena riferito come vi sono capitata, lei invece voleva saperne anche il perche', vero? Ebbene, e' un'altra questione importante. Perche' i motivi degli iscritti bulgari sono molto diversi. Io non mi riferiro' ai motivi degli altri, voglio esporre i miei motivi personali. Si rapportano ad un doppio scopo, se posso esprimermi in questo modo, il primo, il piu' importante, a piu' lungo termine, il piu' ambizioso, e' quello di ottenere davvero un pensiero europeista, un consenso europeo su alcuni problemi fondamentali che, quando costituivamo il ramo bulgaro del partito, non venivano ancora concepiti come problemi bulgari - quello della droga, dell'abuso della droga, insomma la narcomania, quello della pena di morte, il ruolo dell'opinione pubblica europea, in termini politici ed in termini piu' generali, per la realizzazione di alcuni progetti europei che siano pero' concepiti appunto in termini di europeismo, in termini di quella che molti politici in Europa chiamano azione paneuropea, comunita' europea, Stati Uniti d'Europa: questo e' uno dei temi del PR - l'europeismo e la promozione del federalismo europeo. E' stato appunto questo approccio continentale nell'affrontare alcuni problemi fondamentali che per me e' molto importante e sono una convinta sostenitrice di un tale approccio a tutto lo spettro dei problemi globali. Certo, ogni stato ha la sua specificita', vi sono altri accenti specifici che implicano altri sforzi. In secondo luogo, e glielo voglio dire con tutta franchezza, e' stata la possibilita' per i rappresentanti del partito socialista di partecipare in un foro politico insieme ad una vasta gamma di rappresentanza politica. Per me la partecipazione di rappresentanti di diverse forze politiche nelle manifestazioni, nei congressi del PR e' stata una specie di scuola politica, di formazione politica professionale. All'inizio ci sono state delle reazioni violente contro la nostra presenza in questo partito, perche' si riteneva che un ex partito comunista non avesse diritto alla vita, per cosi' dire. Questo succedeva nel 90 e nel 91. Fino ad oggi si sono verificati tanti avvenimenti, sono accaduti tanti eventi politici che sembra abbiano dato piu' saggezza al singolo cittadino ed ai politici, cioe' piu' tolleranza verso i concetti altrui. Comunque diro' che la prima scuola per molti dei miei colleghi di altri partiti politici e' stato appunto il PRT. Riconosco, dunque, che questo e' stato il mio secondo motivo per incoraggiare, non solo per iscrivermi personalmente, ma anche per incoraggiare molti dei miei colleghi ad impegnarsi nell'attivita' del partito.

KIRIL - Probabilmente molti ascoltatori si chiederanno come mai deputati appartenenti a forze politiche diverse, radicalmente contrapposte, che adottano diversi approcci, che professano diverse ideologie, riescono a stare insieme nello stesso partito?

POPTODOROVA - Ebbene, l'esistenza stessa di questo partito che ha iscritti in tutta l'Europa, rende questa domanda priva di senso. Devo riconoscere con grande tristezza che questa e' una domanda assai provinciale, e' una domanda bulgara, una tale domanda si porrebbe in altri termini in altri paesi, di politica professionale piu' posata. Ma forse per tranquillizzare i nostri ascoltatori dovremmo dire che nessuno degli iscritti al PR ha rinunciato al suo proprio partito, alla sua propria appartenenza. In questo senso ho riferito all'inizio il ruolo del PR come focolaio di interessi compatibili e confrontabili, ho parlato di problematica globale come la pena di morte, la narcomania, il federalismo europeo, cioe' un approccio europeista ai problemi economici, sociali e di qualsiasi altra indole. Ed il Consiglio d'Europa non ha riunito e messo insieme diversi rappresentanti politici? L'unione interparlamentare non ha riunito diverse forze politiche? Tutti noi, del parlamento bulgaro, viaggiamo insieme per rappresentare la Bulgaria in seno alle organizzazioni internazionali, quelle parlamentari, voglio dire, e politiche - il Parlamento europeo, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, l'Unione interparlamentare ed in tante altre sedi, l'Unione europea occidentale, non facciamo tutto l'elenco, l'Assemblea nord-atlantica della NATO, li' stiamo tutti insieme, no? Allora io ritengo sia un dato di maturita' politica, di cultura politica da parte dell'elettore, del cittadino, sapere che le polemiche si svolgono a livello nazionale, che le polemiche continueranno, che avremo delle divergenze, ma cio' non significa che abbiamo solo delle divergenze.

KIRIL - Allora come potremmo definire il PRT? Da quel che dice risulta che non e' affatto un partito, risulta d'altra parte che non e' neppure un'internazionale dove comunque si condividono vedute politiche nello stesso spettro, inoltre non e' un'istituzione politica ufficiale come quelle che lei ha enumerato. Allora cos'e', un fenomeno?

POPTODOROVA - Si chiama appunto partito, perche' non e' un'istituzione, uno vi si iscrive per scelta propria, per propria volonta', ma e' organizzato in una certa forma, cioe' il partito ha le sue forme organizzative, e' quel che ne fa un partito, percio' non e' ad esempio un movimento per la pace o una cosa cosi' diffusa e assai astratta. Il partito ha il suo programma. Questi elementi lo approssimano ad un partito, ma concordo che forse non si inserisce nel concetto classico che abbiamo qui da noi ed e' appunto percio' che funziona anche in modo diverso. Collochiamolo allora tra le categorie di qui stiamo parlando - tra il partito classsico, il partito nazionale, voglio dire, e le organizzazioni internazionali, che hanno il rispettivo statuto e le rispettive funzioni.

KIRIL - Il termine stesso "partito" significa parte di un insieme ed implica un opponente. Quale e' l'opponente del PR, secondo lei?

POPTODOROVA - L'opponente il PR ce l'ha, e credo sia il pensiero piu' tradizionale, perche', devo riconoscere, anche in Bulgaria aveva degli opponenti. Possono pure esserlo i partiti classici, se ritengono che il PR in qualche modo fa loro concorrenza. Ma un opponente reale ce l'avra' quando ci sara' anche concorrenza reale. Mentre sara' unico del suo genere, un fenomeno, come l'ha chiamato lei, non avra' opponenti nel senso che attribuiamo a questo termine nella politica nazionale classica.

KIRIL - Dice che opponenti potrebbero essere i partiti classici. Se lei dovesse scegliere tra il partito classico a cui appartiene, ed il PRT nel caso diventassero opponenti, quale dei due sceglierebbe?

POPTODOROVA - Beh, grazie a Dio, questo pericolo non esiste, e' solo ipotetico, per quanto, ripeto, sono diversi gli obiettivi e le funzioni delle due formazioni, ma riconosco che se comunque fossi messa all'angolo e costretta a scegliere, restero' fedele al mio partito nazionale. Ma voglio ripetere che non c'e' questo pericolo e spero che non si presenti, perche' priverebbe la politica internazionale, la politica europea, di un tocco assai originale. Direi piuttosto che se una cosa esiste, cio' significa che delle circostanze, delle circostanze reali gli hanno dato vita, e' una cosa di contenuto reale. Vorrei inoltre riferire la mia tesi preferita, di fronte, questo e' vero, agli attacchi contro il Partito socialista bulgaro, le pretese di proibirlo, di mandarlo in Siberia e cosi' via. Non si puo' ne' creaare artificialmente, ne' sopprimere artificialmente un partito. Lo ha riconfermato durante le ultime elezioni il destino di alcune organizzazioni e coalizioni congiunturali e fatte in fretta. Ripeto, questa e' una regola, non e' possibile creare artificialmente o sopprimere proprio un partito. Una struttura amministrativa, si', quella si puo' nominare o dismettere, ma non un partito.

KIRIL - E questo vale anche per il PRT?

POPTODOROVA - Esattamente.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Signore e signori, a Sofia in onde ultracorte sulla frequenza di 98,3 Mhz, a Dobrich in onde ultracorte sulla frequenza di 103,7 Mhz e a Vratsa in onde ultracorte sulla frequenza di 87,9 Mhz siete in ascolto di Radik Radio, coproduzione della Darik Radio e del PRT. Nella sua sede a Sofia in ul.Gladstone ed al telefono 896535 vi potete trovare il sig.Michele Boselli, consigliere generale del PRT e coordinatore per la Bulgaria. Al PRT sono iscritte persone che hanno delle vedute diverse non solo in termini politici, ma anche in termini religiosi. Vi propongo una breve intervista al prof.Ibrahim Tatarli, deputato della DPS. La prima domanda che gli ho rivolto e' stata pure come e quando e' capitato nel PRT?

TATARLI - Come sa, sono stato deputato nell'Assemblea costituente, poi nella 36-ma assemblea nazionale, adesso sono pure stato eletto deputato nella 37-ma assemblea. I materiali ed il programma del PRT li ricevevamo nel parlamento. E' stato questo, diciamo, il contatto. Posteriormente e' venuto il sig.Boselli, consigliere generale del PRT e coordinatore per la Bulgaria e la Macedonia. In questo modo ho conosciuto a fondo i materiali programmatici, le pubblicazioni del PRT.

KIRIL - E perche' si e' iscritto al PRT?

TATARLI - Ebbene, io condivido i principi fondamentali, il programma di questo partito. Devo dire che si tratta di un partito che lavora per la comprensione tra tutti i popoli, partendo dalla posizione gandhiana della nonviolenza nell'affrontare i problemi politici. In questo senso il PRT si costituisce in soggetto di nuovi rapporti internazionali, di un nuovo diritto internazionale ed assume un ruolo importantissimo nella soluzione degli attuali problemi globali dell'umanita'. Il PRT ha come interlocutori diretti l'Organizzazione delle Nazioni Unite, le altre organizzazioni regionali. E' noto che il partito e' presente nei parlamenti di 40 paesi del mondo. Il PRT ha un vasto programma ed io naturalmente condivido le idee ed il programma di questo partito. Dunque questa e' stata la mia motivazione principale per iscrivermi al partito.

KIRIL - E come concepisce il fatto che i suoi opponenti politici, che hanno spesso vedute politiche radicalmente opposte, siano iscritti allo stesso partito?

TATARLI - Sono partigiano del pluralismo, del paradigma o approccio pluralista ai problemi. Cioe' possono esistere diversi punti di vista, la verita' non e' monopolio di nessun partito, dunque c'e' spazio per l'esistenza di diversi partiti. D'altra parte devo dire che la caratteristica del PRT rende possibile l'iscrizione diretta di persone di diversi paesi. Questo partito non esclude la doppia tessera, anzi, accetta iscritti di tutti gli altri partiti. L'iscrizione diretta permette a ogni persona che condivide il programma, la strategia e la tattica del PRT di iscrivervisi e di impegnarvisi sui temi individuati. E questi temi sono la pace, l'esclusione della guerra, il superamento dell'estrema polarizzazione nella societa', la ricerca di soluzioni nonviolente ai problemi in ogni singolo paese e nelle diverse regioni del mondo. Direi che il carattere universale del PRT rende possibile l'iscrizione di tutte le persone di buona fede.

KIRIL - Prof.Tatarli, in questa trasmissione per ormai 30 minuti si sentiva musica ebraica bulgara. Lei e' docente di islamistica. Come concepisce la tolleranza nei confronti delle altre religioni?

TATARLI - Guardi, questo principio viene pure affermato nel programma del PRT. In sostanza si cercano dei punti convergenti, dei punti comuni tra le diverse religioni esistenti nel mondo. Sono profondamente convinto che la diversita' nazionale, etnica, linguistica, religiosa e cosi' via costituisce una premessa per la ricchezza della cultura dell'umanita' e delle diverse popolazioni e regioni. Percio' considero piu' che naturale la coesistenza di diverse religioni. Mi permetta di rivolgermi alla fine agli iscritti, ai simpatizzanti del PRT in Bulgaria, nei Balcani ed in tutto il mondo per augurare loro successi nella realizzazione del programma del nostro partito.

INTERVALLO MUSICALE

KIRIL - Avete sentito il deputato della DPS, il professore islamista Ibrahim Tatarli. Nella trasmissione di oggi avete sentito anche le interviste ai parlamentari - la sig.ra Elena Poptodorova della BSP ed il sig.Sasho Stoyanov della SDS. Tutti e tre, insieme ad una dozzina di deputati bulgari, sono iscritti allo stesso partito nonostante le loro vedute politiche opposte. Questo partito e' il PRT. Annunciamo per il prossimo lunedi' alle ore 10 la prossima trasmissione di Radik Radio - la coproduzione di Darik Radio e del PRT. Vi auguro una buona giornata, signore e signori, a nome della regista Tsenka Toteva, del redattore musicale Rositsa Hristova e del conduttore Kiril Valchev.

CHIUSURA MUSICALE
RADIK RADIO - 1
[programma radiofonico di Darik Radio (Sofia) in onda il 2 gennaio 1995]

KIRIL - Oggi, 2 gennaio, lunedi', parte Radik Radio, la prima trasmissione congiunta di Darik Radio e del Partito radicale trasnazionale, presentata dal regista Raliza Georgieva e dal conduttore Kiril Valchev.

[INTERVALLO MUSICALE]

KIRIL - Marcello Mastroianni, Gore Vidal, Eugene Ionesco, Vittorio Gassman, Domenico Modugno - tutte queste personalita' sono iscritte al partito radicale transnazionale. Il partito e' stato costituito nel 1989 dal congresso a Budapest ed il suo predecessore formale e' il partito radicale italiano. Il leader del partito e' Marco Pannella. Il Partito radicale transnazionale ha circa 40.000 iscritti in tutto il mondo. Tra di essi ci sono circa 150 bulgari. Ecco alcuni nomi - Elena Poptodorova, Filip Bokov, Iuri Borissov, Chavdar Kiuranov, Sasho Stoianov, Pavel Shopov, Ibrahim Tatarli, Remisi Osman. Un totale di 13 attuali deputati bulgari sono iscritti al Partito radicale transnazionale. Sono iscritti anche eminenti politici bulgari che non sono entrati nel nuovo parlamento bulgaro - Alexander Tomov, Ianaki Stoilov, Kadir Kadir. Da questi nomi si capisce che il Partito radicale transnazionale merita la vostra attenzione.
I radicali e la Darik Radio cominciano da oggi una serie di trasmissioni congiunte, ogni lunedi' dalle 10 alle 10.30. Nella trasmissione di oggi – un’intervista al sig. Michele Boselli, consigliere generale del PRT con sede a Roma e coordinatore del partito per la Bulgaria con sede a Sofia. L'indirizzo del PRT a Sofia e' ul.Gladstone 29. Il telefono a Sofia e' 896535.
Siete in ascolto di Radik Radio, la prima trasmissione congiunta del PRT e di Darik Radio

[INTERVALLO MUSICALE]

KIRIL - Signore e signori, vi propongo un'intervista al sig.Michele Boselli, consigliere generale del PRT e coordinatore per la Bulgaria. Sig.Boselli, nel mondo ci sono varie internazionali - liberale, socialista. Ma voi chiamate il vostro partito transnazionale, e non internazionale. Perche'

MIKELE - Nessuna delle internazionali esistenti - socialista, liberale o democristiana che siano - ha mai avuto un ruolo efficace e una vera credibilita'. Basate come sono su accordi di convenienza stretti tra le burocrazie di partiti nazionali, ciascuno geloso delle proprie prerogative, esse hanno ostentato grandi dichiarazioni di principi, ma non hanno mai realizzato iniziative politiche efficaci. Ognuno dei partiti che le compongono pensa a gestire il proprio potere in sede nazionale, mentre le dichiarazioni in seno all'Internazionale restano carta straccia. Il Partito radicale e' invece un organismo autonomo, che persegue obiettivi politici transnazionali, non nazionali. I suoi interlocutori sono le Nazioni Unite, l'Unione europea, gli Organismi e le Agenzie internazionali. Al Pr ci si iscrive personalmente, indipendentemente dalla nazionalita', dalla religione e dall'ideologia, come anche del partito nazionale di appartenenza. Gli iscritti eleggono direttamente, nei congressi, i suoi organi dirigenti.

[INTERVALLO MUSICALE]

KIRIL - Lei dice che ci si iscrive indipendentemente del partito nazionale di appartenenza.E' per questa caratteristica che si chiama anche transpartitico?

MIKELE - Si', anche questa e' una caratteristica fondamentale del Pr. Infatti, il Partito radicale non concorre in quanto tale, col proprio simbolo, ad elezioni nazionali, ma gli iscritti sono liberi di parteciparvi, sotto altri simboli e con il partito nazionale al quale sono eventualmente iscritti: proprio la presenza di diverse appartenenze ideali, culturali e politiche dei suoi iscritti fa si' che il Partito radicale possa definirsi, oltreche' transnazionale, anche transpartitico. A differenza di tutti gli altri partiti, i suoi iscritti sono liberi da vincoli di obbedienza e fedelta', e aderiscono solo per realizzare gli obiettivi, ripeto transnazionali, decisi nei congressi biennali.

KIRIL - Signore e signori, a Sofia sulle onde ultracorte di 98,3 Mhz, a Dobrich sulle onde ultracorte di 103,7 Mhz e a Vratza sulle onde ultracorte di 87,9 Mhz siete in ascolto di Radik Radio, trasmissione congiunta di Darik Radio e del PRT con sede a Sofia in ul.Gladsotne 29. Il telefono e' 896535.

[INTERVALLO MUSICALE DI UN MINUTO]

KIRIL - Riprendiamo su Radik Radio l'intervista al sig. Michele Boselli, consigliere generale del PRT e coordinatore per la Bulgaria. Dunque, sig. Boselli, il vostro partito e' stato fondato in Italia. Perche' questa scelta di obiettivi transnazionali?

MIKELE - La mozione conclusiva del congresso del 1988 del Partito radicale cosiddetto "italiano", tra virgolette, perche' in realta' non si e' mai chiamato propriamente italiano, ma sostanzialmente lo era, quella mozione denunciava che "nessuno dei grandi problemi della nostra epoca, dai quali dipendono il destino dell'umanita', la vita del diritto e il diritto alla vita di ogni persona, puo' essere affrontato e sperare di essere risolto nella sola dimensione nazionale. Si segnalava l'urgenza e la necessita' di porre in atto finalmente istituzioni, poteri democratici, diritto positivo e leggi sovranazionali, a cominciare dall'obiettivo storicamente maturo degli Stati Uniti d'Europa. Di qui la scelta di dare al partito una nuova organizzazione, una nuova dimensione, appunto trannazionale.

KIRIL - E perche' il Partito radicale ha come simbolo l'effigie del Mahatma Gandhi?

MIKELE - L'immagine, il simbolo di Gandhi, e' stato adottato per trasmettere in forme universali, riconoscibili nei paesi piu' diversi di lingua e cultura il messaggio nonviolento cui il partito si ispira. Gli anni 60 furono segnati da una preoccupante crescita di ideologie che predicavano l'uso della violenza. In Europa ed in altri continenti, scossi da movimenti di emancipazione coloniale, dilagava il mito della rivoluzione comunista. Lo slogan della "rivoluzione col fucile" si diffuse largamente e suggestiono' vaste forme di terrorismo, sia di destra che di sinistra, che per oltre un decennio hanno messo in difficolta' i governi dei vari paesi. I radicali italiani respinsero questi modelli (o mode, quali si sono verificate posteriormente) ancorandosi ad un metodo rigorosamente nonviolento, sulla scia dell'insegnamento gandhiano, non abbandonandolo neanche quando adottarono forme di lotta politica tipiche dei movimenti per i diritti civili americani o anglosassoni: dai sit in ai digiuni e scioperi della fame. Tuttavia, pur tenacemente seguita nei suoi metodi, la nonviolenza non veniva imposta dai radicali come filosofia generale dell'esistenza o modello religioso.

KIRIL - Siete in ascolto di Radik Radio, la prima trasmissione congiunta di Darik Radio e del Partito radicale transnazionale con sede a Sofia, in ul.gladstone 29. Il telefono del coordinatore del partito per la Bulgaria, il sig.Michele Boselli, e' 896535

[INTERVALLO MUSICALE]

KIRIL - Abbiamo chiarito perche' il partito si chiama transnazionale e transpartitico. Le rivolgo una domanda sostanziale e scottante: perche' il nome radicale?

MIKELE - Il Partito radicale prende il suo nome dal partito fondato in Italia nel 1954 da un gruppo di intellettuali di formazione liberale, era l'ala sinistra del PL italiano, per dar vita ad una formazione politica che promuovesse le riforme necessarie al paese sul modello del liberalismo e del federalismo democratico. Ricordo che l'Italia usci' dalla Seconda guerra mondiale con due grossi schieramenti che erano due chiese alternative e contrapposte - da una parte quella cattolica, rappresentata dalla democrazia cristiana e dall'altra parte quella comunista del partito comunista. Nel loro intendimento, dei radicali fondatori, il termine radicale designava colui o quella forza politica che cerca di dare risposte razionali ai problemi politici e civili, nel rigoroso rispetto delle forme e della prassi democratica. Si rifacevano dunque all'etimologia stessa del termine, che significa andare alla radice, come esso e' nato nella cultura politica anglosassone agli inizi del XIX secolo. I radicali italiani rifiutarono ogni seduzione rivoluzionaria e violenta, lottando anzi contro gli attacchi portati alla democrazia e alle libere istituzioni parlamentari dall'estremismo di destra e di sinistra.
L'accezione italiana del termine radicale e' dunque assai lontana da quella che designa alcuni partiti di stampo conservatore presenti in paesi del Sud America, ma anche dall'uso corrente in Germania o negli Stati Uniti d'America dove il termine radicale viene attribuito a partiti e gruppi estremisti, non alieni a volte anche dal ricorso alla violenza.

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KIRIL - Parliamo un po' del leader storico dei radicali, il sig. Marco Pannella. In Bulgaria si sa che e' eurodeputato. Ma mi sembra che i bulgari non conoscano bene il sig.Marco Pannella. Chi e'?

MIKELE - Dar vita e far crescere una classe politica profondamente nutrita dei valori liberali e dunque omologa ai modelli europei e delle societa' aperte: questo e' l'obiettivo che Marco Pannella persegue da oltre trenta anni, subendo anche violenze e aggressioni, come successe proprio qui a Sofia quando venne arrestato ed espulso per avere manifestato contro la repressione sovietica della primavera di Praga nel '68.
Le iniziative, le battaglie condotte prima nel partito "italiano" ed ora in quello transnazionale, hanno questo carattere primario impostato dalla forte personalita' di Pannella, che puo' senz'altro definirsi tra i maggiori leader liberali europei, un liberale democratico, un po' come il vostro presidente Zhelev. Sin dagli anni '60 le iniziative di Marco Pannella e del partito radicale furono rivolte contro la corruzione dei partiti, senza distinzione tra quelli di governo e quelli di opposizione, di destra come di sinistra, corruzione ora messa in luce dalle inchieste della magistratura. La partitocrazia ha danneggiato il sistema economico e produttivo, ma ha anche comportato dei rischi per i diritti del cittadino, per le istituzioni di governo e statali, per la democrazia srtessa. Di fronte a questa prassi Marco Pannella e i radicali hanno optato per un nuovo modo di concepire la politica, per soluzioni non ideologiche ma pragmatiche, sostenute dal libero consenso di cittadini organizzati e autofinanziati. Insisto sull'autofinanziamento, perche' il PR non ha mai avuto e non ha mai voluto finanziamenti statali,e' sempre stato rigorosamente autofinanziato e vive solo con le quote dei suoi iscritti. L'adozione del metodo nonviolento gandhiano esprime la profonda fiducia nei valori della tolleranza e del dialogo, senza i quali anche la democrazia formale diventa una parola vuota ed inadeguata ad assicurare giustizia e liberta'.

[INTERVALLO MUSICALE]

KIRIL - Sig.Boselli, parliamo ormai 20 minuti del PR. Ma quali sono effettivamente gli obiettivi concreti, di cui lei ha solo accennato, per cui si batte il Partito radicale?

MIKELE - Le nostre inziative politiche sono state stabilitie dall'assemblea dei parlamentari e dal consiglio generale del partito che si riunirono proprio qui a Sofia 18 mesi fa. Avremo occasione di parlarne in modo piu' approfondito nella successiva trasmissione, lunedi' prossimo alla stessa ora. Nel frattempo chi desiderasse maggiori informazioni e' benvenuto nella nostra sede in ul. Gladstone 29, oppure puo' telefonare al numero 89.65.35.

KIRIL - Avete sentito il sig. Michele Boselli, consigliere generale del Pr e coordinatore per la Bulgaria. Lo potete trovare nella sede del PRT a Sofia in ul. Gladstone 29. Il telefono e' 896535. Appuntamento con gli ascoltatori lunedi' prossimo alle 10 per una nuova puntata di "radik radio", la trasmissione congiunta di Darik radio e del PRT. Piacevole giornata, signore e signori, dal regista Raliza Georgieva e dal conduttore Kiril Valchev.