I miei complimenti all'editore Newton Compton, che ha offerto tramite la catena di supermercati Aspiag una collana di libri a un prezzo accessibile: 5 euro per dei bei mattoni di centinaia di pagine. Mi spiace per i librai tradizionali, che amo per l'ambiente che offrono (infatti la loro sopravvivenza sta nel sapersi riciclare come luoghi di incontro), ma avendo pochissimi soldini in tasca ho approfittato ben volentieri di prenderli nel supermercato a metà prezzo per fare la mia piccola spesuccia di regali natalizi. Titoli interessanti come questo e generi consimili che mi appassionano:

Da una prima lettura l'editing è un po' lacunoso: c'è qualche errore grossolano (forse non per colpa degli autori bensì dei non-revisori), però me la sono cavata con 5 euro per ogni volume. Bravi, grazie




LIBRERIA CROCICCHIO
8, V. F.Lli Carando - 12042 Bra (CN) | tel: 0172 44619
Alla Libreria Crocicchio trovi i libri di cui hai sentito parlare e quelli che non ti aspetti, quelli appena usciti e quelli che non sai dove cercare. Un'ampia scelta di narrativa e saggistica
Italiani finalmente contenti: 
Voli diretti per gli stadi calcistici
Letta in conferenza stampa col ministro dello sport Delrio: del nuovo Airbus 320neo i primi esemplari entreranno in servizio con un anno di anticipo, in tempo per i mondiali di calcio, portando i nostri tifosi in Brasile: "E' nostro dovere per il bene calcistico del Paese".

ROMA - I cinque-stelle di Grillo sono talmente sconvolti da essere letteralmente inorriditi e rimasti perfino loro paralizzati senza parole: ma davvero il governo italiano ha superato ogni limite di decenza, dichiarando l'intenzione di acquistare una decina dei nuovi Airbus 320neo (new engine option) al modico prezzo di un miliardo di dollari (cento milioni al pezzo) ?!?

Ebbene sì, dichiara orgoglioso l'esperto ministro aero-sportivo Delrio (esperto collega del ministro della difesa ambulatoriale Mauro, secondo il quale i cacciabombardieri F-35 sarebbero elicotteri sanitari), illustrandone i vantaggi con dati tecnici obiettivamente inoppugnabili. (nella foto: gli A320neo vengono assemblati a Tolosa in tutta fretta per rispettare i tempi di consegna),


Questo diavolo di oggetto sarà il primo "piccolo" bireattore autorizzato a varcare l'Atlantico senza scalo. In verità, la vecchia versione del 320 è già adesso autorizzata a varcare lo stagno atlantico sulle rotte inferiori ai 7.000 km più 120-180 km di scalo di emergenza: il velivolo può già volare tranquillamente (autorizzato) senza scalo tra Parigi e Boston oppure tra Dublino e New York.

Evidente da questo fatto che gli manca l'autorizzazione di poche miglia in più, ma solo per un pelo, per collegare l'Italia con Recife senza scalo. Autorizzazione che con la nuova versione arriverà in tempo - ha spiegato Del Rio, per i mondiali di calcio 2014, dove gli azzurri disputeranno i primi incontri nel nord-est di Recife e dintorni, con grande gioia dei tifosi, per i quali la flotta di velivoli rimarrà a disposizione (a spese dello stato) per gli spostamenti interni all'immenso paese sudamericano.
LEVI FRANCO E C. SNC
ELETTRODOMESTICI-TV-LISTA NOZZE
6, Viale Maloggia - 23022 Chiavenna (SO) | 0343 32657

1. è la più bella in assoluto di tutte le contemporanee, è semplicemente stupenda mozzafiato da svenimento, è la reincarnazione di Marilyn!

2. è una soprano superlativa: saprebbe cantare divinamente (oltre a ballare e recitare) se solo gli autori le proponessero qualcosa di meglio. è questa l'opinione di gente che se ne intende come Céline Dion e Whitney Houston.

3. è soprattutto la beniamina di questo blog innamorato della superstar più adorabilmente simpatica nonché strafiga numero uno del mondo. Al suo confronto perfino Madonna lotta per non retrocedere in serie B, e Lady Gaga fa gagare. Ebbene Lei è

CHRISTINA AGUILERA
oggi 33 anni...

 ...e speriamo bene altri 99 come minimo, grazie amore mio!




Oggi non è domenica ma è giorno speciale, per cui in via del tutto eccezionale concediamoci un capezzolo supplementare
The Welbys


Per digerire la pesante webnovela, intervalliamola con una nuova mini-serie sui Welby nel mondo, cominciando naturalmente con l'arcivescovo di Canterbury, capo della chiesa anglicana, Justin Welby, 57 anni, ritratto nella foto insieme a un suo collega contemporaneo. Justin e Francesco vanno d'amore e d'accordo, come spiega un articolo dell'Evening Standard all'epoca della visita. Un articolo più recente (11 dicembre) dell'Independent spiega la sua posizione sulla questione energetica (prima di prendere i voti Welby ha lavorato nel settore petrolifero, e poi ha continuato a occuparsene nella camera dei Lord). Infine, articoli di Express e Guardian circa il suo "anatema" alle celebrità (Madonna, Kate Perry, Ozzy Osbourne) che indossano simboli religiosi (la croce) svilendone il significato. Favorevole alle donne vescovo, resta contrario al matrimonio omosessuale ma è felice dalla serenità di coppia di alcuni suoi amici gay. A rileggerci presto col prossimo Welby, Sian Welby

TEMPESTA DI SESSO
webnovela in mille puntate, sesta puntata
riassunto delle puntate precedenti:
 
Primo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Nel pittoresco scenario dei laghi padani s'intrecciano le tormentate vicende dei leader mondiali, che quivi si sono dati appuntamento per incontrarsi in uno dei loro tanti inutili summit. BIANCA OBAMA, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente dell'hotel Pannella, dal parcheggio tra le paludi verso l'alloggio dei dementi reca seco il pesante bagaglio di ricordi della cancelliera turca, GERTRUDE VON MERKEL, affaticata dal viaggio e appesantita dal culone inchiavabile. Poco distante, nascosta tra i rami lacustri, la rancorosa albergatrice FRANZISKA BERNARDINI-BERGOGLIO medita vendetta contro i potenti arroganti. Ha in mente un piano ben studiato nei particolari, per attuare il quale si avvarrà della collaborazione del voluminoso FRU, il Frucione Radicale Unico, e il velenoso sommellier CRU, Crucicchiu Radicale Unico. Una coppia temibilissima. Su come andrà a finire, le opinioni divergono: c'è una solida e rispettabile maggioranza di astinenti a cui non gliene frega un tubo; poi c'è chi è talmente disperato che addirittura voterebbe Renzi; e infine c'è una piccola percentuale di gente di buon senso che cliccano subito sul browser per cambiare sito e mantenere la salute mentale. Vedremo un po' chi prevarrà nelle prossime puntateSecondo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Arriva inatteso, per motivi di sicurezza, un ospite particolare: il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin. Anche lui partecipa al summit nel pittoresco scenario di Bianca Obama, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente che lo accompagna verso la reception dell'esclusivo resort dove hanno già preso alloggio numerosi leader mondiali, e dove devono ancora entrare in scena Frucioni e Crucicchiu.Terzo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. E' calata la notte sui vasti giardini attorno all'elegante edificio neoclassico degli anni 20 e sui suoi importanti occupanti, convenuti da ogni angolo del pianeta per commemorare il compianto statista macedone e campione delle libertà civili SERGHEIYJ AVGUSTUS GHEDIN-STANZANOVSKIYJ I (primo), il cui fantasma aleggia minaccioso sulle loro cape di stato e di governo, ignari del grave pericolo costituito dalla malevola presenza tra loro dei criminali Frucioni e CrucicchiuNIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO, questo il nome completo del Frucione Radicale Unico, osservava ammirato il collega sicario eterosessuale moldavo ARMANDU CRUCICCHIU, a sua volta Crucicchhiu Radicale Unico, scolpire velocemente con maestria un busto d'egli stesso Crucicchiu in atteggiamento fiero e al tempo stesso meditabondo, così incidendo nel marmo perenne i tratti incisivi della sua funambolica personalità di sicario eterosessuale moldavo. NIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO era invece intrinsecamente ed onomatopeicamente un sicario omosessuale, cioè un sicario di eterosessuali, ma da amante dell'arte avrebbe risparmiato la vita al collega moldavo reincarnazione di Leonardo da Vinci. La sciagurata idea di un eterosessuale lasciato vivo lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader mondiali lì a portata di mano, e quasi tutti etero, tra i quali avrebbe potuto scegliere le sue numerose vittime, mentre il collega sicario ed artista transdnistrico avrebbe dovuto accontentarsi dei pochi gay restanti, degli avanzi. La sciagurata idea di gay come avanzi lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader eccetera. E chi saranno i malcapitatati? Forse il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin, o la cancelliera turca Gertrude von Merkel? Lo sapremo nelle prossime puntate.Quarto Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. La perplessità avvolge i pensieri dei paperi fluviali e anche degli altri ospiti del prestigioso villone palladiano. Essi si interrogano sul futuro del pianeta e sul cattivo gusto del famoso politico italiano scaduto con molte delle sue femmine, incomprensibile per uno con i suoi mezzi finanziari. Ciò che desta perplessità è proprio la qualità estetica di molte di tali femmine. E' davvero stato un uomo sessualmente disperato, Silvio Berlusconi, nella sua vita terrena, se ha dovuto ricorrere a tali ciofeche. Vediamone alcune appena arrivate qui all'hotel Pannella di Mantova, nella Baviera meridionale, per fare da escort agli statisti convenuti:
Nicole Minetti in atteggiamento emblematico delle sue attitudini e propensioni




Barbara Guerra, pure lei labbra a canotto come Alfano




Noemi Letizia può tingersi i capelli ma per le gambe storte non c'è niente da fare. Tra i convenuti del summit mondiale serpeggia il malumore: sono insoddisfatti della scadente fornitura di escort italiane; dalle voci che circolavano nelle cancellerie mondiali si aspettavano di molto meglio. Come andrà a finire? Lo scopriremo nelle prossime puntate


Quinto Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Gertrude von Merkel raggiunge Bu Zda Kin al pianobar ed i due si baciano appassionatamente di fronte a Bianca Obama! Furiosa, quest’ultima decide di cambiare strategia: rifiuta parte della somma promessale da Franziska Bernardini-Bergoglio per il suo silenzio e la obbliga ad assumerla come nuova addetta alle pubbliche relazioni dell'hotel Pannella. L’incidente della caduta dalla finestra ha molto colpito Orietta Berta Callegari-Schweitzer, che si convince che sia stato un segno del destino e ne parla con Marco Cappato. A questo punto, però, il ragazzo vorrebbe buttarsi lui stesso dalla finestra per far colpo sulla cantante! Per fortuna Frucioni e Crucicchiu riescono ad intervenire appena in tempo per fermarlo. Dopo la propria notte di passione, Gertrude e Bu Zda Kin non riescono a stare lontani e rendono pubblico il loro amore. I due vorrebbero andare a fare un romantico picnic, ma il loro buonumore viene rovinato dalla notizia che Bianca è stata assunta in hotel! La Colacicco assicura però ad entrambi di voler deporre le armi. Bertè è terrorizzato all’idea di fare brutta figura con la spillatura della birra e chiede dunque a Crucicchiu di raggiungerlo in birreria. Il concierge, però, ha già un impegno e manda Frucioni al suo posto. A quel punto Giurgiu Paganu chiede alla donna di compiere il rito al suo posto, benché sia un compito esclusivamente maschile…

Sesto Episodio

HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Bianca Obama riesce a convincere Orietta Berta ad accettare il lavoro come barista e finisce poi per confidarle le sue pene di cuore. La Callegari consiglia alla ragazza di guardare avanti e dimenticare Bu Zda Kin. Più tardi la Bernardini-Bergoglio spiega a Frucioni e Crucicchiu di voler risollevare l’immagine della cucina dell'hotel Pannella… Mentre Bu Zda Kin si scusa con Gertrude von Merkel per aver annullato il loro picnic, Nicolino Frucioni spiega a Marco Cappato l’inutilità del suo tentativo di buttarsi dalla finestra. Intanto Crucicchiu rimprovera la presidentessa brasiliana Donatella Corleovilma per aver spillato la botte di birra nonostante sia una tradizione maschile. Lei allora gli rinfaccia di essere meno comprensivo di Giurgiu Paganu...

TEMPESTA DI SESSO
webnovela in mille puntate, quinta puntata
riassunto delle puntate precedenti:
 
Primo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Nel pittoresco scenario dei laghi padani s'intrecciano le tormentate vicende dei leader mondiali, che quivi si sono dati appuntamento per incontrarsi in uno dei loro tanti inutili summit. BIANCA OBAMA, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente dell'hotel Pannella, dal parcheggio tra le paludi verso l'alloggio dei dementi reca seco il pesante bagaglio di ricordi della cancelliera turca, GERTRUDE VON MERKEL, affaticata dal viaggio e appesantita dal culone inchiavabile. Poco distante, nascosta tra i rami lacustri, la rancorosa albergatrice FRANZISKA BERNARDINI-BERGOGLIO medita vendetta contro i potenti arroganti. Ha in mente un piano ben studiato nei particolari, per attuare il quale si avvarrà della collaborazione del voluminoso FRU, il Frucione Radicale Unico, e il velenoso sommellier CRU, Crucicchiu Radicale Unico. Una coppia temibilissima. Su come andrà a finire, le opinioni divergono: c'è una solida e rispettabile maggioranza di astinenti a cui non gliene frega un tubo; poi c'è chi è talmente disperato che addirittura voterebbe Renzi; e infine c'è una piccola percentuale di gente di buon senso che cliccano subito sul browser per cambiare sito e mantenere la salute mentale. Vedremo un po' chi prevarrà nelle prossime puntate
Secondo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Arriva inatteso, per motivi di sicurezza, un ospite particolare: il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin. Anche lui partecipa al summit nel pittoresco scenario di Bianca Obama, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente che lo accompagna verso la reception dell'esclusivo resort dove hanno già preso alloggio numerosi leader mondiali, e dove devono ancora entrare in scena Frucioni e Crucicchiu.
Terzo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. E' calata la notte sui vasti giardini attorno all'elegante edificio neoclassico degli anni 20 e sui suoi importanti occupanti, convenuti da ogni angolo del pianeta per commemorare il compianto statista macedone e campione delle libertà civili SERGHEIYJ AVGUSTUS GHEDIN-STANZANOVSKIYJ I (primo), il cui fantasma aleggia minaccioso sulle loro cape di stato e di governo, ignari del grave pericolo costituito dalla malevola presenza tra loro dei criminali Frucioni e CrucicchiuNIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO, questo il nome completo del Frucione Radicale Unico, osservava ammirato il collega sicario eterosessuale moldavo ARMANDU CRUCICCHIU, a sua volta Crucicchhiu Radicale Unico, scolpire velocemente con maestria un busto d'egli stesso Crucicchiu in atteggiamento fiero e al tempo stesso meditabondo, così incidendo nel marmo perenne i tratti incisivi della sua funambolica personalità di sicario eterosessuale moldavo. NIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO era invece intrinsecamente ed onomatopeicamente un sicario omosessuale, cioè un sicario di eterosessuali, ma da amante dell'arte avrebbe risparmiato la vita al collega moldavo reincarnazione di Leonardo da Vinci. La sciagurata idea di un eterosessuale lasciato vivo lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader mondiali lì a portata di mano, e quasi tutti etero, tra i quali avrebbe potuto scegliere le sue numerose vittime, mentre il collega sicario ed artista transdnistrico avrebbe dovuto accontentarsi dei pochi gay restanti, degli avanzi. La sciagurata idea di gay come avanzi lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader eccetera. E chi saranno i malcapitatati? Forse il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin, o la cancelliera turca Gertrude von Merkel? Lo sapremo nelle prossime puntate.
Quarto Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. La perplessità avvolge i pensieri dei paperi fluviali e anche degli altri ospiti del prestigioso villone palladiano. Essi si interrogano sul futuro del pianeta e sul cattivo gusto del famoso politico italiano scaduto con molte delle sue femmine, incomprensibile per uno con i suoi mezzi finanziari. Ciò che desta perplessità è proprio la qualità estetica di molte di tali femmine. E' davvero stato un uomo sessualmente disperato, Silvio Berlusconi, nella sua vita terrena, se ha dovuto ricorrere a tali ciofeche. Vediamone alcune appena arrivate qui all'hotel Pannella di Mantova, nella Baviera meridionale, per fare da escort agli statisti convenuti:
Nicole Minetti in atteggiamento emblematico delle sue attitudini e propensioni





Barbara Guerra, pure lei labbra a canotto come Alfano





Noemi Letizia può tingersi i capelli ma per le gambe storte non c'è niente da fare. Tra i convenuti del summit mondiale serpeggia il malumore: sono insoddisfatti della scadente fornitura di escort italiane; dalle voci che circolavano nelle cancellerie mondiali si aspettavano di molto meglio. Come andrà a finire? Lo scopriremo nelle prossime puntate




Quinto episodio

HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Gertrude von Merkel raggiunge Bu Zda Kin al pianobar ed i due si baciano appassionatamente di fronte a Bianca Obama! Furiosa, quest’ultima decide di cambiare strategia: rifiuta parte della somma promessale da Franziska Bernardini-Bergoglio per il suo silenzio e la obbliga ad assumerla come nuova addetta alle pubbliche relazioni dell'hotel Pannella. L’incidente della caduta dalla finestra ha molto colpito Orietta Berta Callegari, che si convince che sia stato un segno del destino e ne parla con Marco Cappato. A questo punto, però, il ragazzo vorrebbe buttarsi lui stesso dalla finestra per far colpo sulla cantante! Per fortuna Frucioni e Crucicchiu riescono ad intervenire appena in tempo per fermarlo. Dopo la propria notte di passione, Gertrude e Bu Zda Kin non riescono a stare lontani e rendono pubblico il loro amore. I due vorrebbero andare a fare un romantico picnic, ma il loro buonumore viene rovinato dalla notizia che Bianca è stata assunta in hotel! La Colacicco assicura però ad entrambi di voler deporre le armi. Bertè è terrorizzato all’idea di fare brutta figura con la spillatura della birra e chiede dunque a Crucicchiu di raggiungerlo in birreria. Il concierge, però, ha già un impegno e manda Frucioni al suo posto. A quel punto Giurgiu Paganu chiede alla donna di compiere il rito al suo posto, benché sia un compito esclusivamente maschile…
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TEMPESTA DI SESSO
webnovela in mille puntate, quarta puntata
riassunto delle puntate precedenti:
 
Primo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Nel pittoresco scenario dei laghi padani s'intrecciano le tormentate vicende dei leader mondiali, che quivi si sono dati appuntamento per incontrarsi in uno dei loro tanti inutili summit. BIANCA OBAMA, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente dell'hotel Pannella, dal parcheggio tra le paludi verso l'alloggio dei dementi reca seco il pesante bagaglio di ricordi della cancelliera turca, GERTRUDE VON MERKEL, affaticata dal viaggio e appesantita dal culone inchiavabile. Poco distante, nascosta tra i rami lacustri, la rancorosa albergatrice FRANZISKA BERNARDINI-BERGOGLIO medita vendetta contro i potenti arroganti. Ha in mente un piano ben studiato nei particolari, per attuare il quale si avvarrà della collaborazione del voluminoso FRU, il Frucione Radicale Unico, e il velenoso sommellier CRU, Crucicchiu Radicale Unico. Una coppia temibilissima. Su come andrà a finire, le opinioni divergono: c'è una solida e rispettabile maggioranza di astinenti a cui non gliene frega un tubo; poi c'è chi è talmente disperato che addirittura voterebbe Renzi; e infine c'è una piccola percentuale di gente di buon senso che cliccano subito sul browser per cambiare sito e mantenere la salute mentale. Vedremo un po' chi prevarrà nelle prossime puntate
Secondo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Arriva inatteso, per motivi di sicurezza, un ospite particolare: il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin. Anche lui partecipa al summit nel pittoresco scenario di Bianca Obama, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente che lo accompagna verso la reception dell'esclusivo resort dove hanno già preso alloggio numerosi leader mondiali, e dove devono ancora entrare in scena Frucioni e Crucicchiu.
Terzo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. E' calata la notte sui vasti giardini attorno all'elegante edificio neoclassico degli anni 20 e sui suoi importanti occupanti, convenuti da ogni angolo del pianeta per commemorare il compianto statista macedone e campione delle libertà civili SERGHEIYJ AVGUSTUS GHEDIN-STANZANOVSKIYJ I (primo), il cui fantasma aleggia minaccioso sulle loro cape di stato e di governo, ignari del grave pericolo costituito dalla malevola presenza tra loro dei criminali Frucioni e CrucicchiuNIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO, questo il nome completo del Frucione Radicale Unico, osservava ammirato il collega sicario eterosessuale moldavo ARMANDU CRUCICCHIU, a sua volta Crucicchhiu Radicale Unico, scolpire velocemente con maestria un busto d'egli stesso Crucicchiu in atteggiamento fiero e al tempo stesso meditabondo, così incidendo nel marmo perenne i tratti incisivi della sua funambolica personalità di sicario eterosessuale moldavo. NIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO era invece intrinsecamente ed onomatopeicamente un sicario omosessuale, cioè un sicario di eterosessuali, ma da amante dell'arte avrebbe risparmiato la vita al collega moldavo reincarnazione di Leonardo da Vinci. La sciagurata idea di un eterosessuale lasciato vivo lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader mondiali lì a portata di mano, e quasi tutti etero, tra i quali avrebbe potuto scegliere le sue numerose vittime, mentre il collega sicario ed artista transdnistrico avrebbe dovuto accontentarsi dei pochi gay restanti, degli avanzi. La sciagurata idea di gay come avanzi lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader eccetera. E chi saranno i malcapitatati? Forse il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin, o la cancelliera turca Gertrude von Merkel? Lo sapremo nelle prossime puntate.

Quarto Episodio

HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. La perplessità avvolge i pensieri dei paperi fluviali e anche degli altri ospiti del prestigioso villone palladiano. Essi si interrogano sul futuro del pianeta e sul cattivo gusto del famoso politico italiano scaduto con molte delle sue femmine, incomprensibile per uno con i suoi mezzi finanziari. Ciò che desta perplessità è proprio la qualità estetica di molte di tali femmine. E' davvero stato un uomo sessualmente disperato, Silvio Berlusconi, nella sua vita terrena, se ha dovuto ricorrere a tali ciofeche. Vediamone alcune appena arrivate qui all'hotel Pannella di Mantova, nella Baviera meridionale, per fare da escort agli statisti convenuti:

Nicole Minetti in atteggiamento emblematico delle sue attitudini e propensioni





Barbara Guerra, pure lei labbra a canotto come Alfano




Noemi Letizia può tingersi i capelli ma per le gambe storte non c'è niente da fare. Tra i convenuti del summit mondiale serpeggia il malumore: sono insoddisfatti della scadente fornitura di escort italiane; dalle voci che circolavano nelle cancellerie mondiali si aspettavano di molto meglio. Come andrà a finire? Lo scopriremo nelle prossime puntate



TEMPESTA DI SESSO
webnovela in mille puntate, terza puntata
riassunto delle puntate precedenti:
 
Primo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Nel pittoresco scenario dei laghi padani s'intrecciano le tormentate vicende dei leader mondiali, che quivi si sono dati appuntamento per incontrarsi in uno dei loro tanti inutili summit. BIANCA OBAMA, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente dell'hotel Pannella, dal parcheggio tra le paludi verso l'alloggio dei dementi reca seco il pesante bagaglio di ricordi della cancelliera turca, GERTRUDE VON MERKEL, affaticata dal viaggio e appesantita dal culone inchiavabile. Poco distante, nascosta tra i rami lacustri, la rancorosa albergatrice FRANZISKA BERNARDINI-BERGOGLIO medita vendetta contro i potenti arroganti. Ha in mente un piano ben studiato nei particolari, per attuare il quale si avvarrà della collaborazione del voluminoso FRU, il Frucione Radicale Unico, e il velenoso sommellier CRU, Crucicchiu Radicale Unico. Una coppia temibilissima. Su come andrà a finire, le opinioni divergono: c'è una solida e rispettabile maggioranza di astinenti a cui non gliene frega un tubo; poi c'è chi è talmente disperato che addirittura voterebbe Renzi; e infine c'è una piccola percentuale di gente di buon senso che cliccano subito sul browser per cambiare sito e mantenere la salute mentale. Vedremo un po' chi prevarrà nelle prossime puntate
Secondo Episodio. HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Arriva inatteso, per motivi di sicurezza, un ospite particolare: il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin. Anche lui partecipa al summit nel pittoresco scenario di Bianca Obama, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente che lo accompagna verso la reception dell'esclusivo resort dove hanno già preso alloggio numerosi leader mondiali, e dove devono ancora entrare in scena Frucioni e Crucicchiu.
Terzo episodio

HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. E' calata la notte sui vasti giardini attorno all'elegante edificio neoclassico degli anni 20 e sui suoi importanti occupanti, convenuti da ogni angolo del pianeta per commemorare il compianto statista macedone e campione delle libertà civili SERGHEIYJ AVGUSTUS GHEDIN-STANZANOVSKIYJ I (primo), il cui fantasma aleggia minaccioso sulle loro cape di stato e di governo, ignari del grave pericolo costituito dalla malevola presenza tra loro dei criminali Frucioni e Crucicchiu.

NIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO, questo il mone completo del Frucione Radicale Unico, osservava ammirato il collega sicario eterosessuale moldavo ARMANDU CRUCICCHIU, a sua volta Crucicchhiu Radicale Unico, scolpire velocemente con maestria un busto d'egli stesso Crucicchiu in atteggiamento fiero e al tempo stesso meditabondo, così incidendo nel marmo perenne i tratti incisivi della sua funambolica personalità di sicario eterosessuale moldavo.

NIKOLINO FRUCIONI STOPE-MULINGER DA CLAUZETTO era invece intrinsecamente ed onomatopeicamente un sicario omosessuale, cioè un sicario di eterosessuali, ma da amante dell'arte avrebbe risparmiato la vita al collega moldavo reincarnazione di Leonardo da Vinci. La sciagurata idea di un eterosessuale lasciato vivo lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader mondiali lì a portata di mano, e quasi tutti etero, tra i quali avrebbe potuto scegliere le sue numerose vittime, mentre il collega sicario ed artista transdnistrico avrebbe dovuto accontentarsi dei pochi gay restanti, degli avanzi. La sciagurata idea di gay come avanzi lo disturbò per un istante, ma subito si consolò pensando alle decine di leader eccetera.

E chi saranno i malcapitatati? Forse il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin, o la cancelliera turca Gertrude von Merkel? Lo sapremo nelle prossime puntate.

TEMPESTA DI SESSO
webnovela in mille puntate, e questa è solo la seconda
avvertenza: può causare diarrea e stitichezza

riassunto delle puntate precedenti:
HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Nel pittoresco scenario dei laghi padani s'intrecciano le tormentate vicende dei leader mondiali, che quivi si sono dati appuntamento per incontrarsi in uno dei loro tanti inutili summit.
BIANCA OBAMA, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente dell'hotel Pannella, dal parcheggio tra le paludi verso l'alloggio dei dementi reca seco il pesante bagaglio di ricordi della cancelliera turca, GERTRUDE VON MERKEL, affaticata dal viaggio e appesantita dal culone inchiavabile.
Poco distante, nascosta tra i rami lacustri, la rancorosa albergatrice FRANZISKA BERNARDINI-BERGOGLIO medita vendetta contro i potenti arroganti. Ha in mente un piano ben studiato nei particolari, per attuare il quale si avvarrà della collaborazione del voluminoso FRU, il Frucio Radicale Unico, e il velenoso sommellier CRU, Crucicchio Radicale Unico. Una coppia temibilissima.
Su come andrà a finire, le opinioni divergono: c'è una solida e rispettabile maggioranza di astinenti a cui non gliene frega un tubo; poi c'è chi è talmente disperato che addirittura voterebbe Renzi; e infine c'è una piccola percentuale di gente di buon senso che cliccano subito sul browser per cambiare sito e mantenere la salute mentale. Vedremo un po' chi prevarrà nelle prossime puntate
Secondo Episodio

HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Arriva inatteso, per motivi di sicurezza, un ospite particolare: il dittatore nord-coreano Bu Zda Kin. Anche lui partecipa al summit nel pittoresco scenario di Bianca Obama, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente che lo accompagna verso la reception dell'esclusivo resort dove hanno già preso alloggio numerosi leader mondiali, e dove devono ancora entrare in scena Frucio e Crucicchio.
TEMPESTA DI SESSO
webnovela in mille puntate, 1 di mille.
avvertenza: può indurre tossicodipendenza e suicidio


HOTEL PANNELLA di Mantova, nella Baviera meridionale. Sul pittoresco scenario dei laghi padani s'intrecciano le tormentate vicende dei leader mondiali, che quivi si sono dati appuntamento per incontrarsi in uno dei loro tanti (e tanto) inutili summit.

BIANCA OBAMA, l'abbronzata cameriera e muscolosa inserviente dell'hotel Pannella, dal parcheggio tra le paludi verso l'alloggio dei dementi reca seco il pesante bagaglio di ricordi della cancelliera turca, GERTRUDE VON MERKEL, affaticata dal viaggio e appesantita dal culone inchiavabile.

Poco distante, nascosta tra i rami lacustri, la rancorosa albergatrice FRANZISKA BERNARDINI-BERGOGLIO medita vendetta contro i potenti arroganti. Ha in mente un piano ben studiato nei particolari, per attuare il quale si avvarrà della collaborazione del voluminoso FRU, il Frucio Radicale Unico, e il velenoso sommellier CRU, Crucicchio Radicale Unico. Una coppia temibilissima.

Su come andrà a finire, le opinioni si divivono: c'è una solida e rispettabile maggioranza di astinenti a cui non gliene frega un tubo; poi c'è chi è talmente disperato che addirittura voterebbe Renzi; e infine c'è una piccola percentuale di gente di buon senso che cliccano subito sul browser per cambiare sito e mantenere la salute mentale. Vedremo un po' chi prevarrà nelle prossime puntate

PENSIERO STUPENDO DI BERNARDINI LUANA
ARTICOLI DA REGALO COMPONENTI DA ARREDO
77, Piazza Mazzini Giuseppe - 48022 Lugo (RA) | 0545 23772
Pietre dure semipreziose

Police caught him in possession of a penis and scrotum. It later emerged that the genitals which 26-year-old Joel Ranoto carried in a container had been cut off a corpse at the B3 Funerals’ mortuary in Polokwane

Alessandro Tessari
UNA FAVOLA NUCLEARE
(Cronistoria parlamentare della legge 10 gennaio 1983, n. 8)

Introduzione. Nel maggio 1987 Alessandro Tessari pubblica in forma di favola la sua esperienza, cinque anni prima, di unico oppositore (“ostruttore”) in Commissione industria della Camera alla legge italiana sul nucleare. Una “favola” tanto incredibile quanto istruttiva, che egli dedica a Gian Luca Cerrina Feroni, deputato nella stessa commissione ai tempi in cui si svolsero i fatti narrati, come “esempio di comunista che era ed è rimasto filonucleare prima, durante e dopo Chernobyl a fronte di troppi che di giorno marciano alla testa dei cortei contro le centrali nucleari e la sera, nelle aule discrete del Palazzo, continuano a votare tutte le leggi a favore del nucleare”. Nei dieci post successivi Miss Welby vi propone la favola di Tessari a distanza di trent’anni da quella legge e 25 dalla catastrofe di Chernobyl.

Alessandro Tessari, UNA FAVOLA NUCLEARE

1. PREMESSA

Più di una volta si è tentato di raccontare come si è incuneato il nucleare in Italia. Incuneato è la sola parola che renda bene l’assoluta mancanza di progetto che ha accompagnato la scelta nucleare nel nostro Paese e il suo risvolto clandestino e un tantino malavitoso. Clandestino, perché nessuno in Italia ha saputo mai chi avesse votato a favore di quella legge e soprattutto se qualcuno ad essa si fosse opposto. Malavitoso, perché per forzare la naturale diffidenza delle popolazioni contro i megaimpianti, si è fatto ricorso alla corruzione di Stato. Soldi in cambio del silenzio, in cambio della salute, all’insegna dell’omertà, della sistematica disinformazione e della manipolazione anche dei dati tecnico-scientifici.

Ogni volta, tuttavia, sono stato frenato dalla preoccupazione che nessuno avrebbe mai potuto credere che veramente le cose fossero andate così, tanto fantastico e inimmaginabile è stato ‘andamento della discussione parlamentare. È nata così in me l’idea di fare un resoconto in forma di favola. Ma perché non succeda, come con tante altre favole, , che si butti via il bambino per conservare l’acqua sporca, voglio precisare che ciò che nel testo viene riportato tra virgolette – pur sembrando la parte più fantasiosa del racconto – fa parte, letteralmente, del testo di legge di cui al titolo, consultando la Gazzetta Ufficiale n. 13 del 14 gennaio 1983.

Anche in Senato, come alla Camera, il progetto di legge è stato approvato in Commissione in sede legislativa, iter che si riserva ai piccoli provvedimenti per i quali si ritiene superflua la solennità e, soprattutto, pubblicità dell’aula. Siccome nell’ottava legislatura i radicali non avevano nessun parlamentare alla Commissione industria del Senato, il voto finale sulla legge in questione registrò l’unanimità dei consensi. Tra le due Camere in conclusione la legge fu varata con un solo voto contrario, quello radicale. Dedico questa favola ai compagni comunisti, soprattutto ai giovani ai quali è stato sempre stato tenuto nascosto non solo il ruolo trainante del PCI nel varo della legge di cui stiamo parlando, ma di tutte le leggi relative al Piano energetico nazionale, prima, durante e dopo l’incidente di Chernobyl.

Quando la FGCI scese coraggiosamente in piazza con i radicali per raccogliere un milione di firme per il referendum contro quella che tutti ormai definivano la “legge delle tangenti”, si trovò sommersa dalle ironie dei dirigenti comunisti e della stampa di partito che le contrapponevano come cosa “ben più seria” il referendum “consultivo” sul nucleare che nessuno ha mai capito a cosa servisse se non a spargere, come le seppie, una cortina fumogena sul fatto che mentre la FGCI e circa la metà dell’ultimo congresso comunista erano uscite allo scoperto contro il nucleare, l’altra metà, quella che conta, andava quatta quatta rivendicando in Parlamento un piano nucleare ancora più pesante di quello proposto dal Governo.

In ogni caso, se dopo la lettura di questa favola vi venissero dei dubbi su come sono andate le cose veramente e sospettaste che questa sia una birichinata radicale […] nella Commissione industria della Camera dove si è discussa e approvata la legge in questione, i relativi documenti sono del resto a disposizione di chiunque presso l’archivio della Camera come presso quello del Senato. Ultima notazione. La legge 10 gennaio 1983, n. 8, la legge delle tangenti ENEL in cambio delle centrali nucleari e non solo nucleari, è quella che i cittadini avrebbero potuto abrogare con i referendum antinucleari per non fare i quali la DC ha preferito far sciogliere il Parlamento. Ricordo gli argomenti dei tre referendum sul nucleare:

1) cancellando una parte della legge 10 gennaio 1983, n. 8, si mirava a restituire ai comuni il diritto di decidere se nel loro territorio si debbano fare centrali;
2) cancellando l’intera legge 10 gennaio 1983, n. 8, si impediva all’ENEL di ricorrere alla corruzione di Stato per imporre le centrali, specie quelle nucleari;
3) togliere all’ENEL la facoltà di realizzare impianti nucleari in Italia e all’estero. L’obiettivo di questo terzo referendum mira a scoraggiare l’ENEL dal costruire soprattutto le centrali al plutonio come quella del Superphoenix in Francia.

Alessandro Tessari, UNA FAVOLA NUCLEARE

2. LA COMMISSIONE

Il presidente della Commissione dette lettura di una proposta di legge per rendere più rapido e deciso l’avvio del piano nucleare. Erano anni che tutte le leggi sul nucleare si impantanavano nell’ostilità delle regioni, nella diffidenza dei comuni, nella collera dei cittadini. Come se non bastasse, radicali ed ecologisti si erano messi ad agitare gli animi per cui sembrava sempre più difficile poter mettere l’Italia in linea con i paesi più moderni ed emancipati.

Si era così fatta strada, nei più, l’idea che bisognasse stralciare da quell’ammasso di articoli di leggi enfatiche, di enunciazioni solenni, un solo articolo – snello – che prevedesse un congruo risarcimento ai comuni che avessero ospitato le nuove centrali nucleari. Questo era il fatto e, su questa necessità, subito convennero tutti i commissari ad eccezione del nostro “ostruttore” che, appunto in quella occasione, annunciò il suo ostruzionismo. Diceva – l’ingenuo – che questa norma legalizzava le tangenti e non sapeva – forse per l’età o per il furore antinucleare che lo accecava – che da anni lo Stato dava congrui contributi ai comuni per il disturbo creato dai grossi impianti di produzione elettrica. Ma procediamo per gradi.

Il 1° aprile del 1982 i commissari, scherzosi, prepararono il pesce di rito all’ostruttore decidendo che, trattandosi di una modesta leggina, era meglio evitare l’esame solenne dell’Assemblea con tutti i deputati. Molto meglio votarla in Commissione, tra pochi intimi. Questo, tra l’altro, offriva indubbi vantaggi: maggiore discrezione – data la delicatezza dell’argomento -, niente giornalisti, niente tribune con il pubblico emozionabile, niente pubblicità. Furono quindi sgominati tutti i tentativi dell’ostruttore di portare le telecamere, i giornalisti, i curiosi, di fare insomma, della Commissione, un palcoscenico.

I suoi argomenti erano piuttosto sempliciotti anche se sembravano sensati. Se il nucleare – diceva – è bello, pulito, necessario all’economia e al progresso, che necessità avete di inondare di miliardi i comuni che lo ospiteranno? Volete forse comprare la loro paura, le loro preoccupazioni o addirittura la loro salute? E poi, che senso hanno tutti questi sotterfugi, questa clandestinità, questo lavorare a “porte chiuse”? Tutti risero di cuore alla battuta e con qualche gomitata ammiccante si disposero, allegri e solerti, al duro lavoro che li attendeva.

Il relatore per la maggioranza pose sul tappeto la prima questione: come titolare la legge? Proposta: contributi a favore di comuni sede di centrali nucleari. No, no, fanno in coro i diversi commissari. La parola “nucleare” non deve comparire. Più indiretti bisogna essere, più sfumati, che diamine! Ci manca anche di sbattere il mostro nucleare in prima pagina sul titolo di legge! Possiamo dire “termonucleare”, per esempio, suggerisce qualcuno. No, no, fanno eco in molti. “Termoelettriche”, questa è l’espressione giusta. Anzi, meglio di tutto, “centrali elettriche”, semplicemente, è più casto. Sarà anche più casto, sbotta qualcuno, però la dicitura comprende anche le centrali non nucleari, quelle a carbone. Beh, fa con aria sorniona il proponente, il carbone, in fondo, anche lui ha i suoi problemi. Anche lui procura qualche fastidio ai vicini di casa… A questo punto tutti i commissari si erano messi a dire la loro sulla diversificazione, sul nucleare e sul carbone.

Il presidente ebbe un moto di sgomento: non è per caso che vi state alleando con l’ostruttore anche voi? Dopo diversi scambi di battute in linguaggio cifrato, dove ritornava costantemente un richiamo al petrolio e ai suoi prezzi in salita, e qualche telefonata con interlocutori che rimanevano sempree nell’ombra, il relatore, che deve riferire sul testo da sottoporre al voto della Commissione, prende in mano la situazione: il nucleare e il carbone sono ugualmente meritevoli per la causa del progresso. Non penso si debba negare al secondo quello che accordiamo al primo… Casomai qualcosina di meno. Tutti i commissari si congratulano per le parole così lapalissiane del relatore e decidono che così va bene. La legge viene pertanto titolata: “Norme per l’erogazione di contributi a favore di comuni sedi di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi”.