PROGETTO MULTIMEDIALE EUROPEO TRA UNIVERSITA’ BULGARE E MEDITERRANEE

[da ITALIANI IN BULGARIA numero 21 del 29 giugno 1998]

GUGLIELMO MARIANI è il titolare della cattedra di ematologia dell’università di Palermo, autore del progetto di cooperazione scientifica con gli atenei bulgari Medical curriculum reform – Multimedia hematology course che il nostro bollettino aveva anticipato ai lettori nel numero 4 del 23 ottobre scorso. Ora il progetto è entrato in una fase di piena operatività, ed è stato illustrato nei particolari dallo stesso docente palermitano durante una recente visita a Sofia, ospite di un ricevimento e conferenza stampa organizzati in suo onore dall’ambasciata d’Italia. Nell’introdurre l’ospite e la sua proiezione di diapositive esplicative, l’ambasciatore Troise ha sottolineato la valenza europea del progetto: sono infatti coinvolte l’università francese di Poitiers (professor Sultan) e quella spagnola di Murcia (professor Vincente Garcia).

EVIDENTE CONFERMA della sua dimensione internazionale è che il progetto è finanziato dalla European training foundation e dalla Direzione generale XII dell’Unione europea, in ambito Phare tramite il progetto Tempus, la cui parte più sostanziosa è dedicata ai cosiddetti Structural joint european projects, uno dei quali è appunto quello in questione. Scopo principale del programma europeo è di favorire scambi di esperienze tramite la mobilità di studenti, la preparazione e sviluppo di materiali d’insegnamento, la fornitura di libri e riviste, la ristrutturazione dei dipartimenti di ematologia.

IL DENARO STANZIATO per il progetto ammonta a 215.000 ecu, la metà dei quali sono stati spesi nel primo anno (l’anno accademico 1996-97) per tradurre il corso di ematologia del professor Mariani e per creare tre classi multimediali (costo 76.000 ecu) dotate di 6 elaboratori collegati ad un server, un modem, una stampante laser e un masterizzatore di compact disc. Il resto della somma ha coperto le spese logistiche di interpretariato, viaggio e soggiorno dei docenti ed alcuni studenti in visita nelle reciproche istituzioni (per la parte bulgara sono coinvolti i professori di ematologia Lisichkov dell’università di Sofia e il suo collega Kudevar di quella di Varna, oltre al Centro nazionale di ematologia clinica e trasfusionale).

PER IL CORRENTE anno accademico, circa un terzo della somma totale è stato dedicato alla sperimentazione di collegamenti multimediali, anche e soprattutto attraverso internet (è in allestimento una pagina web), mentre è stata accantonata l’idea delle teleconferenze a causa della cattiva qualità delle linee telefoniche bulgare. Infine, per il prossimo ed ultimo anno del progetto il denaro sarà usato per un corso intensivo sul trapianto del midollo (30 lezioni per 20-25 ore) che si conta venga adottato come corso ufficiale di ematologia. L’autore del progetto confida inoltre che questa esperienza-pilota risulterà utile per analoghe iniziative in altre discipline scientifiche.

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