Il tempo è stato un po' inclemente in questi giorni di mia vacanza di lavoro londinese. nella giornata tipica, il mattino presto piove da est, verso mezzogiorno piove da nord, la sera piove da ovest, la notte piove da tutte le direzioni e non solo da sud come vi sareste banalmente aspettati con una facile estrapolazione, mentre per il lungo fine settimana si prevede pioggia dal basso verso l'alto.

questa pioggia molto romantica significa che con Londradical abbiamo trascorso quasi tutto il tempo rintanati a fare sesso attorcigliati nel lettone, riemergendone solo per preparargli amorevolmente linguine alla salsina di mascarpone e melanzane ed altre prelibatezze che il troglodita aveva dimenticato dopo anni e anni di cuisine balcanico-britannica, per poi tornare sotto le coperte col grato rifocillato ricambiarmi ricominciando a baciarmi la fritola, che in effetti è la sola forma di sesso praticabile visto che il pistolino non gli funziona più dopo anni e anni di abuso di droghe, eccesso di masturbazione, cuisine balcanico-britannica, e tanta tanta pioggia a restringerglielo ulteriormente.

ma non mi posso lamentare, la sua linguaccia e le mie linguine esemplificano metaforicamente il mutuo parassitismo che cementa il nostro sodalizio in nome del comune disprezzo per l'odiato Cappato, l'eliminazione del quale è scopo della mia visita londinese per organizzare l'Assemblea dei Mille (modi e motivi per il cappaticidio). i lavori saranno aperti venerdì nell'O2, già conosciuto come Millenium Dome, dal saluto del nuovo sindaco di Londra, che si elegge domani primo maggio. testa a testa negli ultimi sondaggi l'attuale sindaco laburista Ken Livingstone e lo sfidante conservatore Boris Johnson (una sorta di Cappato biondo e cicciottello), purtroppo distanziato il nostro beniamino lib-dem Brian Paddick e senza speranze tutti gli altri.

un altro sondaggio indica che un terzo dei londinesi non sa come votare. non tanto chi, ma proprio nel senso che non sanno come si fa a votare. eppure non sembra complicato: bisogna recarsi al seggio e, sulla scheda rosa, bisogna mettere una croce in corrispondenza del nome e partito del candidato preferito... sarà perché un terzo dei londinesi sono polacchi? o sarà perché un terzo sono indo-pakistani? o sarà perché un terzo sono inglesi? insomma, qual'è il terzo di popolazione che non ha capito? sospetto gli inglesi.

ma vabbè, siamo seri e offriamo un servizio ai lettori. in realtà le schede sono tre: su quella rosa per il sindaco c'è la particolarità che si indicano una prima e una seconda preferenza. allo scrutinio si contano le prime preferenze e se, come è certo, nessuno raggiunge il 50%, si vanno a sommare le seconde preferenze. un po' come dire primo turno e ballottaggio in un colpo solo, che non è una cattiva idea. Londradical, per esempio, voterà il nostro candidato lib-dem ma, consapevole della scarsa probabilità, darà una seconda preferenza a un altro candidato. oppure ancora, altro esempio, Livingstone e la candidata dei verdi si sono accordati per scambiarsi la seconda preferenza (perlomeno come indicazione agli elettori, ovviamente non vincolante), per cui in fin dei conti i voti verdi dovrebbero tendenzialmente aiutare l'attuale sindaco, ancora molto popolare ma in notevole difficoltà nel rimontare lo svantaggio degli ultimi sondaggi, anche per l'accanita opposizione cui è stato fatto bersaglio dal principale quotidiano locale, l'Evening Standard.

cosa c'è in ballo? in una parola si gioca tutto sui trasporti e la sicurezza, le politiche sulle quali ha relativo potere decisionale l'autorità metropolitana, mentre sul resto, dalle scuole alla sanità alla raccolta di rifiuti, contano di più la trentina di municipalità locali o il governo centrale. sui trasporti Livingstone in questi anni ha fatto un buon lavoro usando i proventi della congestion charge per migliorare notevolmente gli autobus, ma poi proprio su questi si è impantanato insistendo sui "bendy-bus" cioè quelli lunghi e snodati che sulle strade strette risultano particolarmente pericolosi per i ciclisti e sono anche noti per poterci viaggiare gratis, mentre il suo oppositore Boris Johnson ha fatto campagna per tornare ai "route-master" a due piani dove si salta al volo sul predellino posteriore.

non che sia facile organizzare i trasporti in questa città: la celebre metropolitana casca a pezzi confronto a quella parigina causa la privatizzazione fatta dal governo centrale, della quale hanno profittato avidi consorzi fallimentari che hanno peggiorato il servizio del... tubo, e sempre col governo centrale ci sono incasinati conflitti di competenze che rendono lento e complesso fare le cose più ovvie come integrare in un'unica rete l'underground con l'overground, cioè le ferrovie di superficie, o la costruzione stra-ritardata dell'ormai mitica cross-rail per attraversare rapidamente la città sull'asse est-ovest: sono ormai 15 anni che se ne parla e non ce la faranno mai neanche per le olimpiadi del 2012.

e pure sulle olimpiadi, il cui costo raddoppia "all'italiana" ad ogni nuova stima rispetto al preventivo, pur incassando il prestigio dell'assegnazione, poi Livingstone è scivolato su iniziative fantasiose come mandare in viaggio per il mondo centinaia di funzionari municipali in inutili promozioni al costo di emissioni inquinanti poco compatibili con l'immagine ambientalista che vorrebbe proiettare. Insomma il vecchio Livingstone sembra un po' affaticato e ultimamente, talvolta, perfino rassegnato a perdere contro il folkloristico, buffonesco ma più energico Johnson.

speriamo comunque in una buona prestazione di Brian Paddick per portare in consiglio un po' di lib-dem. per questo ci sono altre due schede dove si esprime una sola preferenza ciascuna: nella scheda gialla si vota il consigliere per la propria circoscrizione e in quella color pesca si vota un partito su base "London-wide" dell'intera Greater London, ovvero è quella che poi garantisce su base proporzionale la presenza in consiglio di una quota di consiglieri anche da parte dei partiti minori.

per registrarsi al voto non occorre la cittadinanza britannica ma semplicemente dimostrare la residenza con un paio di bollette. vedremo come se la caveranno i polacchi... :)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

come si fa a votare uno con quei capelli?

Michele Boselli ha detto...

a quale dei due ti riferisci?