Finalmente è arrivato il momento che tutti aspettavamo, il giorno in cui questo blog raggiunge vette di profondità inarrivabile e fondali di altezza inenarrabile, se a narrarceli non fosse quel genio della letteratura che è il mio amato Londradical, oggi dimesso dalla Clinica del Parco dopo oltre un mese di disintossicazione dalle sue numerose dipendenze, e pronto a raccontarci la sua esperienza, per cui gli cedo la tastiera a beneficio della di noi tutti insalubrità mentale.
Mia adorabile Miss Welby, hai ben ragione a dire che mi sono disintossicato dalle dipendenze, tranne quella dalla tua umida e profumata fritolina di peluche nella quale posso finalmente re-immergere il naso...
Amatissimo Londradical, sii più serio in questo resoconto della tua esperienza a beneficio della di noi tutti insalubrità mentale.
Mia umida e profumata Miss Welby, sono entrato nella Clinica del Parco con lo stato d'animo del mio dipinto qui sopra (Tramonto sul Parco il giorno d'ingresso) e ne esco con l'umore dipinto nel prossimo post (Alba sul Parco il giorno di uscita), lasciandovi ansie e portando via farmaci più una inquietante relazione psicologica dello psichiatra, di cui non posso fare il nome che fa rima con -ano, né il cognome che fa rima con -fica. Cominciamo da quest'ultima, piuttosto pelosa...
No, basta per favore...
Intendevo la relazione psicologica, che ti riporto in sintesi con traduzione in parentesi quadre per i non adepti ai lavori: "Il pz [=paziente] dimostra difficoltà nell'interagire a causa di una rigida selettività radicale che gli impedisce di aprirsi in modo autentico [=come quando Pannella parla per ore e non si capisce di cosa]. Le problematiche principali emerse fanno riferimento ad una dipendenza da cannabinoidi a cui successivamente si è aggiunta una dipendenza alcolica [=non si è fatto mancare quasi niente]. Entrambe le dipendenze si sono consolidate come espressione di un piacere alternativo [=non fuma e beve per traumi o dispiaceri ma perché je piace la goduria] e parallelo che garantisse, di fatto, un mondo diverso dalla quotidianità comunemente condivisa, quotidianità che il pz, pur essendo in grado di relazionarsi, non riesce a percepire in modo realistico e concreto [=il pz è fuori di testa]. Il pz durante il ricovero è stato sottoposto ad approfondimenti diagnostici attraverso l'uso di test psicologici: ASI, AUDIT, SCL-90, SCID e SCID I [=c'ha fregato alla grande con le macchie di Rorschach trovandole sul web e facendole pubblicare sul blog di una sua amica immaginaria]..."
Ma questa sono io! Non sono affatto immaginaria: guarda qui che fritolina umida e profumata...
Sì, la vedo, te l'inspiro e m'ispira, ma torniamo al Dr Ficano: "Durante questi colloqui è emersa con evidenza una strutturazione della personalità con difese rigide volte a preservare l'immagine di sé e difficoltà ad uscire dai propri schemi [=il pz ha la testa più dura del cazzo e nun me riesce de spersonalizzàllo], l'uscire dai quali comporta un senso di disagio e irritazione che il pz tende a compensare con un ritiro dal contatto umano attraverso l'uso del computer [=sta sempre attaccato ar laptoppe sur blogghe d'una sua amica immaginaria]..."
Ma questa sono sempre io! Altro che immaginaria: guarda qui che fritolina morbida come un peluche...
Sì, l'annuso e sbaciccio, ma torniamo al Dr Anofica: "Nel corso degli incontri il pz ha manifestato una motivazione al cambiamento che risente notevolmente delle proprie convinzioni radicali secondo le quali è possibile controllare l'assunzione di cannabinoidi a cui il pz non intende rinunciare [=er pz vole smette de'bbeve ma nun de fumasse 'e canne]. In conclusione si consiglia il proseguimento della terapia con un approccio psicoterapico individuale per poter elaborare le proprie convinzioni attraverso la relazione con una figura professionale riconosciuta come autorità competente con cui è accettato il confronto [=si faccia curare da una bella fica, possibilmente non immaginaria, 'che io nun lo reggo cchiù]"
Ma questa sono ancora io! guarda qui che bella fica...
... Sì, te la strizzo e supersucchio, ma veniamo alla diagnosi: un tuo secondo parere, possibilmente in italiano...
Volentieri: il pz è erroneamente convinto di essere un paranoico maniaco-depressivo per gli sbalzi d'umore tra la sofferenza per il disagio esistenziale e i momenti di gioia per la mia bellissima fritolina, mentre si tratta semplicemente di un disturbo della personalità classificabile nel cluster B narcisistico [=gli altri due cluster B sono l'antisociale e il borderline, ma tutt'e tre insieme ce li ha solo Pannella]. Il pz tende all'onanismo incestuoso [=vede in me la sua sorellina di vent'anni più giovane] e nei tratti personologici presenta un dualismo di matrice reichiana accompagnato da una pulsione autodistruttiva, hegeliano-taoista sul piano filosofico. In conclusione non si ravvisano elementi psicopatologici tali da comportare un qualsivoglia approccio farmacologico [=ti amo per come sei, ci vediamo stasera alle 7 al binario 7, il fumo lo porto io]
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