NyLon!, capitolo 11

Da bravo segretario di partito che tiene conto delle opinioni degli iscritti, Capezzone desidera conoscere i nuovi londinesi. Questo mi preoccupa: non posso certo presentargli le bulgare, che alla sua domanda “come hai conosciuto i radicali e cosa in particolare ti ha attratto della profondità del mio pensiero?” risponderebbero onestamente “distribuite visti turistici nei Paesi sfigati, that’s coooool! - per poi intonare in coro sul piano di sopra del double-decker - we wanna wee, wanna wee wee weeee!”, che vuol dire che le ubriacone devono fare pipì, ma Capezzone potrebbe invece capire che vogliono vincere, il che lo inorridirebbe vincere alcunché, magari un referendum o una elezione, è notoriamente l’ultima delle sue priorità, quella che fa di tutto per evitare accuratamente. Al fine di evitare anche gli equivoci, è giunto il momento di immergerlo in un corso di inglese moderno, perciò invece delle bulgare gli presento il fin troppo amichevole Gary, che sappiamo venire dal nord.

- Hi meit, me Gary meself, wass yar neim?

- Me Capezz-1.exe in DOS, speilt CapezzOne in Windows, CapezzUn in Lombard and French, CapezzEin in German...

- Fock da Frogs an’ da Krauts, ya speik Inglish, dass greit! Ya fock meiny Itolien weiman, da ya, reit?

- Well, nat exoctley weiman. Bot, aye, Itoliens dai eir, dass fo shur

- Fockin hell, ya reily greit, meit. Ya speigeti, meindolaino, keizo douro, faika streighta i iuna bela saigeiritei, eh?

- Well, actually, I don’t smoke...

- Wass op wid ya meit, heiv o fockin joint, heird stoff Andrea brogt deirictley fro Eimsteirdamn, damn!

- I vehemently take exception at the way such a friendly exchange of opinions between fellow party members is insanely depicted in this novel, whereas my stance on the subject has always been adamantly...

- O Capezzò, ya greit meit, stop da bollsheit an’ less go dawn da pob widda lassies an’ geit fockin pissed an’ heiv greit fock toneit, eh eh!

- Arrggghhhh, me wanna go beik to Roma reit naow!

A parte lo choc culturale dell’incontro con Gary, Capezzone è ripartito molto ben impressionato dalla sua visita a Londra, tanto che mi ha promesso di cooptarmi d’ufficio nel comitato dei radicali italiani. Tuttavia, per poter giustificare questo ennesimo sopruso in spregio alla volontà degli iscritti sovrani, in radicalese detto democraticismo, dovrò superare un test di radicalità chiamato Test Tosoni dal nome del suo inventore. Capezzone s’imbarca lasciandomi una settimana di tempo per completare il test, che consta di cinque domande.

A) Come si definisce in radicalese un ennesimo sopruso in spregio alla volontà degli iscritti sovrani?

B) Questa domanda verte sulla penna di morte. Da quando Caino ha introdotto la PENNA (Politica Eternamente Necrofila nel Nominare le Associazioni) di morte, quanti morti si contano nei nomi delle associazioni radicali?

C) Rispondere con lo stesso numero alle domande: Quanti minuti di combattimento in guerra assommano tra loro i guerrafondai nel governo americano Karl Rove, Richard Perle, Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld, Dick Cheney, Daniele Capezzone e lo stesso Bush? Indicare il numero di impiegati e dirigenti del Pentagono e di Capezzone che hanno parenti stretti tra i militari americani in Iraq e numero di bare di ritorno dall’Iraq che l’amministrazione Bush e Capezzone hanno permesso di fotografare (indizio coincidente con il numero di rispettivi funerali ai quali gli stessi Bush e Capezzone hanno partecipato). Indicare inoltre il numero di vaccini e farmaci anti-batteriologici sviluppati e introdotti dal governo americano e Capezzone dal 11 settembre 2001 a oggi. Indicare altresì quante volte Bush ha menzionato l’ambiente e temi ambientali (global warming, inquinamento di aria e acqua, Capezzone...) nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione, e quanti ambientalisti e capezzoni hanno potuto partecipare alla task force di Dick Cheney sull’energia, e infine quante specie in via di estinzione (tranne Capezzone) sono state riconosciute come tali dall’amministrazione Bush durante il suo intero mandato.

D) Quanti radicali occorrono per cambiare una lampadina?

E) Identificare il frocio radicale unico autore della frase “Le diatribe tipicamente bizantine dei Concili Ecumenici della fetida e puteolente Pontificia Repubblica Italiota sono nulla rispetto alla teologia surrettizia di codesto esemplare della Sopecie di Homo Sapiens Sapiens che nella sua ontica egodiscrasia da jer l’altro altro non fa che districarsi quei pochi neuroni, tuttora afunzionanti all'interno del Neopallio di costui, avendo egli in funzione esclusivamente l'Archeopallio, ammannendoci cotidie dalla sua altissima et lontanissima torre edicente eburnea dell’interpretazione taleologica di pindariche ironie da suburra!”

Alle prime quattro domande trovo facilmente la risposta nel forum del sito radicale. Rispettivamente democraticismo, tredici, zero e Pannella: basta lui che tiene ferma la lampadina mentre il mondo gli gira intorno. Ma la quinta è davvero difficile, se non impossibile. Probabilmente si tratta dello stesso Pannella, ma dopo giorni e notti trascorsi leggendolo e ascoltandolo alla radio non avevo ancora trovato traccia della dotta sentenza, per tacer del fatto che stavo diventando pazzo nel tentare di chiudergli le parentesi (ne chiudeva sempre una in meno di quante ne aprisse. Maledissi il Tosoni autore di quel difficilissimo test e decisi che avevo bisogno di aiuto. Mi occorreva la consulenza di un radicologo, che in politica è un po’ quello che per i calvi è il tricologo. Chi meglio di quel Mauro, autore del controverso pamphlet sui radicali italiani? Approfittai d’una presenza fugace per azzardare una rima audace.


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