Eberardo III di Württemberg fu duca di Wurttemberg dal 1628 sino alla sua morte nel 1674. Eberardo III era il secondo figlio maschio di Giovanni Federico di Wurttemberg e di Barbara Sofia del Brandeburgo. Governò come duca di Wurttemberg dal 1628 sino alla sua morte nel 1674. Divenne erede del trono alla morte del padre, ma sotto reggenza nel 1628, durante la Guerra dei Trent'anni, all'età di quattrodici anni. Il suo garante fu dapprima lo zio Ludovico Federico di Wurttemberg-Mömpelgard ed alla morte di questi, nel 1631, Giulio Federico di Wurttemberg-Weiltingen.
Il Württemberg perse un terzo dei propri territori nel 1629. Giulio Federico venne rimosso dalla reggenza nel 1633 quando Eberardo venne dichiarato capace di governare autonomamente ed a quel punto poteva assumere il pieno controllo del ducato. A seguito di un'ulteriore sconfitta delle truppe del Wurttemberg nella battaglia di Nördlingen il 6 settembre 1634, il Wurttemberg venne invaso e saccheggiato.
Eberardo si trasferì a Strasburgo dove nel 1637 si sposò, tornando nel Wurttemberg nel 1638 dopo lunghi negoziati con l'Imperatore Ferdinando III. Gran parte dei territori del ducato erano infatti divenuti proprietà dell'imperatore, che vi aveva introdotto il cattolicesimo. Il ducato di Wurttemberg venne ripristinato con la pace di Vestfalia del 1648; guerra, povertà, e la peste bubbonica avevano ridotto la popolazione da 350.000 del 1618 a 120.000 del 1648.
Eberardo III acquisì l'eredità in accordo col fratello minore Federico che venne messo a capo del ducato di Württemberg-Neuenstadt e che costituì una nuova linea della casata, i Württemberg-Neuenstadt. Nel 1651, Eberardo raggiunse un simile accordo con un altro fratello, Ulrico, cedendogli il castello di Neuenbürg. Matrimoni ed eredi: Eberardo si sposò due volte: in prime nozze, il 26 febbraio 1637, con Anna Caterina di Salm-Kyrburg, dalla quale ebbe, tra gli altri figli, l'erede al trono.
In seconde nozze sposò il 20 luglio 1656 la contessa Maria Dorotea Sofia di Oettingen, dalla quale ebbe altri nove figli. Morì il 2 luglio 1674
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