Fossato contro il sesso sul Piave, «Via scambisti, gay e guardoni»
Torna il Veneto delle barriere: una ruspa isola la riva degli incontri proibiti
Il muro anti-spaccio, i fossati anti- nomadi, le pietraie anti-carovane. Ma nel Veneto delle barriere, costruite dai sindaci per arginare (nel vero senso della parola) i fenomeni di delinquenza o di marginalità, mancava una trincea anti-sesso. Eccola allora servita, o per meglio dire scavata, dal Comune di Spresiano: una profonda e lunga buca con cui l’amministrazione trevigiana punta ad impedire gli incontri clandestini sul Piave. La località della Marca era già finita sotto i riflettori dei media nazionali nel luglio scorso, quando il primo cittadino Riccardo Missiato si era ritrovato in mezzo al fuoco incrociato di falchi leghisti e colombe democratiche, residenti esasperati ed attivisti inviperiti, dopo la decisione di varare i pattuglioni notturni contro gli amplessi degli omosessuali fra i cespugli e soprattutto dopo le dichiarazioni con cui aveva definito «malati» i gay [...] «Decisioni condivisibili perché giustificate dall’insofferenza dei cittadini, ma che ritengo debbano essere inquadrate in un piano condiviso », commenta dall’altra parte del fiume Fiorenzo Fantinel, sindaco di Santa Lucia. Proprio per affrontare il «caso Piave » in un’ottica sinergica, quest’ultimo ha chiesto di ospitare il prossimo 7 settembre, un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal nuovo prefetto Aldo Adinolfi... Corriere del Veneto

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