Sergio Solmi è stato uno scrittore, poeta e saggista italiano. Partecipa giovanissimo come ufficiale di Fanteria alla prima guerra mondiale. Studia con passione i grandi autori della letteratura francese, (Montaigne, Arthur Rimbaud) e soprattutto le figure più rappresentative della letteratura italiana contemporanea, in particolare Giacomo Leopardi. Nel 1922 a Torino con Mario Gromo e Giacomo Debenedetti fonda la rivista letteraria Primo Tempo e l'anno dopo pubblica le sue prime poesie Comete. Al termine degli studi universitari (si laureò in giurisprudenza) inizia a lavorare presso la Banca Commerciale Italiana come avvocato e consulente giuridico, occupazione che svolgerà per tutta la vita. Nel mondo culturale torinese di quel periodo conosce Piero Gobetti con il quale condivide gli ideali di libertà maturati fin dall'instaurazione del regime fascista. Spinto dal grande pensatore torinese, Solmi inizia a collaborare a La Rivoluzione liberale. Negli anni '40 Solmi parteciperà attivamente anche alla Resistenza; in seguito alla sua detenzione presso il carcere di San Vittore, nascono i versi Aprile a San Vittore, una delle espressioni più intense della poesia partigiana, raccolti in seguito nel Quaderno di Mario Rossetti. Dopo la seconda guerra mondiale, Solmi dirige la Rassegna d'Italia (fondata a Milano da Francesco Flora) e collabora a diverse riviste, Il Baretti, Pegaso, Pan, Solaria. Nel 1948 per la poesia si aggiudica il Premio St. Vincent e l'anno dopo il premio Montparnasse. Vincerà il premio Viareggio per due volte: nel 1963 per Scrittori negli anni e nel 1976 per la Luna di Laforgue. Dal 1968 è stato socio dell'Accademia dei Lincei. Morì a Milano il 7 ottobre 1981
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