Il vino dei lebbrosi

Nel 1875 il monastero di Tichileşti, Romania, divenne una colonia per lebbrosi e nel 1928 vi fu fondato un ospedale. Durante il regime comunista ai lebbrosi era proibito lasciare la colonia perché Ceausescu voleva far credere di avere sradicato la malattia, ma anche dopo i cambiamenti del 1991 molti di loro hanno scelto di fermarsi dove avevano trascorso la loro vita, mentre coi fondi dell'Unione europea hanno potuto in anni recenti installare bagni, frigoriferi ed altre comodità. Negli anni '30 erano 200, nel 1998 trentanove e all'ultimo censimento del 2002 erano rimasti in 22. L'ultimo caso di lebbra fu diagnosticato in Romania nel 1981 ma nonostante esista da tempo una cura, per alcuni di loro ultra-sessantenni la malattia era in uno stadio troppo avanzato.

Nel frattempo i lebbrosi hanno trovato in uno di loro, il "sindaco" del villaggio Cristache Tatulea (nelle foto), l'ispirazione per diventare autosufficienti, aprirsi al mondo, costruire vere case, coltivare la terra ed in particolare il progetto personale di Tatulea di produrre vino, come Cristache ha spiegato nella sua ultima intervista prima di morire. Come tributo il suo amico David Rogers ha fatto in modo che il vino dei lebbrosi possa essere acquistato per 8.5 euri a bottiglia sul sito austriaco leperwine.com per aiutare a sostenere la comunità di Tichileşti.