L'azienda di biancheria intima Triumph è venuta incontro all'esigenza delle donne australiane e neozelandesi di vedere riclassificata la forma dei loro corpi diversamente da come avviene in modo irritante nel mondo anglosassone, la frutta: "mela" per le cicciottelle, "pera" per quelle col culo basso, e così via. Dopo un'indagine di mercato hanno escogitato un modo più artistico che vede protagonista il rinascimento italiano (da allora gli anglosassoni sono migliorati nel trattare le donne, mentre noi andiamo sempre peggio). Comunque ecco qua i risultati:

1. Raffaello Sanzio. Grosse tettone e spalle larghe, con girovita e fianchi relativamente più piccoli. Così dicono loro, ma guardando la Madonna del Cardellino (o quella simile del Belvedere) mi sorgono dei dubbi. Secondo loro questa forma di corpo femminile trova la sua espressione contemporanea nella campionessa olimpica australiana Libby Trickett, e direi che ci può stare, valutate voi (quello a destra di Libby non è Raffaello)

 


2. Pieter Paul Rubens. Precedentemente classificato come forma a "mela", che sostiene il peso attorno alla panza (oltre a questa Venere al bagno vedi anche il Ritratto di Maria de' Medici). Oggi sarebbe associabile alla presentatrice televisiva britannica Susannah Constantine (vedi sotto):















3. Leonardo da Vinci. Le sue classiche linee eleganti, precedentemente classificate come forma a "banana", vengono associate all'attrice americana Jennifer Aniston
















4. Sandro Botticelli. Ecco il maestro della forma a pera, e stavolta non ci sono dubbi che la migliore rappresentante contemporanea è la cantante americana Beyonce Knowles col suo famosissimo mega-popone:


5Rembrandt Harmenzoon van Rijn. Il maggiore pittore olandese sarebbe quello associato alla forma a "clessidra" e quindi all'attrice Scarlett Johansson col vitino di vespa ma ben dotata sopra e sotto, anche se in questo caso rimango perplessa in quanto le modelle preferite da Rembrandt mi sembrano un po' più in carne. Ad ogni modo non importa: anche se solo un gioco (o una trovata pubblicitaria), è una buona scusa per vedere Scarlett dal didietro






























6. Henri Matisse. Spalle e fianchi stretti, secondo questi grandi critici d'arte della Triumph dovrebbe al giorno d'oggi corrispondere a Kate Winslet. Ma vabbè, almeno in questo giorno speciale ci siamo divertiti con un po' di politically incorrect, tanto per sconfinare come al solito nell'anticonformismo conformista. Auguri belle donne!













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