Rapinatori torturavano spacciatori con la cipolla 
La polizia federale americana e quella di New York accusano un capo-banda del quartiere newyorchese Queens di avere ridotto le sue vittime in lacrime, con le cipolle. Erick Mejia è imputato di numerose rapine agli spacciatori della costa orientale nelle quali i suoi complici si fingevano agenti di polizia, con tanto di finta auto ufficiale, per fermare gli spacciatori e rapirli per condurli in un rimorchio dove venivano torturati chiudendo loro la testa in una sacco pieno di cipolla affettata - pratica che conduce alla sensazione di soffocamento -, allo scopo di indurli a rivelare il luogo dove avrebbero potuto impossessarsi delle droghe. Infatti in un paio di queste occasioni la banda è riuscita a impossessarsi di circa 40 kg di cocaina e almeno 135mila dollari in contanti. Gli operativi della banda erano condotti dallo spaventoso Franklin De Vargas, 140 kg, responsabile di oltre cento rapine a New York, in Pennsylvania, North Carolina e Georgia. La banda torturava le sue vittime anche con metodi più tradizionali, quali ustionarli col ferro da stiro, immergerne la testa nell'acqua e spremere loro i testicoli con le pinze. Nella banda era coinvolto l'agente di polizia newyorchese Jorge Arbaje-Diaz che ha confessato di avere partecipato ad almeno un paio di rapine vestito nella sua uniforme... New York Daily News

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