Anche quest'anno, in una tradizione che a San Fernando (80 km a nord di Manila) va avanti da 60 ed è ormai diventata anche un'attrazione turistica, oltre una ventina di filippini si sono fatti crocefiggere (oltre a flagellarsi) in un rituale che riproduce quella di Gesù Cristo per manifestare la loro devozione ed espiazione dei peccati tramite la sofferenza, senza trascurare l'aspetto economico di una lotteria illegale alla quale partecipano i crocefiggendi, uno dei quali, il muratore Roli Pantoja, già crocefisso sei volte con chiodi di 12 cm, dice di non provare dolore e ogni volta sentirsi rinato. Articolo completo sulla Reuters

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