Anche a me è capitato di guidare tutta la notte, in un paio di occasioni sulle strade macedoni, dove spinsi una Renault 19 oltre i 175 km/h per seminare la milizia serba. Facile, i coglioni viaggiavano su autoblindo lentissime, però preoccupavano i loro proiettili ben più veloci, erano vicinissimi e avrebbero potuto colpirci. In entrambe le occasioni avevo a bordo due ex segretari del Partito radicale, ma ero pazza e loro ancor di più: non esitarono a mettersi nelle mie mani a una media di 150 all'ora sulle curve di montagna dei Balcani, e se la dormivano tranquillissimi. Ricordo che una volta, all'uscita di una curva cieca, inchiodai appena in tempo per evitare di investire un asino. Meno male, avrei preferito di gran lunga investire un criminale di guerra serbo piuttosto di un povero asino, sicuramente più intelligente e meritevole di vivere. Un'altra volta, sempre con a bordo un segretario radicale dell'epoca, presi una buca bulgara che fece decollare la R19 tipo come capita nei film ambientati a San Francisco. All'atteraggio riuscii a tenerla in strada. Fortuna che non proveniva nessuno dall'altra parte, altrimenti l'Italia avrebbe pianto l'erede politica di Pannella, la quale dormiva beatamente al mio fianco e all'urto terrificante si risvegliò brevemente per annunciare che doveva fare la pipì. All'atteraggio ci salvarono i pneumatici Michelin, e scusate se scrivo i pneumatici ma "gli" pneumatici non riesco a concepirli. Chiamatele le gomme se proprio non ce la fate, ma "gli" pneumatici esige una riforma della lingua italiana: chi cazzo ha stabilito si debba dire "gli" pneumatici quando a tutti viene naturale dire i pneumatici? Facciamola finita e chiamamoli i pneumatici. Speriamo mi sostengano in questa campagna linguistica Pirelli e Michelin.

Ma veniamo al tema del post, Roy Orbison, l'autore di "I drove all night",

 

 ...poi resa celebre dal mio amore Cyndi Lauper nella sua versione più popolare...

 

 ...ed ancora ripresa dalla nostra super-sexy beniamina Céline Dion. Vediamole, e ascoltiamole, a confronto

 

I versi:

Dovevo fuggire, la città era appiccicosa e crudele
Forse avrei dovuto chiamarti prima
Ma morivo dalla voglia di raggiungerti
E sognavo mentre guidavo la lunga strada dritta davanti a me
di gustare i tuoi dolci baci e le tue braccia aperte.

Questa febbre per te mi brucia sottosopra
Ho guidato tutta la notte per raggiungerti, ma ho fatto bene?
Ho guidato tutta la notte e strisciato nella tua stanza
Svegliandoti per farti l'amore Ma ho fatto bene?
Ho guidato tutta la notte

Cosa fa questo mondo per dividerci
Ovunque vada sento il battito di un singolo cuore
Ti penso quando la notte è buia e fredda
Nessuno mi commuove come te
Nulla cancella questo sentimento tra di noi


Nessun commento: