Giuseppe Mazzoni è stato un politico italiano, federalista, triumviro della Toscana. Fin da giovane abbracciò gli ideali democratici e mazziniani. Chiamato a far parte nel 1835 della pratese Accademia degli Infecondi, assunse poi iniziative politiche sempre più importanti. Prese parte ai moti risorgimentali del 1848, e nel 1849, dopo la fuga del granduca, insieme a Giuseppe Montanelli e Francesco Domenico Guerrazzi fece parte del triumvirato che resse la Toscana come governo provvisorio. A seguito della successiva restaurazione, dovette riparare all'estero per dieci anni: prima a Marsiglia, poi a Parigi e infine a Madrid. Stanco e sfiduciato, Giuseppe Mazzoni tornò in patria nel 1859, dove espresse la sua contrarietà all'annessione della Toscana al Piemonte, auspicando un assetto federalista per il nuovo stato, in modo da proteggere l'autonomia toscana. Tuttavia, fu deputato del Parlamento del Regno d'Italia e senatore. Per la coerenza e l'intransigenza delle sue posizioni fu soprannominato il Catone toscano. In patria fondò un Movimento Federalista, ispirato all'omonimo gruppo creato anni prima in Lombardia da Carlo Cattaneo e Giuseppe Ferrari e di cui facevano parte studenti, artisti, garibaldini, ex-mazziniani. Vi aderì anche Alberto Mario, allievo di Cattaneo. Divenne Gran maestro della Massoneria il 7 settembre 1870, carica che ricoprì fino alla morte, a Prato l'11 maggio 1880