I cambiamenti climatici sono colpa dei cammelli scoreggianti...
secondo l'australiano Dipartimento dei cambiamenti climatici ed efficienza energetica, che ne promuove lo sterminio di quelli in libertà in cambio di crediti energetici, manco a dirlo su suggerimento di un'azienda commerciale, la Northwest Carbon, che si propone di abbatterli da cecchini in elicottero (che evidentemente secondo loro non inquinano). I cammelli furono introdotti in Australia nel XVIX secolo per la loro resistenza al caldo, oggi sono oltre un milione e ciascuno di loro scoreggia 45 kg di metano, pari a una tonnellata all'anno di CO2. Ma la ISOCARD (Associazione internazionale di 300 scienziati di studi cammellici, con sede all'università di Ain negli Emirati arabi) sostiene che questi calcoli sono assurdi in quanto l'efficienza metabolica dei cammelli selvaggi è superiore a quella del bestiame di allevamento. I 28 milioni di cammelli nel mondo rappresentano meno dell'uno per cento della biomassa che si nutre di vegetali, producono il 20% di latte in più col 20% di cibo in meno, e rappresentano una risorsa anche per il turismo. Insomma si sta dando la colpa ai cammelli di un problema prodotto dall'uomo... Aap
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