Ma che ne è invece di Daniele Capezzone, si chiede giustamente Emilio Fede? In effetti non saprei proprio dire se questo di sotto sia Fede o Capezzone. O forse un incrociozzone, un fedezzone. In ogni caso un parruzzone.
Avremo modo di approfondire che ne sia del Capezzone: con uno dei suoi eclatanti scoop la vostra amata Miss Welby ha infatti scoperto, e presto lo rivelerà, dove ammuffisce il quarantenne portavoce di... di coso, lì... scusate, non ricordo più il nome. Ma invece un nome che per associazione di idee sorge spontaneo quando di parla di Capezzone è quello del suo coetaneo Marco Cappato, che invece non ha nulla per cui si debba nascondere (a parte non avere pagato un biglietto del metrò parigino dieci anni fa) ma, diciamolo in modo affrancato, è quasi altrettanto sfigato per via delle rime in participio passato. Se da una parte l'anagramma di Capezzone è Penecazzo, d'altra parte non è che se la passi molto meglio l'ex eurodecappato: guardate qui sotto cosa ha osato, come si è (ac)conciato.
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