Lo scalda-cazzo
La 55-enne ricamatrice croata Radmila Kus si è ispirata a una tradizione secolare nelle montagne del suo paese, quando pastori o militari trascorrevano lunghi periodi al freddo e le loro mogli, preoccupate che potessero rimanere infertili, li dotavano di questo economico capo di abbigliamento. Personalmente osservo che in questi tempi moderni esisterebbero altri metodi per tenere l'organo al calduccio - per esempio imbucandolo nella mia fritolina di Miss Welby -, eppure la signora Kus ha un tale volume di AFFARI che sta assumendo personale specializzato nonostante la crisi economica. E parlando appunto di volumi, essendo lo scalda-cazzo fatto su misura, la professionale imprenditrice croata si dice tranquillamente disposta a misurarvelo nel suo atelier, ma chi si vergognasse se lo misuri da sé e ne comunichi le dimensioni nell'ordinazione... Metro
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