Perché è meglio scegliere i politici a caso?
Ispirandosi all'opera dell'economista Carlo Cipolla sulle leggi fondamentali della stupidità umana (pubblicato in Italia da Il Mulino nel 1988 come Allegro ma non troppo, ma l'originale inglese risale al 1976), i tre ricercatori catanesi Alessandro Pluchino, Andrea Rapisarda e Cesare Garofalo ottennero il discutibile onore del premio IgNobel 2010 in economia aziendale per avere dimostrato matematicamente come le aziende diventerebbero più produttive se promuovessero persone a caso anziché seguendo criteri meritocratici, nel loro saggio The Peter Principle Revisited: A Computational Study.
Il principio di Peter (dallo psicologo canadese Lawrence Peter) si riassume sostanzialmente nella nozione che molte persone vengono prima o poi promosse a posizioni superiori alla loro competenza, o in altre parole che ogni membro di una organizzazione gerarchica la scala finché raggiunge la sua massima incompetenza. Questo accade molto spesso in quasi tutte le aziende e in tutti i partiti politici (purtroppo talvolta anche in quello radicale). Ma andiamo per ordine partendo dalle cinque leggi di Cipolla:
1. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
3. Una persona è stupida se causa un danno a un'altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
5. La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Già prima dei tre professori dell'università di Catania, nel 2001 due loro colleghi dell'università del Texas, Steven Phelan e Zhiang Lin, nel loro saggio Promotion Systems and Organizational Performance: A Contingency Model avevano comparato l'efficacia dei diversi metodi di promozione, quali meritocrazia, o longevità e, appunto, casualità, giungendo con grande sorpresa all'inquietante osservazione che quest'ultima produceva i risultati migliori e che "ciò dovrà essere ulteriormente investigato nei nostri futuri studi", ma poi si dedicarono ad altro.
Invece nel 2010, pochi giorni dopo avere vinto il premio, al trio catanese venne in soccorso Phedon Nicolaides dello European Institute of Public Administration di Maastricht, che in un giornale cipriota proponeva un miglioramento della teoria: scegliere a caso le persone che prendono le decisioni sulle promozioni. Incoraggiati e sempre ispirati al lavoro di Cipolla sulla stupidità, che dettagliano in un modello matematico, nel 2011 i tre ricercatori catanesi più i loro colleghi Salvatore Spagano e Maurizio Caserta estesero la loro ricerca alla politica nel nuovo saggio Accidental Politicians: How Randomly Selected Legislators Can Improve Parliament Efficiency (Politici accidentali: come scegliere a caso gli eletti può migliorare l'efficienza parlamentare).
Nel modello matematico i singoli parlamentari votano in base ai loro interessi personali (tra i quali l'essere ri-eletti) o gli interessi della società nel suo insieme. La disciplina di partito svolge un ruolo pesando sulle scelte di voto di chi è stato eletto con l'aiuto del proprio partito. Ma quando alcuni parlamentari sono scelti a caso e quindi non sono in debito con nessun partito, c'è un miglioramento dell'efficienza generale del parlamento sia nel numero di leggi approvate che nel benessere sociale ottenuto. Lo studio spiega come un Paese, in base alle sue condizioni, possa matematicamente stabilire la porzione di parlamentari scelti a caso.
Lo studio ci ricorda come non solo già nella democrazia ateniese si usasse a tal fine un dispositivo chiamato kleroterion, ma anche come il metodo di elezione a caso dei legislatori sia stato poi usato anche a Bologna, Parma, Vicenza, Venezia, Firenze, San Marino, Barcellona e parti della Svizzera, fornendo opportunità alle minoranze e maggiore resistenza alla corruzione. E oggi l'Islanda, dopo il collasso finanziario, per consigli nello riscrivere la costituzione ha istituito un comitato di 950 cittadini scelti a caso.
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