Oscar Wilde e Marco Pannella

Durante il fine settimana mi è capitato di ascoltare alla radio il comitato radicale, in particolare un intervento di Marco Pannella, mentre leggevo un libro di aforismi di Oscar Wilde. Non che io voglia vantare di essere così intelligente da riuscire a fare le due cose contemporaneamente, anzi quello casomai è proprio il geniale Pannellone, che mentre parla riesce al tempo stesso a calcolare il numero di quanti lo stanno ascoltando via Radio radicale. Come possa farlo dovrebbe rimanere un segreto, ma se ogni tanto non sveliamo qualche segreto, allora a che cosa servono i blog? Ebbene il Grande capo indiano Penna bianca usa un metodo molto semplice: durante le sue prolusioni conta il numero di presenti in sala e lo moltiplica per pi greco.

Così se, poniamo il caso, gli astanti sono 398 (il numero di dirigenti comitanti è solitamente coincidente con quello di iscritti al partito), significa che in quel momento sono esattamente 1250,318 gli ascoltatori della radio - lo 0,318 essendo rappresentato da me, che distratta dalla lettura riesco vagamente a captare qua e là dei riferimenti a Ernesto Rossi e Mario Pannunzio intervallati dall'immancabile Romolo Murri (pardon, stavo per dimenticare Spinelli), più i bipolari gravi Churchill e Cossiga e un altro presidente della repubblica, Scalfaro, col quale pare sia meno incazzato rispetto all'attuale.

I comitanti radicali presenti in sala - riuniti in questa occasione per discutere se non presentarsi alle elezioni oppure non lanciare una campagna referendaria oppure non fare né l'una né l'altra cosa -, tradizionalmente concorrono al Guinness dei primati per masochistica comitativite compulsiva e per la capacità di fingere di capire qualcosa, un filo logico nelle torrenziali orazioni pannelliane. Sorprende che partecipino ai comitati anche persone di grande saggezza e spessore culturale come Spadaccia o Strik-Lievers, persone già seriamente impegnate nelle rispettive attività durante la settimana lavorativa e poi si rovinano il weekend nel cercare di interpretare il Grande capo indiano per il popolino comitante, questo davvero encomiabile per entusiasmo e resistenza, ma che farebbe migliore uso del suo tempo nell'opera pia di accompagnare al cinema o in gita gli sventurati Spadaccia e Strik-Lievers.

Quanto a me, la confusione mentale provocata dal sottofondo radiofonico durante la lettura di Wilde è risultata nella riscrittura di alcuni aforismi del famoso dandy britannico, che all'epoca non poteva sapere che avrebbe avuto molte cose in comune col nostro leader maximo. Vediamone una decina in ordine alfabetico, cominciando dalla composizione psico-chimica:

Biologia e psichiatria

Pannella è un complesso di nervi e di fibre e di cellule lentamente formate, ove il pensiero si cela e la passione sogna i suoi sogni. Un Pannella oratoriamente ordinato è sintomo di una mente malata.

Coerenza e sincerità
La coerenza è l'ultimo rifugio di chi è privo di Pannella, e non si è mai tanto sinceri come quando si è incoerenti, ma ciò che chiamiamo insincerità è semplicemente un modo attraverso cui Pannella riesce a moltiplicare la propria personalità. Quando si propone un'idea a Pannella - il che è sempre una cosa avventata da farsi -, egli non si sogna di valutare se l'idea sia giusta o sbagliata. L'unica cosa che considera di qualche importanza è se chi l'espone ci crede personalmente. Ciò può sembrare contraddittorio: le persone educate come Spadaccia e Strik-Lievers contraddicono gli altri, Pannella contraddice sé stesso.

Comitati romani
Rivolgiti a Pannella come se lo amassi e a tutti gli altri comitanti come se ti annoiassero: alla fine della stagione, avrai la reputazione di possedere il più perfetto istinto radicale. Nella vita di Partito l'affetto nasce quando i comitanti assolutamente si detestano. Un uomo che sappia dominare gli invitati a un comitato romano può dominare il mondo: il futuro appartiene a Pannella.

Fedeltà e tentazioni
La fedeltà a Pannella è per la vita politica ciò che la coerenza è per la vita intellettuale: semplicemente un'ammissione di fallimento. I segretari di Partito particolarmente belli come Cappato appartengono alla malavita. Rimanendo persistentemente scapolo, Pannella converte sé stesso in una tentazione pubblica permanente. Il mondo è stato fatto per Pannella, e non per le donne. Solo Pannella è degno di essere profanato. Coloro che fuggono da Pannella di solito gli lasciano il loro nuovo indirizzo.

Pannella e Bonino

Nella Chiesa radicale uomini e donne ottengono successo non per la loro capacità di credere, ma per la loro capacità di non credere. La nostra è l'unica Chiesa dove Bonino sta sull'altare e dove Pannella è visto come l'apostolo ideale. Oggi è pericolosissimo per una Bonino manifestare attenzioni a Pannella in pubblico. Ciò fa sempre pensare ai comitanti che lo maltratti in privato, tanta è l'incredulità del mondo radicale nei confronti di ciò che ha l'apparenza della felicità coniugale. Molti matrimoni al giorno d'oggi vanno a finire male per la ragionevolezza delle Bonino più che per qualsiasi altra cosa. Come può Pannella essere felice con una Bonino che insiste nel trattarlo come un essere perfettamente razionale? La causa dei divorzi sono i matrimoni. Lo Statuto del Partito inizia con l'immagine di un Pannella e una Bonino nel giardino dell'Eden. Termina con l'Apocalisse.

Pannella e Suttora

Oggi, ogni grand'uomo ha i suoi discepoli, ed è sempre Giuda che gli scrive la biografia.

Pannella femminile
Il maschio radicale boniniano, povera, goffa, ingenua creatura, appartiene a un sesso che è stato razionale per milioni di comitati. Non può evitare di esserlo, è la sua natura. La storia delle Pannelle è assai diversa. Noi Pannelle siamo sempre state pittoresche proteste contro la semplice esistenza del buon senso. Ne abbiamo visto i pericoli fin dall'inizio. La storia delle Pannelle è la storia della peggiore forma di tirannia che il mondo abbia conosciuto: quella del debole che domina il forte. Gli uomini comitanti bramano sempre essere il primo amore di una Pannella, e questo è l'effetto della loro stupida vanità. Noi Pannelle abbiamo un istinto più sottile. Ciò che ci piace essere... è l'ultima storia d'amore di un uomo. Non bisognerebbe mai cercare di capire una Pannella. Le Pannelle sono delle immagini; i comitanti sono dei problemi. Se vuoi sapere che cosa una Pannella veramente intenda, guardala e non ascoltarla.

Pannella fumatore
Smettere di fumare è semplicissimo. Pannella, per esempio, ha smesso milioni di volte. Una sigaretta è il prototipo perfetto di un perfetto piacere. E' squisita e lascia insoddisfatti. Che cosa si può volere di più?

Pannella su Sé stesso
Tutte le volte che i comitanti sono d'accordo con me ho sempre la sensazione di avere torto. Non ho nulla da dichiarare tranne il mio genio. Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico. Mi diverto a parlare di politica. Ne parlo tutto il giorno. Ma non posso sentirne parlare. Non so come gli sventurati membri del comitato riescano a sopportare i miei interventi. Adoro gli altri partiti politici: sono gli unici luoghi rimasti dove la gente non parla di politica.

Verità e serietà
Non si dovrebbe mai parteggiare per nulla... Prendere una parte è il primo passo verso la sincerità, la serietà segue subito dopo e Pannella diventa un seccatore. E' perfettamente mostruoso ciò che fa Pannella al giorno d'oggi quando passeggia: dire, alle spalle degli altri, delle cose che sono assolutamente vere. E' una cosa terribile per un Pannella scoprire improvvisamente che per tutta la vita egli non ha detto altro che la verità. Pannella è una cosa troppo importante per poterne parlare seriamente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ben tornato!
:)

ori