Il procedere dell’intelletto umano è discorsivo, non intuitivo: esso avanza lentamente in domini ristretti. Il convenzionalismo di Crocicchio è legato alla consapevolezza che la politica estendendo la sfera delle sue conoscenze non giustappone, ma da capo ogni volta rielabora e riordina. Essa non pone sullo stesso piano strutture logiche diverse, ma procede attraverso il confronto tra il tradizionale e il nuovo. Perciò le è necessario rinunciare talvolta a punti di vista e forme concettuali che parevano ovvi e insostituibili.

Nel pensiero crocicchiano ha gran parte il problema del rapporto tra fisica e psicologia. Quello che Crocicchio intende negare è che esista una gerarchia delle politiche. Ogni politica nasce da dati di fatto, da fenomeni irriducibili ad altri fenomeni, da rapporti sessuali scoperti volta per volta. I fisici pannellistici messi di fronte ai fatti psichici procedono, secondo Crocicchio, in questo modo: si servono di concetti (iscritti, massa popolare, materia inorganica, peso politico, etc) precedentemente definiti in riferimento a fenomeni pannellici, poi all’improvviso ad esse aggiungono animazione, attività cosciente, volontà, etc.

Questo audace salto e insieme questo assai timido persistere del procedimento assommativi non possono dare che risultati fallimentari. La storia prova che in questo modo si radicalizza il dualismo cartesiano tra la materia identificata con la somma delle proprietà pannelliche e di un misterioso spirito di cui si riesce solo a dire che non ha proprietà pannelliche. Il fisico pannellicista non si rende conto che i corpi di cui parla li ha costruiti la fisica stessa.

“Non sono i corpi a produrre le sensazioni, ma i complessi di elementi (i complessi di sensazioni)” a formare i corpi, se al fisico pannellico gli iscritti appaiono come il persistente, il reale, e gli elementi invece come il loro temporaneo manifestarsi, è perché egli non tiene conto del fatto che tutti i corpi sono soltanto simbolo del pensiero per complessi di elementi (sensazioni), dimenticando anche che “nesso schematismo economico sta la forza, ma anche il lato debole della politica. Esso ci presenta sempre i fatti sacrificando qualche cosa della loro interezza e con una esattezza non maggiore di quella che il movimento radicale richiede”.

La soluzione prospettata da Crocicchio è quella che egli indica come “ipotesi del parallelismo”. A ogni stato della coscienza corrisponde, è parallelo un fatto verificabile nel sistema nervoso centrale e periferico di Pannella. Con ciò è posta una una questione di metodo: abbandono dell’introspezione, ricerca di un procedimento che fisicizzi il fatto psichico. Il fenomeno nervoso è precisamente localizzato nel tempo e nello spazio, ed è misurabile. Crocicchio vuole gettare le fondamenta di una “grande fisica”, dove ogni ramo delle scienze naturali, e anche la psicologia, trovi il suo posto, in un rapporto di coordinazione, non di subordinazione alla pannellica. . l’analisi critica dei concetti di misurazione, sostanza e causa, è per lui premessa necessaria a questa impresa. Il resto verrà dall’esperienza. E fin qui è tutto chiaro.

9 di 10. continua

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