Sono qui a Parigi in attesa di sepoltura
nel cimitero di Père Lachaise
"Lei non è ancora morto", mi dicono i becchini,
"E grazie al cazzo, lo vedo bene che non sono ancora morto, Minchia, me ne sarei accorto"
"No, se lei fosse morto non sarebbe nella condizione di saperlo e noi di poterla timbrare"
Timbrarmi?!? Minchia, quanto mi hanno fatto incazzare 'sti buro-becchini del Père Lachaise.
Ho estratto le armi da taglio e da fuoco e li ho liquidati in un minuto, così imparano a fare gli spiritosi, 'sti becchini appassionati di timbrare i cadaveri.
Però devo ammettere, dopo averli accoppati, di avere fatto una cazzata e forse avevano ragione loro: infatti come faccio ad accorgermi di essere morto se non sono ancora morto?
Boh, intanto sono morti i becchini, lasciando spazio a giovani disoccupati intraprendenti.
Nell'attesa del giudizio divino (che alcune autorevoli fonti vaticane mi dicono inesorabile), sono sempre qui al Père Lachaise in attesa di sepoltura, e nell'attesa vago nel cimitero più famoso del mondo facendo un giretto tra le tombe dei personaggi famosi, la cui più visitata è quella di Jim, ma ci sono anche quella di Edith e molti altri,
à plus!
Nessun commento:
Posta un commento