Il dilemma di Renzi e Alfano
Utili democristiani e inutili idioti, oppure inutili democristiani e utili idioti, oppure altre combinazioni?

Ieri mattina ho conosciuto una persona psicopatica. Non si tratta di Matteo Renzi o altri politici, ma di una potenziale datrice di lavoro, direttrice della filiale locale di una scuola di lingue, al colloquio con la quale mi sono presentata in dress down friday (cioè casual, in jeans, come nel mondo del lavoro anglo-americano è quasi obbligatorio di venerdì). 


Costei dirige una scuola d'inglese e non conosce il significato di dress down friday. Mi ha tenuto sulla porta criticando il mio abbigliamento, e me ne sono andata incavolata immediatamente. Non ero mica in servizio per aiutare gli psicopatici, per me avrebbe dovuto essere un colloquio di lavoro e con questo spirito c'ero andata! Vabbè.

Tornando a Renzi, bisogna dire che è proprio un bel salame. Fare fuori Emma Bonino è stata una cappella madornale. Non lo dico mica perché di note simpatie radicali (e antipatie boniniane), ma perché, obiettivamente, bisogna essere un idiota per far fuori un ministro degli esteri tanto capace. Minchia, una volta tanto che l'Italia aveva la persona giusta al posto giusto, una tipa nata e coltivata apposta per fare bene quel mestiere, una donna che in Europa è al livello di Ashton e Merkel...

Ok, direte voi, non è al livello di Helle Thorning-Schmidt, ma nel mondo politico quel livello è prerogativa della sola Helle, perciò non divaghiamo con assurdità.

Dicevo, antipatie o simpatie a parte, non c'è dubbio che tra le tante sfighe avevamo invece noi italiani, per un fortunato caso pazzesco, il ministro degli esteri ideale, perfetto nel ruolo: multilingue, con una rubrica telefonica mondiale e quando necessario determinata rompicoglioni fino alla frustrata esasperazione della controparte.

Per una decina di mesi il mondo è rimasto incuriosito dall'Italia: possibile che dalla loro classe politica sia emerso un tale ministro degli esteri decoroso e competente? Siamo sicuri che sia veramente italiana o è oriunda come Kyenge? E a proposito di Kyenge, è vero che per sostenere la causa dei marinai fucilieri detenuti in India Lady Ashton ha preteso in cambio da Bonino che intervenga su Prandelli per escludere Balotelli dalla partita contro l'Inghilterra ai mondiali brasiliani? 

Sarebbe uno scandalo, l'unico dell'altrimenti impeccabile gestione della Farnesina di ogni crisi ereditata o capitata nel frattempo. Una gestione esemplare: dinamica, ponderata, la prova che una persona seria e volonterosa può far bene in un ministero italiano, il che dovrebbe essere la normalità ma suona incredibile. 

Emma Bonino eccede (sempre) nell'ambizione e (talvolta) nel cinismo, ma quelli che possono sembrare difetti in un parente, un collega o un vicino di casa sono invece ottime qualità per un ministro degli esteri: sono le qualità di una persona disposta a prendersi delle rogne colossali e cercare di sbrogliarle usando l'intelligenza.

Non si può dire che, nel privarsene, Renzi abbia usato l'intelligenza.

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