Il sito di geografia Atlas Obscura pubblica un articolo sulle città fantasma


A parte le più note come Pripyat (abbandonata causa Chernobyl) e Namie (causa Fukushima), o le tante spopolate dalle guerre (Varosha a Cipro o Bor in Sudan), ecco una piccola collezione fotografica, cominciando con Wittenoom, nel deserto dell'Australia occidentale, luogo del peggiore disastro industriale del continente: dal 1943 alla chiusura della miniera nel 1966, furono estratte oltre 165.000 tonnellate di asbesto che contaminarono tutto, ma si attese il 1978 per evacuare i 20.000 abitanti (ma tre sarebbero ancora lì), un quarto dei quali sono morti di cancro. Nel frattempo il governo ha cancellato Wittenoon da mappe, cartelli stradali e libri di storia...




L'antica capitale medievale armena di Ani era prospera e ricca di architettura (mille chiese), ma nel 1319 fu colpita da un potente terremoto e i suoi 200mila abitanti perirono o evacuarono la città, un tempo rivale di Damasco e Costantinopoli, e oggi abbandonata in territorio turco



Il 12 maggio 2008 un terremoto in Cina fece 70-90mila vittime e quasi 5 milioni di senzatetto, devastando all'80% la città di Beichuan, dove adesso rimane praticamente solo un museo commemorativo





Il Colorado abbonda di città fantasma che fiorirono durante gli anni d'oro del XIX secolo. Una di queste è Gilman, sulle montagne rocciose, dove la minera è rimasta attiva fino al 1984 quando la città è stata evacuata dalla Protezione ambientale


Nel 1988 le autortà britanniche scoprirono che la città mineraria di Arkwright, nel Derbyshire, era pesantemente inquinata dal metano liberatosi dal sottosuolo, e decisero di ricostruire la città poco più a nord. Vedi altre foto, anche di altre città fantasma, su Atlas Obscura