Ogni volta che transito da Waterloo station (molto spesso) mi immalinconisco un pochino nel vedere abbandonato il terminal internazionale Eurostar teatro di mie tante avventure, con l'orologio bloccato alla mezzanotte del 13 novembre scorso e i quattro binari ormai arrugginiti da un'inverno di inutilizzo, nascosti dietro a questi pannelloni che ne riassumono in numeri la gloriosa storia: 13 anni (e quindi 13 San Valentino) per un totale di 4.732 tramonti su Waterloo. 206.825 treni per 81.189.738 passeggeri tra cui due primi ministri britannici e due presidenti francesi, una sessantina di eurodeputati (soltanto? vergogna!), 3.764 tra fotomodelle e altre celebrità varie, 11.830 sciatori per le alpi e 203.137 gioiosi (a volte fin troppo) tifosi di rugby.

tra tutti questi passeggeri si stimano 13.237.947 incontri d'affari e che durante 11.274.997 romantici weekend (contro 9.732.004 piagnucolosi addii) vi abbiano avuto luogo 5.854 proposte di matrimonio. pare ci siano stati anche 2.069 incontri di altra natura: cioè gente fortunata abbastanza da potersi vantare aver trombato nel tunnel sotto il canale. il numero dispari lascia un po' perplessi, ma non è improbabile alcuni l'abbiano fatto in tre, o in cinque, sette e così via.

i notoriamente pessimi (per il cibo, non il servizio) vagoni di catering possono vantare aver smerciato 12.178.460 bicchieri di champagne, 15.589.311 croissant e 21.875.007 cioccolatini belgi. si contanto inoltre 10.383 copie del Codice Da Vinci dimenticate sui sedili da 40.889.331 passeggeri (la metà) che vi si sono semi-addormentati. personalmente in decine di intunnellamenti ho perso solo il manuale di istruzioni del telefonino, da cui la pessima qualità delle foto...

infine, no, se proprio ne avete la morbosa curiosità, ahimè non mi annovero tra i 2.069 fortunati trombatori sotterranei (però una volta contribuii ad incrementare i piagnucolosi addii). comunque non si sa mai, magari faccio ancora in tempo: l'Eurostar continua, più veloce e popolare che mai, dalla stupenda stazione di St Pancras. ma Waterloo International, lì davanti a Westminster appena un ponte al di là del fiume con in mezzo il London Eye, e con quel nome che faceva tanto incazzare i francesi in arrivo, mi resterà per sempre nel cuore

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