LA TRANSEUROPEA MERIDIONALE PASSERA' DA KIUSTENDIL
EUROPOLITICI DANNO UNA SPINTA AL PROGETTO
(articolo di Ivo Atanassov, pubblicato nel numero del 25 febbraio 1993 del settimanale "Kiustendil & Societa'" nella rubrica "Rinascimento")

Strano come la stampa capitolina (di Sofia, ndr) abbia presentato come gita turistica la partecipazione di 25 deputati bulgari al congresso del Partito radicale transnazionale, tenutosi a Roma dal 4 all'8 febbraio. Non conosco i motivi del viaggio in Italia dei miei colleghi, ma quello che ha provocato il mio interesse e' stata la possibilita' di discutere l'imminente costruzione di una rete ferroviaria sudeuropea. Essa dovrebbe partire da Istanbul, passare da Sofia, Skopje e Tirana fino al porto albanese di Durazzo, e da li fare un collegamento ferry-boat con l'Italia meridionale. E' noto che esistono due varianti di nuova via di comunicazione. Nella prima variante la ferrovia passa da Kiustendil-Kumanovo, nell'altra, parte da Istanbul, attraversando la Turchia e la Grecia, Blagoevgrad-Delchevo-Kochani per arrivare all'Albania. La comunicazione via Kiustendil e' non solo piu' economica: per i bulgari riveste anche un significato politico. Perche' la comunicazione via Blagoevgrad riduce l'impresa al collegamento della Macedonia del Pirin con la Macedonia del Vardar, che provocherebbe gli appetiti di certi ambienti nei confronti della regione del Pirin. Mentre la linea via Kiustendil sarebbe il collegamento di Skopje con il cuore della Bulgaria, Sofia. Nella sala congressuale non si poteva precisare quale progetto appoggerebbe il partito transnazionale. Lo si faceva negli atrii. Al congresso hanno partecipato circa 650 politici, sostanzialmente dell'Europa e nella loro maggior parte deputati. Ho avuto colloqui con quasi tutti i parlamentari macedoni. Con la maggior parte di essi abbiamo accordato di difendere nei nostri paesi e nei contatti internazionali la variante Kiustendil-Kumanovo. Per esempio ho stabilito ottimi rapporti con il gia' primo ministro Petar Goshev, ora deputato dell'Alleanza socialdemocratica. Aliu Hamit del Partito per la prosperita' democratica, ben come altri deputati di origine albanese nel Parlamento della Macedonia hanno dimostrato comprensione per la variante che interessa i cittadini di Kiustendil. Un fautore fervente e' Vladimir Stankovski del Partito liberal-riformista, presidente del consiglio comunale di Karposh, il maggior quartiere di Skopje. Lui ha affermato che all'ora di prendere una decisione, in Macedonia sicuramente si opterebbe per la variante Kiustendil. Un suo compagno di partito ed uno dei suoi migliori amici e' Kiril Sarevski, presidente del consiglio comunale di Kumanovo. Ho anche indagato l'opinione dei deputati dell'Albania, andati a Roma. Nei due Stati all'ovest della Bulgaria si sta' gia' costituendo una lobby di Kiustendil. Sono stati molto utili anche gli incontri avuti nel Ministero dei Trasporti italiano. La ditta "Salini Girola Italstrade" e' nota per il suo concorso alla gara d'appalto per la costruzione dell'autostrada Kalotina-Kapitan Andreevo. Essa ha un progetto complessivo di anello autostradale Spagna-Balkani-Turchia-Siria-Egitto-Marocco-Spagna. La banca europea di ricostruzione e sviluppo manifesta la sua disponibilita' per partecipare al finanziamento. E' molto probabile che anche in questo caso si opti per la variante Istanbul-Sofia-Kiustendil-Skopje-Durazzo. Soprattutto considerando l'intenzione della Bulgaria di costruire un tunnel sotto il monte di Shipka. In questo modo le merci di Russia, Ukraina e Moldavia arriveranno presto e con tasse inferiori ai porti mediterranei caldi. Le "chances" di Kiustendil aumentano coll'attuale mancanza di volonta' della Grecia di aprire verso l'Europa dell'Est le sue regioni popolate da musulmani, per esempio via Makasa - Guiumiurgina (Komotini in greco, ndr) o via Zlatograd - Xanti. La ferrovia transeuropea meridionale e l'anello autostradale mediterraneo avranno un importanza straordinaria per il futuro di Kiustendil. E' ovvio che non possono essere costruiti in 4-5 anni. Quello che conta e' sin d'ora, nella fase previa, fare il possibile per far passare da Kiustendil queste vie di comunicazione.

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