Roma-Sofia, 12 marzo
1993
Signor Deputato, caro
amico (cara amica),
La necessità di
sviluppare nuovi collegamenti, nuove vie di comunicazione all'interno della
penisola balcanica diventa ogni giorno piu' evidente.
In particolare, appare
sempre più necessario rompere il quasi monopolio di comunicazione Nord-Sud, con
la creazione di nuovi collegamenti Est-Ovest che possano supplire
all'isolamento o quasi isolamento che vige tutt'oggi tra Albania, Macedonia,
Bulgaria e Romania, e tra questi paesi e la Turchia da una parte e l'Italia
dall'altra.
Una necessità questa,
ulteriormente rafforzata dalle aggressioni in corso in Croazia e
Bosnia-Erzegovina ad opera del regime nazionalista-razzista di Belgrado e
dall'atteggiamento irrazionale ed irresponsabile della Repubblica Ellenica nei
confronti della Repubblica di Macedonia in generale, del suo riconoscimento in
particolare.
Una necessità infine
che è stata percepita ed espressa pubblicamente da alcuni esponenti, anche di
primo piano, di questi paesi, come, per esempio, dai presidenti albanese,
Berisha e bulgaro Zhelev. In questo contesto si è parlato e, se le nostre
informazioni sono esatte, già si è passato alla fase di studio di un progetto
di collegamento autostradale Durazzo-Istanbul via Skopje e Sofia.
Anche se queste prese di
posizione sono indubbiamente positive nel senso che sono delle dimostrazioni
della presa di coscienza quanto all'utilit… di creare dei collegamenti
Est-Ovest, non possiamo pero' nascondere che nutriamo forti perplessità sui
progetti di comunicazione, quanto meno se incentrati sui soli collegamenti
autostradali.
Una ottica questa che
ha provocato e provoca tuttora gravi disguidi nell'intero mondo occidentale e
non solo in esso (ingorgo del traffico e quindi invivibilità delle città),
gravi danni in termini ambientali (cementificazione ad oltranza, emissioni di
anniside di carbonio e di altre sostanze inquinanti) e comporta dei costi
notevolmente superiori ad altri sistemi di comunicazione.
Oltre a queste ragioni
ecologiche di ordine generale, le situazioni economiche-finanziarie
particolarmente difficili dei nostri paesi, ci fanno ritenere indispensabile
affrontare la questione della creazione di nuove vie di comunicazione nel modo
pi— ampio e complessivo possibile.
In questo contesto non
ci sembra possibile che venga scartata o, quanto meno non presa con la dovuta
considerazione, l'opzione ferroviaria. A maggiore ragione ancora se si sa che
già esiste, ad eccezione di due brevi tratti (poche decine di kilometri a
cavallo sulla frontiera albano-macedone e bulgaro-macedone), un collegamento
ferroviario tra Sofia e Durazzo.
Ci preme anche
ricordare gli svantaggi dell'opzione autostradale per quanto riguarda la
questione della dipendenza nei confronti di paesi terzi per i rinfornimenti in
combustibile (ed i problemi valutari che ne derivano) e, contemporeanamente, i
vantaggi dell'opzione ferroviaria, sia dal punto di vista dell'impatto
ambientale, sia dal punto di visto economico.
Ragioni queste che ci
hanno indotto a promuovere, all'interno del Partito Radicale transnazionale e
transpartitico, un coordinamento ad hoc che possa agire da lobby democratica
all'interno di ciascun dei nostri parlamenti, tra di essi in modo coordinato e
contemporaneo, e nei confronti delle istituzioni internazionali o regionali, a
cominciare della Comunità europea e di altri parlamenti.
A questo fine abbiamo
definito una serie di primi obiettivi sui quali potremmo concentrare le nostre
riflessioni e, di già, se riceveremo dimostrazioni di interesse, delle prime
comuni azioni:
1. finanziamento di
uno studio di fattibilità tecnica e finanziaria di un progetto di
ammodernamento, di potenziamento, di completamento e di collegamento delle reti
esistenti;
2. finanziamento di
uno studio di fattibilità tecnica e finanziaria di quella rete con la rete
ferroviaria turca e, da Durazzo, con la rete ferroviaria italiana;
3. finanziamento di
uno studio di fattibilità tecnica e finanziaria di una rete di centrali
idroelettriche in grado di rifornire in energia la suddetta rete ferroviaria; )
4. ammodernamento del
porto di Durazzo;
5. studio di
fattibilità di un progetto di creazione di un spazio di libero scambio tra
Macedonia, Albania, Bulgaria e Romania;
Parallelamente, in
collegamento con i nostri amici e colleghi parlamentari europei iscritti al Pr,
siamo cercando di capire i possibili referenti europei (progetto Phare) presso
i quali potremmo indirizzare i nostri progetti.
Stiamo anche studiando
in che modo formalizzare un progetto di "Associazione Radicale
Transbalcanica" (ART), ovvero quale statuto e quali obiettivi, anche forse
piu' ambiziosi ci potremmo dare.
Inutile dirvi che ogni
vostra manifestazione di interesse oltre che, ben inteso, ogni vostro
suggerimento o meglio ancora ogni vostra proposta concreta, ci sar… di enorme
aiuto per sviluppare questo progetto. Nella speranza di poterLa leggere o
sentire presto (1), La preghiamo di ricevere, caro amico, i nostri migliori
saluti,
Ivo Atanasov Gaqo Apostoli Petar Goshev
(MP, Bulgaria) (MP, Albania) (MP, Macedonia)
Michele Boselli Olivier Dupuis
(consiglieri generali
del Partito radicale)
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