OLIVIER DUPUIS E
MICHELE BOSELLI, MEMBRI DEL CONSIGLIO GENERALE DEL PARTITO RADICALE
TRANSNAZIONALE IN INTERVISTA AL "STRUMA DNES"
LA COSTRUZIONE DELLA
FERROVIA ADRIATICO - EGEO PUO' IMPEDIRE L'ESTENSIONE DEL CONFLITTO JUGO
LA BULGARIA STA VICINO
ALLA CE, MA E' MEGLIO OPTARE PER GLI STATI UNITI D'EUROPA
- Sig.Dupuis, nel
coordinamento per la realizzazione del progetto della ferrovia Adriatico-Egeo
per ora figurano solo i deputati Ivo Atanassov dalla Bulgaria, Gaqo ApostolI
dell'Albania, Petar Goshev dalla Macedonia. Coinvolgerete anche deputati degli
altri paesi interessati - Romania, Moldavia, Ukraina?
- Con questo scopo
sono gia' stato in Rumania, ho avuto incontri con deputati e credo sia
possibile costituirci un nucleo che lavorera' su questo tema. Nella Moldavia un
deputato si e' gia' interessato, ci andro' nel mese di maggio. Nella Macedonia
quasi tutto il parlamento appoggia l'idea, ed il governo ha avuto un
atteggiamento favorevole. Cinque o sei deputati nell'Albania lavorano insieme
su questo progetto. Questa settimana faro' un viaggio a Tirana per avere un
incontro con il vice-ministro del trasporto. Analizziamo con Ivo Atanassov,
Remsi Osman e deputati di altri paesi l'ipotesi di rivolgere un appello,
firmato da piu' deputati, per chiamare l'attenzione di parlamenti e governi su
questo problema. Vogliamo pubblicarlo sui giornali dei paesi interessati, di
cui fanno parte anche l'Ukraina, la Turchia e l'Italia.
- Quali sono i
rapporti del Partito radicale transnazionale con i deputati dell'Ukraina?
- Dall'Ukraina si sono
iscritti al partito circa 30 deputati. Sull'iniziativa concreta della ferrovia
transbalcanica non abbiamo stabilito contatti. L'idea e' incentrata
sostanzialmente negli altri cinque paesi ex-comunisti.
- Perche' avete deciso
di aiutare i sei paesi ex-comunisti in questo modo preciso? L'Italia non puo'
lamentarsi di non avere altri modi di collegamento con l'Europa.
- Se guarda la mappa
dei Balcani vedra' che l'unico collegamento e' quello Nord-Sud, ed e' molto
difficile viaggiare in direzione Est-Ovest e vice-versa. La situazione
nell'ex-Jugoslavia e la posizione della Grecia nei confronti della Macedonia
fanno dipendere questo paese dell'unico collegamento esistente - l'asse
Nord-Sud. C'e' anche un altro aspetto - lo sviluppo dei paesi dell'Europa
centrale ed orientale, secondo noi, non puo' efettuarsi unicamente a livello
nazionale, ma si deve attivare anche a livello regionale, cioe' internazionale.
- Certo, ma la guerra
non bada agli interessi nazionali ed internazionali, e secondo gli osservatori
politici la guerra si va spostando progressivamente verso la Macedonia. Come
fermaral per costruire una ferrovia?
- Penso che la nostra
iniziativa avrebbe anche l'effetto di impedire l'estensione del conflitto. I
cinque paesi sui Balcani stanno fuori del conflitto. Le loro comunicazioni con
l'Europa Nord-ovest sono state interrotte da questo conflitto. Percio' questi
paesi devono ricevere un appoggio. Il loro sviluppo dovrebbe contare con
l'appoggio di due altri paesi nella regione - la Turchia e l'Italia.
- Sono due punti di
appoggio un po' strani - un paese musulmano ed un paese cattolico.
- Ad ogni modo si
tratta di due democrazie e due economie di mercato, certo, molto diverse tra di
loro. Ma ognuna di esse puo' contribuire a modo suo allo sviluppo della
regione. L'apertura della Turchia verso questi paesi puo' avere un effetto
positivo sia per loro, sia per la Turchia, nel senso di consolidare e
rafforzazre la democrazia nella Turchia stessa.
- Sig.Boselli, la
costruzione della ferrovia non sarebbe solo un aspetto formale
dell'integrazione tra questi paesi? Perche' c'e' anche un altro tipo d'integrazione,
piu' importante e sostanziale, nell'ambito economico - l'economia di mercato,
nell'ambito politico - le strutture democratiche.
- Il progetto centrale
del partito radicale transnazionale e' la Federazione europea. Percio' la linea
transbalcanica, il progetto transdanubiano non sono che elementi di questo
grande progetto. La linea transbalcanica potrebbe promuovere lo sviluppo
economico e l'integrazione regionale sotto la forma di federazione dei paesi
balcanici. Adesso una federazione balcanica democratica e' resa poco fattibile
dal conflitto nella ex-Jugoslavia. Comunque questa nostra idea e' l'unica
alternativa ed una possibilita' di sviluppo economico che potrebbe mettere fine
alla guerra ed impedire il nascere di nuovi conflitti.
- Sa chi ha gia' avuto
l'idea di fare una Federazione balcanica?
- Sono sicuro che non
l'abbiamo inventata noi, che non e' un'idea solo nostra.
- A favore di tale
federazione si sono pronunciati G.Dimitrov e Tito - due leader comunisti.
- La Jugoslavia e
l'Unione Sovietica erano confederazioni. Ma il cemento di queste unioni era la
dittatura. Non ho parlato di confederazione, ma di federazione democratica, ed
e' diverso.
- Sig.Boselli, lei e'
il coordinatore del Partito radicale transnazionale per la Bulgaria, percio'
segue i processi in corso nel paese. Ci avviciniamo ai criteri della CE?
- Tra tutti i paesi
balcanici, secondo me, la Bulgaria e' quella che piu' si avicina alla CE. Cioe'
il problema non e' della Bulgaria, il problema e' della CE che ha un
sostanziale deficit democratico. Nei confronti della CE noi, del Partito
Radicale, abbiamo una posizione critica per quel che riguarda i meccanismi di
decisione e azione. Noi ci distanziamo dalla CE ed usiamo il termine Stati
Uniti d'Europa. Il Partito radicale vuole l'Europa unita, non quella dei
dodici, ma dei 36 paesi europei, una moneta europea, un Parlamento europeo. Un
forte Parlamento europeo per approvare la Costituzione degli Stati Uniti
d'Europa.
- Quanti anni ha
adesso e quanti ne avra' quando saranno costituiti gli Stati Uniti d'Europa?
- Ne ho 28. Forse ne
avro' 29 quando saranno costituiti gli SUE. Tutto dipende da quanti amici e
fautori s'impegneranno, tutti insieme saremo molto piu' forti. Cioe' non
dipende solo da me.
- Lei e' un idealista,
signor Boselli.
- Si, grazie.
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