UN PONTE UMANITARIO TRA IL CUORE DELL’UNIONE EUROPEA E LA BULGARIA
[da ITALIANI IN BULGARIA numero 21 del 29 giugno 1998]
Due mezzi di trasporto, messi a disposizione dall’Ufficio nazionale per i rifugiati (BNATR), colmi di ben 2.500 kg tra vestiti per bambini, donne e uomini, di 40 kg di sapone in polvere e di 50 kg circa di latte in polvere e giocattoli. Questo il carico di uno dei tanti convogli umanitari che la fondazione Faverio Scarsini è riuscita ad organizzare negli ultimi due anni. In tutto si tratta di oltre una ventina di spedizioni ed è di poche settimane fa, per la precisione il 1° giugno scorso, l’arrivo del più recente convoglio. Presso la frontiera di Vidin è avvenuto l’incontro tra il signor Charles Goerens, deputato europeo del granducato di Lussemburgo, e la signora Argia Scarsini, presidente della fondazione, che era assistita dal signor Kovachev, ex console in Lussemburgo e traduttore-interprete per la fondazione.
Non sono stati pochi i problemi burocratici che si sono dovuti risolvere anche in quest’ultima occasione: in particolare, uno di questi ha causato la perdita di 50 kg di latte in polvere per i bambini, solo perché non erano accompagnati da un documento di controllo sanitario. Purtroppo non si sa dove questi 50 kg di latte in polvere siano andati a finire, certo è che non sono arrivati alla prevista destinazione. Questo fatto è davvero increscioso anche perché il parlamentare lussemburghese, che è tra l’altro presidente della delegazione per i rapporti con Bulgaria e Romania, non è stato affatto ascoltato sulle buone intenzioni del convoglio.
Il latte in questione aveva tutte le garanzie igienico-sanitarie a norma della legislazione internazionale. Salvo questo inconveniente i doganieri si sono mostrati gentili e disponibili, e infine questi aiuti umanitari sono riusciti ad arrivare a Sofia, da dove ora sono in corso di distribuzione dalla summenzionata fondazione all’Ufficio per i rifugiati, al comune di Ilinden e a un istituto del villaggio di Bania (Sofia), mentre in attesa di informazioni precise altri pacchi saranno consegnati nei prossimi giorni ad uno dei tanti Dom maika i dete (casa madre e bambino) bisognoso di aiuto. Complimenti dunque al deputato europeo e soprattutto alla signora Scarsini, delle attività della cui fondazione abbiamo già scritto nei numeri 15 e 19 di ITALIANI IN BULGARIA.
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