NUOVA ZONA INDUSTRIALE TUTTA ITALIANA A DOBRICH

[da ITALIANI IN BULGARIA numero 22 del 16 luglio 1998]

E’ questa la principale novità emersa dal workshop organizzato dall’ICE il 7 luglio scorso in un albergo della capitale. La joint-venture italo-bulgara View ha infatti acquisito un’area di oltre 50mila metri quadrati, di cui la metà coperti, di un complesso industriale dimesso nella città dobrugiana vicina a porto e aeroporto di Varna, e ora lo sta ristrutturando per renderlo adatto ad ospitare più attività produttive di imprenditori italiani che intendono usufruire dei vantaggi di produrre in questo luogo. Il complesso immobiliare è insediato a ridosso della città ed offre tutti i servizi, compresi una mensa con cucina italiana ed un residence con appartamenti arredati con il gusto italiano per i dirigenti stranieri. Gli spazi produttivi disponibili variano da 220 metri quadrati ad un massimo di 7.000 su un unico piano, per un totale che potrebbe potenzialmente ospitare fino a 25 aziende.

Puntare sui paesi dell’est europeo realizzando e mettendo a disposizione aree industriali attrezzate, capaci di attrarre investimenti stranieri, offrire servizi alla produzione a favore soprattutto dell’imprenditoria italiana: questa la strategia seguita dalla Alpina immobiliare, una società di Asiago (Vicenza) specializzata nell’edilizia residenziale e produttiva. Una strategia del tutto innovativa, se si considera che questa ditta è la prima entità economica italiana che investe risorse per creare i presupposti per insediamenti produttivi nell’europa orientale. Cogliere l’importanza di una scelta ricca di potenzialità sia per il tessuto economico dei paesi ex comunisti che per le imprese di casa nostra è stato il merito di Valentino Barbierato, titolare della Alpina immobiliare. Barbierato ha già vinto una gara internazionale della Banca europea di ricostruzione e sviluppo per la realizzazione di un “parco industriale” a Durazzo: un’area destinata a diventare la prima zona franca albanese. Uno strumento di sviluppo, quello del parco industriale, sviluppato ora anche in altri paesi, come Romania e Bulgaria.

E proprio in Bulgaria è stato raggiunto un risultato particolarmente significativo: la costituzione di joint-venture con partner locali per la realizzazione di una grande e attrezzata zona industriale a Dobrich, vicino a Varna. Si tratta di un’area di 55mila metri quadrati dove in passato era insediato un complesso produttivo che non aveva mai raggiunto un buon livello di notorietà oltre che di rendimento, e che ormai da anni era lasciato in stato di abbandono. L’operazione consiste innanzitutto nell’acquisto dell’area industriale e della sistemazione dei capannoni, da dare poi in affitto alle imprese straniere che decidono di avviare un’attività, spiega Ilario Fantuzzi (che per l’Alpina immobiliare ha seguito l’accordo ed ha partecipato alla missione economica di Prodi nel febbraio scorso), aggiungendo che l’operazione prevede anche l’offerta di tutta una serie di servizi: dalle infrastrutture ai servizi societari e amministrativi, dalla logistica al trasporto, dai finanziamenti alla partecipazione al capitale sociale della joint-venture e al reperimento del personale. Insomma l’obiettivo è quello di consentire alle imprese che si insedieranno di poter concentrarsi sulla produzione senza dover fare i conti con certe diseconomie esterne altrimenti penalizzanti. Per la Bulgaria l’Italia è un partner economico con una importante realtà di scambi commerciali, specialmente l’importazione in conto lavorazione nei settori tessile, delle calzature e dell’abbigliamento.

Nessun commento: