Avevo un po' di nostalgia nel lasciare la bulgaria,

le sue strade disastrate che dominavo a cento miglia e due multe all'ora, fare l'alba a varna sul mare e il giorno stesso il tramonto a sofia tra i monti, il viaggiare tranquilli in un giorno d'estate tra le colline della dobrugia coi finestrini aperti e lo stereo al massimo, o il viaggiare agitati per portare in macedonia bonino o dupuis in una notte tempestosa d'inverno (finestrini chiusi...);

e i simpaticissimi funzionari burocratici ancora cosi' straordinariamente comunisti, incomparabili nell'arte di spiegarti che per avere il permesso X devi fare prima il documento Y, per ottenere il quale e' pero' necessaria la lettera Z, che viene rilasciata esibendo proprio il permesso X oggetto della richiesta...; fantastico...

e che nostalgia per le ragazze bulgare, le quattro o cinque tanie (si chiamano quasi tutte cosi') che ho penetrato in questi 3 anni, e le altre dieci o quindici per le quali non ho fatto in tempo ed e' ormai troppo tardi... come faro'?
tipica domanda da europeo, ma io adesso sono quasi americano.

le amanti di busda sono innumerevoli, cosi' tante che per gestirle ha chiesto il mio aiuto perche' ne aveva fin sopra i capelli, cosi' sono accorso a dargli una mano (evitare i commenti sarcastici sulla mano, busda ne dispone in quantita' sufficiente per mafturbarfi)...

busdachin e' stato molto gentile. e' venuto a prendermi personalmente a newark con la sua limousine cadillac (per risparmiare: usare l'elicottero del partito costa di piu'), e per stanotte mi ha alloggiato in una decorosa suite del plaza;

per prima cosa mi ha portato in sede, che e' situata al 101-esimo piano dell'empire state building a 400 metri d'altezza; gli ho spiegato che per oggi ne avevo abbastanza di stare per aria e vorrei tornare con i piedi per terra al livello del mare... comunque la sede e' carina, a parte il fatto che c'e' un solo computer, quello di busda, che non funziona e non lo sa usare nemmeno lui; pero' ci sono quindici segretarie bionde in minigonna e tacchi alti che rendono gradevole la giornata lavorativa;

poi busda mi ha invitato a cena a casa sua, una palazzina in stile liberty edificata appositamente per lui nel bel mezzo di central park (perche', busda docet, stare sulla west-side fa troppo yuppie e stare sulla east-side fa troppo snob); ad ogni modo il suo appartamentino di soli 5.000 metri quadrati non e' un granche': a parte i bagni con rubinetteria in platino e diamanti, il resto si limita ai soliti gadget tipo telefono satellitare, robot-schiavo, e cosi' via con queste cacate elettroniche e altre puttanate che in europa avevamo gia' inventato da secoli...

comunque mi ci troverei abbastanza bene se non fosse per il fatto che busda, come condizione per ospitarmi, oltre alla meta' delle spese vorrebbe anche che io mi assumessi il compito di andare al supermarket e preparargli da mangiare qualcosa di italiano quando invita le sue amanti, anche se poi non conclude mai niente perche' si sa' che marino e' omosessuale...;

il giorno seguente ho fatto la prima cosa che si dovrebbe fare in america: jogging throughout central park; ho provato a inseguire cindy lauper col modulo di iscrizione in mano, ma dopo 40 metri ero gia' sfiancato e lei mi aveva seminato, quindi mi ha raggiunto bruce springsteen che mi ha tirato un cazzotto memorabile (pare che gli piaccia cindy lauper: scoop per agora'!); allora ho rinunciato e ho capito che a NYC l'unico sport praticabile per me e' la gestione del forno a microonde, o al massimo il golf se ti piace l'aria aperta;

la verita' e' che non ho il fisico per inseguire i vip in central park, sono stato concepito per pedinare in motorino i candidati sindaci di santa lucia di piave, al massimo;

pero' ci sono anche dei vantaggi a stare a NYC: si imparano le lingue (dal cinese allo spagnolo, tutte tranne l'inglese e l'esperanto), e si impara ad andare in skateboard e a puttane con stile, soprattutto si impara cosa vogliono dire i R.E.M. e i Talkin'Heads.
insomma si impara a stare al mondo, per quel che serve in questa valle di lacrime...

d'altra parte ho gia' conquistato gli sconvoltoni di central park: chi altro sarebbe capace di rollare bene una canna con un filtrino fatto come si deve a tre pieghe, se non un bravo spinellatore professionista del parco sempione a milano o del colle oppio a roma ?!?
infatti queste new generation di seattle ce le immaginiamo come una ficata unica, ma in realta' sono penosi: non sanno neanche loro come si fa a suicidarsi, tant'e' vero che li dovete aiutare due o tre volte -, dovete accompagnarli alla fermata giusta se si tratta di buttarsi sotto il metro' a nyc dovete guidarli voi come se fosse una gita turistica... roba da matti!!!

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