L'accordo segreto Andreotti-Pannella del 1948

Nel bel mezzo del salone della sede del partito giace traforato da grossi buchi di proiettili esplosivi il trichechico cadavere del leader radicale Marco Pannella. Accanto, con in una mano le chiavi della Fiat Multipla parcheggiata di sotto davanti al passo carraio di Porta Vigentina, e nell'altra mano tremebonda una grossa pistola ancora fumante, sopra la panza imbrattata di sangue un bavoso ghigno satanico e gli occhi spiritati come ogni singolo pelo del viso eretto in esaltazione demoniaca, sudando copioso fetidi ormoni Armando Crocicchio levita per qualche istante di pochi centimetri dal pavimento senza apparente sostegno sotto i piedi, per l'orrore di tutti gli astanti - l'intera dirigenza radicale milanese ed altri accorsi agli spari -, molti dei quali svengono alla vista del leader nonviolento senza vita e dell'anticristo dispiegare arrogante i suoi poteri soprannaturali, e sotto choc non potranno riportare che dettagli confusi nelle successive testimonianze alla Digos invervenuta per arrestare Crocicchio come autore del primo pannellicidio della storia. E fin qui tutto normale: funerali di stato concelebrati dal Dalai Lama e Sofri in permesso speciale, il Foglio in edizione di 128 pagine per un breve ricordo di Bandinelli, De Marchi intervistato sull'angoscia della morte da Vespa e Costanzo a reti unificate, impennata di simpatetiche iscrizioni alle matrioske pannelleske nel momento di crollo della leadership coi relativi accoltellamenti interni che diventano esterni, e impennata anche nelle ristampe dell'ampia letteratura in materia prodotta dal pannellian biografo non autorizzato. E qui viene il bello (non che l'esordio sia stato un granché divertente finora).

Infatti Mauro aspetta il tram in Centrale per andare a trovare V in Pompeo Castelli, in fondo a Mac Mahon al capolinea del vecchio e piccolo uno, che si presenta cigolante livrato nel blu di una nota crema per le mani. E' sera inoltrata, e come spesso accade la Mamma litiga furiosamente con le colleghe di colore sub-sahariane come lei, le nuove arrivate partite Iva ambulanti che imitandone il successo vendono birra e altro sul marciapiede alla vicina fermata del nove. La Mamma del West Africa ha la sua mezza età, arriva in Centrale col treno da Novara ogni sera con le sue casse di birra (euri 3.75 al litro) per fare la notte al capolinea della 82 per Novate. Mauro potrebbe anche prendere quella, per scendere in Bovisa e fare un pezzettino a piedi fino a Villapizzone, ma si tiene lontano dalla guerra tra povere urlare e ferirsi a bottigliate laceranti, suscitando il consueto carosello di cinque o sei, talvolta anche una decina delle più sexy alfette della polizia e relative interminabili chiaccherate oziose tra agenti. Mauro rotea gli occhi scuri e profondi, inquisitori dietro le lenti alla ricerca di altro uman sottobosco centrale a lui noto. A tentar di calmare la Mamma, massaggiandole con una nota crema per le mani anche il volto tumefatto di lividi e squarci (che' uno sbirro vice-capo la vorrebbe spedire al pronto soccorso), riconosce da lontano gli stupendi occhi chiari e i lineamenti secchi, affascinanti e provati della bella ex tossica Ivana, ma non si avvede accanto a se' dell'ancor più bella - vabbè, anche molto più giovane - Elena gitana moldava.

- avresti anche potuto prendere la 82 appena partita per scendere in Bovisa e fare un pezzettino a piedi fino a Villapizzone

lo apostrofa la fotomodella apparendo al suo fianco dal nulla sotto la pensilina, entrambe seminude nonostante la notte di marzo relativamente freschetta. Mauro la guarda autenticamente sorpreso, per un attimo sconvolto da sentimenti misti tra la felicità di rivedere tanto splendore e la sensazione di nudità che prova anch'egli per esser stato sorpreso nell'apprestarsi a fare ciò che lei si mostra tanto brutalmente sicura egli si stesse effettivamente apprestando a fare. Non può che ammettere, per prendere tempo e riprendere se stesso.

- come sai che vado lì?

- il tuo oroscopo. Oggi è la giornata dell'amore per il tuo segno.

- ah.

- a proposito, e questa tua nuova tipa di che segno è?

- il mio, il mio stesso segno.

- ah.

per qualche istante questo appiattisce la conversazione. Li toglie d'imbarazzo l'uno dando segni di star per avviarsi e Mauro vi salta sopra accarezzandole fugacemente una mano.

- domani è giovedì! Solito posto, solita ora?

si chiudono le ante dell'uno su Elena che gira sui lucidi tacchi col viso ancora rivolto a Mauro in un radioso sorriso ammiccante di affermativa complicità. Gli ricorda Natasha, che fu un grande amore nella grande mela, ma adesso è innamorato di un'altra, che vede stasera in un loft manhattanesco dominante la Bovisa, nuovo epicentro ferroviario della quinta area metropolitana dell'Unione con i suoi quattro milioni di prevalentemente sfigati, poche migliaia di immeritevolmente fortunati, una decina di virgole in questo paragrafo e in zona Certosa l'unica ragazza che ama davvero attualmente e vuole amare per sempre: V, adesso per l'eclissi di luna con lui qui sul balconcino al 17-esimo piano in un digestivo panoramico sul piccolo e romantico posto ferroviario della Ghisolfa che a un miglio e qualcosa da Porta Garibaldi spicca solitario in contrasto sullo sfondo dei cavalcavia dove le Nord dei pendolari s'incrociano con quelle dello stato dirette invece a più lontani amori svizzeri e francesi, in meno virgole. Mediolanum, arte e poesia del brutto, molto confortevolmente accogliente per rifugiarvisi ad amare. cosa che infatti lì lo ricondusse, dopo tanti anni pendolando via Londra tra Roma e New York, quelli a Parigi pendolando tra Carla Bruni e Monica Bellucci, e le tante missioni da Gaza a Capalbio, dal Diario a Dagospia, dal fantapolitico forum radicale a un settimanale Observer altrettanto autorevole ma dall'altra parte dello stagno, e in generale un penchant per rotocalchi strettamente legati a concezione e ritmo temporali nei nomi delle loro stesse note ed autorevoli testate di diversi gruppi editoriali di dimensione globale. Presto una direzione di prestigio sarebbe arrivata comunque nella sua carriera, era il naturale gradino successivo, e a soli 45 anni in perfetta forma fisica non aveva fretta di perdersi il meglio della vita, della notte che era ben determinato a trascorrere in Ghisolfa sotto l'eclissi, con una studentessa ventunenne dalla pelle bianchissima e le altre sue grazie altrettanto gradevoli nelle loro imperfette generosità, e l'altrettanto deliziante passionalità politica illibata ma priva d'ipocrita ingenuità, che ne faceva una delle colonne dell'associazione politica in cui militava con impegno e valenza, ma con un uso schizoide di virgole pure in questo paragrafo.

Mauro provava l'eccitante sensazione stomacale di investire al meglio il suo prime time, il suo carpe diem, il suo oggi periodico... e su un piano più razionale, appunto ragionava riprendendosi dall'ebbrezza fulminante procuratagli dal percepire la sua vita incrociarsi ai destini del mondo, voleva conservare il più a lungo possibile un relativo anonimato, lontano dagli studi e telecamere della 7, il che gli avrebbe consentito di poter proseguire nello sfruttare al meglio le capacità di giornalista investigativo che gli avevano procurato tanto successo. Ripudiava l'idea di dover un giorno celarsi dietro capelli tinti e baffi finti per non essere riconosciuto lavorando in incognito a reportage come quello in cui aveva scoperchiato la gang "pedo-pado" dei leghisti pedofili padovani o come lo scoop eccezionale sul quale era da anni impegnato in segreto: riesumare il compromesso Andreotti-Pannella del 1948, un leggendario documento storico che potrebbe valergli il Pulitzer se rinvenuto. Dopodiché lo riconosceranno tutti, ma a quel punto potrà anche allungare le gambe sulla più larga scrivania di via Solferino. Per ora le allungò sotto il tavolino del baretto al binario uno di Cadorna, il terminal del Malpensa Express sulla via Metastasio dove aveva a lungo vissuto al tre, quando il terminal e le assistenti di volo e le fotomodelle nella settimana della moda e il baretto con la musica bella alta nell'ora dell'aperitivo non c'erano ancora. Il solito posto e la solita ora del giovedì erano quelli. Lei come sempre lo prese alle spalle per apostrofarlo a sorpresa senza convenevoli

- cosa mi dici di questa storia?

si riferiva alla prima pagina del pomeridiano 24minuti sul tavolino, che ovviamente si apriva sul pannellicidio con una grande foto di Crocicchio in manette.

- forse non è stato lui.

- cooosa?! Ma... ma se l'hanno colto in flagranza di reato levitante e armato?!

- non levitava più, quand'è arrivata la Digos. Che infatti non ci crede.

- non ci credono neanche loro che è stato l'Armando??

- ma certo: l'hanno arrestato. Non credono nel suo potere di levitazione. Solo in quello di sudorazione. Vedi, Elena...

con un gesto elegante Mauro la prende sottobraccio per condurla fuori a destra in via Leopardi, dove continuando a camminare davanti al tribunale minorile estrae l'occorrente per rollarsi una canna in direzione del consolato del Burkina Faso, ove l'incendia dopo avere proseguito nel frattempo a dirle che

- ... vedi, Elena, lo so che materialmente è stato lui, ma c'è chi sospetta che l'Armando sia stato condizionato da altri nel convincersi di essere Armagheddon e perciò commettere il deprecabile pannellicidio in uno stato di trance, sotto ipnosi. Insomma il mandante sarebbe qualcun altro, o altra, o altri, che hanno voluto far ricadere la colpa su un soggetto psicolabile.

- ma se l'Armando è sempre stato perfettamente lucidissimo e sano di mente!

- vero, ma un bravo ipnotista potrebbe ingannare chiunque.

- allora il colpevole chi è? Chi lo voleva morto?

- Pannella? Centinaia, migliaia di malfattori, ma c'è chi sospetta che il colpevole sia tra i dirigenti radicali presenti al momento del fattaccio. Infatti, chiunque abbia plagiato l'Armando è probabile che abbia voluto controllare personalmente che tutto andasse come previsto.

- e dimmi un po', chi sarebbe questo qualcuno che sospetta tutte queste cose?

- ne ho parlato tutta la notte con V, lei ne è assolutamente convinta.

- ah, è lei. Quindi non avete scopato neanche stavolta.

- ehm, no.

- comunque l'oroscopo dipende anche dall'ascendente.

- sembri quasi offesa. Questa cosa che io e V siamo dello stesso segno non ti ha fatto dormire?

- e poi c'è l'oroscopo cinese, non siete certamente coetanei.

- no, infatti: lei è più giovane di esattamente 24 anni, quindi...

- shit. e coi bioritmi come la mettiamo? non possono coincidere anche quelli!

- non coincidono ma neppure confliggono, anzi c'è una compatibilità piuttosto elevata.

- merd. Hai voglia stasera?

- forse. Prima dobbiamo fare un'altra cosa.

Mauro estingue lo spliffone all'angolo di via Rovani davanti alla famosa villa in città di Berlusconi, poi da questi meno frequentata di Roma, Sardegna o Brianza, ma negli anni ottanta era il quartier generale da cui il Cav rampante costruiva il suo impero disponendo di dispensare generosamente agli italiani le tette di Loretta Goggi in nude look. Da settimane ormai, lo sanno tutti, il Cav è stato rapito e con Putin ed altri leader mondiali è ostaggio di una misteriosa organizzazione terrorista in un luogo sconosciuto del pianeta. Tutti i giornalisti sono assetati dei minimi dettagli sulla storia del secolo, e Mauro si dirige deciso all'incrocio dove fumando (tabacco) appoggiati a una Lancia di sbirri in borghese sostano inutilmente alcuni giovani cronisti dinanzi a imposte sigillate e citofono muto. Anche Mauro è qui per questo, ma invece svolta improvvisamente nel vecchio negozietto a lato della palazzina bunkerata. E' un negozio di alimentari del 1939, la bottega più antica sopravvissuta in via Vincenzo Monti, con arredamenti, decorazioni, pubblicità di alimentari dell'epoca (le pubblicità) e la padrona di 82 anni lì dentro dall'inaugurazione, quando ne aveva quattordici. Mauro chiede del taleggio e salame particolari - la frase convenuta per farsi riconoscere -, la signora gli incarta un dvd tra le specialità gastronomiche, lui paga e sparisce trascinando a casa Elena verso una cenetta di salame e taleggio a lume di candela, con un video che pregusta molto interessante.

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