Milano, inverno 2007, pannellicidio in Vigentina, arrestato l'Armando. Mauro indaga alla ricerca del vero colpevole e dell'accordo segreto Andreotti-Pannella del '48, e trombando Elena e Ivana ma non l'amata V, la quale sospetta l'Armando sia stato plagiato da Litta e Strik. Crisi mondiale con Putin e Berlusconi ostaggi di terroristi: Mauro ottiene in esclusiva il dvd dai rapitori...

Che romanticone, con una telefonata a un praticante in redazione ne aveva scoperto il cognome. Le iniziali erano dunque VW, come una Volkswagen, fosse stata un'automobile, ma è invece una bella ragazza 21enne che Mauro non riesce a trombare per orrore del pedofilo in lui. Buoni ma cari - pensava strafogandosene - i panini di fronte ai radicali milanesi in Vigentina. C'è un bar Quadronno anche a Manhattan e l'ultima volta, Boxing day, ci aveva incontrato a pranzo il giudice Salvini, quello che era quasi arrivato alla verità su Piazza Fontana. Per una curiosa coincidenza, al Quadronno milanese si trovava ora rinvenire tra le dita spulcianti le carte segrete di Mino Pecorelli: Aldo Moro deve aver compreso di essersi spinto troppo a sinistra nel corso dei negoziati con il Partito comunista e di avere in tal modo pericolosamente destabilizzato lo schacchiere mediterraneo. Così proponendo di sostituire Zaccagnini, uomo di tutte le correnti, con Massimo De Carolis, noto esponente della DC di Milano saldamente collegato col sistema occidentale, egli intende riequilibrare, prima che sia troppo tardi, l'asse della politica italiana: A ciò si aggiunge che, mentre Zaccagnini con tutte le sue lacrime e le buone intenzioni si è rigidamente allineato con quanti non vogliono trattare per la sua liberazione, De Carolis con Craxi e Pannella e pochi altri politici ufficiali ha sostenuto la necessità di non abbandonare al suo destino il presidente della DC, esplorando fino in fondo ogni possibilità di riscattare.

Troppa carne al fuoco, troppe vecchie indagini ancora aperte quando ne irrompevano di nuove: il doppio rapimento Berlusconi-Putin e adesso quel pannellicidio a pochi passi dalla linea gialla, fermata Crocicchio, dove digerendo panini e cartacce Mauro ora scruta discretamente dalla vetrina il gotha radicale milanese lasciare la sede lì davanti a mezzanotte come ogni lunedì. Dall'abbigliamento ricercato da mafioso di stile riconosce lo psichiatra pazzo Litta Modignani, ex titolare dell'omonimo manicomio in via Paolo Pini, e come sempre in combutta accanto a lui il boss della 'ndrangheta di piazza Prealpi, il temutissimo spacciatore numero uno d'Italia prof Lorenzo Strik-Lievers, dove Strik-Lievers era palesemente un nome falso che usava per appunto spacciarsi calabrese, anche se a volte lo tradiva l'accento erudito della Bicocca. Dietro di loro si trascina cupo e ingobbito dal peso delle borse il loro lacchè e segretario dell'associazione radicale milanese, Daniele Arletti, legato da un morboso rapporto sadomaso a Litta, che lo stupra ogni notte alle 4.15 nel cimitero monumentale. E' uno di loro tre il mandante del pannellicidio eseguito inconsapevolmente da Crocicchio sotto ipnosi, secondo la teoria della sua VW, ma c'erano altri dirigenti presenti quella sera che escono ora con lei da Vigentina. Improvvisamente Mauro è accecato da due fari spuntare dal portone: non è la Multipla di Crocicchio, ovviamente sequestrata dalla Digos, ma gli abbaglianti occhi chiari di Nathalie con la abbaiante fedele radicane India e della quest'ultima marito Antonio, ovvero il villoso (beh, tranne Nathalie) governo ombra rivoluzionario infiltrato nei radicali milanesi dalle nuove Brigate rosse, a loro volta ignare tuttavia che anche i radicali hanno infiltrato un loro uomo barbuto tra i dirigenti BR in città. Marco Cappato infatti (dal nome di battaglia i brigatisti avrebbero dovuto insospettirsi), eccolo uscire adesso molto lentamente, è l'uomo immobile che i radicali milanesi avevano a lungo sottoutilizzato nell'appendergli i cartelli in manifestazione e i cappotti in sede, ma che coi suoi silenzi di pietra e il barbuto aspetto ieratico ha profondamente impressionato i killer comunisti combattenti che ormai lo venerano come un mistico guru bolscevico - da cui la nuova definizione di "compagni che si sono sbagliati" - nelle loro segretissime riunioni a Quartoggiaro.

Vicinissimo a Quartoggiaro, nelle cantine dell'ex ospedale psichiatrico di Litta Modignani in via Paolo Pini, Michele Boselli era da anni l'unico paziente rimasto, da solo senza più neanche lo psichiatra pazzo, che lo aveva abbandonato laggiù nell'affittare il complesso ad un centro sociale per continuare a sfruttare il settore anche dopo la 180. Il turpe psicopatico cugino segreto del segretario socialista democratico italiano Enrico Boselli - che per evitare di essere politicamente danneggiato dallo scandalo in famiglia lo aveva fatto internare fin da bambino tra i radicali -, conduceva una tenebrosa sub-vita eremitica emergendo occasionalmente alle feste di laurea del centro sociale per corrompere moralmente le studentesse radicali in minigonna, delle quali trasportato in un delirio trasgressivo sniffa le sciarpe ubriacandosi di lemonsoda mentre queste cantano in coro le canzoncine dei cartoni giapponesi anni 80. Boselli rientra pertanto sconvolto nel lurido tugurio della sua doppia vita per accendere due grandi schermi piatti e altrettanti potenti pc in pochi secondi caricano i sofisticati programmi per controllare sia i radicali milanesi attraverso i tre brigatisti ombra, sia le brigate rosse tramite il radicale inamovibile, l'unico che con attento studio avesse identificato abile a reggere impassibile venti minuti di Litta o venti ore di Crocicchio in maratona oratoria di insulti a Litta stesso.

"Alessandro Litta Modignani è un pezzo di merda" vuole ribadire sul muro a imperitura memoria l'Armando a chi l'avesse eventualmente seguito nella cella di massima sicurezza a San Vittore, e subito dopo aggiunge a sua discolpa: MINCHIATE... L'ARMAGHEDON NON A MAI USATO ARMI IN VITA SUA, SONO L'UNICA PERSONA AL MONDO CAPACE DI UCCIDERE CON LA FORZA DELLA MIA MENTE. IL VOSTRO UNICO DIO. SONO ALTRESI CAPACE DI SALVARE VITE UMANE. SOLAMENTE SE SI VUOLE ESSERE GUARITI, CREDENDO IN ME. SOCRATE E RASPUTIN ERANO PICCOLI FIAMMIFERI. RISPETTO AL FUOCO PERENNE CHE ARDE DENTRO AL MIO SPIRITO. CHI CREDERA IN ME CREDERA IN DIO, CHI CREDERA IN ME SALVERA SE STESSO AIUTANDOMI A SALVARE IL PARADISO PERDUTO. CHIAMATO TERRA.

Il portabicchieri del pc è ancora aperto dopo l'incisione del dvd scaricato per Mauro e fattogli pervenire via salumeria. Michele stabilisce il collegamento criptato col mercantile in mezzo all'oceano, le telecamere gli restituiscono le immagini rassicuranti dei due prigionieri celebri trascinarsi preoccupati in tuta arancione nella stiva della nave tra le loro celle e quelle degli altri prigionieri, curiosamente anche donne, tra la piccola biblioteca e la tv via satellite che parla quasi solo di loro: dove sono? Chi li tiene in ostaggio e perché? Chi, ufficialmente le nuove Brigate rosse, nei video che l'Interpol sequestra alle tv i rapitori si dichiarano credibilmente tali, con tanto di stella a cinque punte, ma gli investigatori non ne sono del tutto convinti: i criminologi hanno notato una discontinuità ideologica e operativa rispetto al passato, che grattandosi la barba perplessi non sanno spiegare. E cosa vogliono? Denaro? Rilascio di carcerati? un ricatto politico al mondo intero? Uhm, vedremo - rimugina Boselli nella fioca luce dei soli monitor a illuminare la cantina muffolente - intanto un po' di soldi non fanno schifo, e quel dvd gli sta per fruttare un milioncino di paundi ad attendere tra poche ore una sua inviata in salumeria. E magari pure un altro milioncino di paundi, totale tre milioncini di euri, se Mauro riesce a raccattarli, ma stavolta in anticipo, per comprargli anche l'Accordo segreto Andreotti-Pannella del 1948, al quale il giornalista investigativo milanese tanto bramava come scoop della sua vita, e che era lì spalancato sulla lurida scrivania del grottesco criminale borderline. Naturalmente Mauro ha ottenuto l'intera somma di 3 milioni dal suo gruppo editoriale, per il quale la rivendita mondiale ne avrebbe fruttato dieci volte tanto, per il solo dvd di Putin e Berlusconi prigionieri in buona salute di sedicenti Brigate rosse in un luogo irriconoscibile. Col resto della somma avrebbe finalmente messo le mani sul documento storico che valeva un best seller. Come convenuto, alle 20 deposita la valigetta nel bidone sul retro della salumeria e schizza via sforzandosi di non sgommare. Una botta di vita con Elena e Ivana nel ritrito giretto magenta-stalingrado-leonka e parcheggia la 156 sotto casa in zona Navigli. Zompatina veloce, anche due, e poi sette, ma ore di sonno sognando un'altra, ben altra creatura speciale. Avvolta in una sciarpa arcobaleno, VW è anche in una finestra aperta su un monitor di Michele insieme a Nathalie e allo scacazzatore massimo del forum radicale, Arnaldo Coppeto, che si è scoperto esistere veramente e frequentare i comitati radicali romani ove importuna con irritante espansività le giovani e belle dirigenti radicali milanesi. In preda a una campanilistica crisi epilettica Boselli schiuma di rabbia e gli fumano le orecchie mentre batte violentemente sulla tastiera poche istruzioni per programmare la fedele radicane India e la di questa marito Antonio rispettivamente all'abbattimento e macellazione dell'Arnaldo, vittima ignara di essere stavolta incappato nei brigatisti, sia pur nonviolenti, di Marco Cappato.

Ripresosi dal raptus ma ancora interrato nell'ex manicomio, Michele sfoglia forse per l'ultima volta l'originale dell'Accordo segreto Andreotti-Pannella del 1948. Il quinto ed ultimo capitolo si concludeva criptico ed inquietante: ... nell'inverno 2007 l'Arma... crocicchia satanica di Armagheddon si abbatterà su di te, o Marco Pannella, e subito dopo verrà la Pasqua... Incredibile! Andreotti profetizzò il pannellicidio quasi sessant'anni prima!! E il futuro leader radicale firmò l'accordo, contento che non avrebbe lasciato il pianeta in modo banale bensì giustamente assassinato come tanti grandi leader della storia, e contento soprattutto di come si sarebbe divertito nel frattempo: aborti, carceri, compagne e compagni, digiuni, divorzi, droghe, parlamenti, radio-tv, referendum, sesso e viaggi: tutto elencato nei dettagli nei capitoli precedenti. Ma cosa diavolo sarebbe successo a Pasqua??

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