Eiaculazione precoce

L'eiaculazione precoce è quella malattia sessuale per cui un essere umano di genere maschile non riesce a mantenere l'erezione, e che nei casi più gravi, si accompagna da una diminuita percezione delle sensazioni libidiche, fino ad arrivare ad una totale assenza delle percezioni orgasmiche. In questi ultimi casi l'emissione del seme avviene spesso senza che la persona se ne accorga. Dal punto di vista marziano, ovvero dell'analisi transazionale, l'eiaculazione precoce è un "gioco" sadomaso, perché interrompe un circuito di piacere.

[Si ha quindi l'impressione che quel che più conta in questi casi per coloro che agiscono il gioco, sia mantenere inalterata la situazione al fine di poter accumulare "carezze" negative che andranno a cementare le barriere di "copione". In questo caso la "maglietta" dell'eiaculatore precoce sarà del tipo: "Sono un eiaculatore precoce non capite? Mi perdonate per favore?". Se però immaginiamo un rovescio della maglietta stessa, è probabile che ci troveremmo scritto: "Se vi azzardate a farlo allora vuol dire che posso continuare"]

Per questa ragione fingono a vicenda: l'uno di non sapere che la moglie non gode, per non mettere in discussione la propria impotenza sessuale, l'altra di godere, per mantenere il controllo nella relazione. In questo caso sono preferibili le terapie di gruppo o di coppia a quelle di singoli. (nell'ipotesi descritta il "gioco" "eiaculazione precoce" è molto simile al "goffo pasticcione" descritto da E. Berne nel libro "A che gioco giochiamo" (ed Bompiani).

Le antitesi al gioco "goffo pasticcione" possono essere diverse e per conoscerle è necessario frequentare un gruppo di analisi transazionale. Quel che più conta è poter mantenere elevato il numero di giochi al fine di allontanare la paura della morte o dell'immagine di copione (fantasma) che ne porta le stimmate. Fatalmente così si viene a creare una situazione che dal punto di vista relazionale, comporterà la difficoltà della coppia a stabilire un rapporto nel quale per stare insieme non è "necessario farsi male". Da questo possiamo partire per comprendere.

Spesso succede che in una coppia si presentino entrambi i problemi, cioè una eiaculazione precoce in lui e una anorgasmia in lei. E che la coppia ricorra ad uno specialista anche dopo molti anni dall'instaurarsi del problema. E' generalmente a questo punto, che l'aspetto sadomaso del gioco si rende più evidente. Entrambi hanno un problema, ma lui non lo dice; lei vedendo una persona così imbranata alla festa, decide di farsi avanti per dargli una mano, perché gli fa pena. E così arrivano ai confetti. Dopo un po' lei si rende conto che, questo continuo attendere che lui "ce la faccia" la snerva, e non si accontenta più di mettersela via come ha fatto sempre, inoltre è sempre più seccata perché lui da un po' di tempo non le chiede nemmeno scusa e fa finta di niente. Quindi si rivolge ad una sessuologa. La quale, se è ingenua si scandalizza nei confronti "del maschio-maschilista" che tortura "quella povera donna" e la difende. Se invece si trova davanti ad un analista di giochi ne verrà fuori che lei è anorgasmica, e che è disposta a sopportare il marito "goffo pasticcione" pur di non affrontare il suo problema. Se invece si verifica la prima ipotesi è proprio a questo punto che i due iniziano un bel balletto a base di è tutta colpa tua, sei frigida, sei impotente, ecc. fino a che lui non decide di andare in terapia, se non altro per dirne quattro a quella "femminista". Il gioco alla presenza e con la complicità del terzo, continua quindi a più riprese coinvolgendo parenti, amici, i quali tutti indistintamente vengono a sapere di ciò che succede sotto le lenzuola dei due coniugi. Lo scenario privilegiato dell'attuazione del gioco sadomaso è il letto.

Una ipotesi di lettura è che "il goffo pasticcione" ovvero eiaculatore precoce sceglierà per motivi di copione di andare a quelle "feste" dove sarà certo di trovare una padrona di casa che masochisticamente lo perdonerà dei suoi pasticci. L'eiaculazione precoce, quindi, letta come il gioco "goffo pasticcione" può riferirsi a quelle situazioni nelle quali la mancanza di permessi o la presenza di ingiunzioni parentali o le scelte di copione fanno si che le persone coinvolte nel gioco strutturino il loro tempo dentro il letto e fuori, scambiandosi transazioni dove sono presenti stati dell'io esclusivamente genitoriali o dal Bambino adattato. Fino a quando cioè l'eiaculatore precoce e l'eventuale frigida, faranno come se questo problema non ci fosse, e quindi a non sentirsi granché responsabili del piacere altrui, il gioco continuerà ad essere l'unico modo sadomaso di comunicare in quella coppia. Con le conseguenze che si possono immaginare.

Il rito del "perdono" gioca a questo punto un ruolo importante. E' infatti attraverso il rito del perdono che il giocatore può ricevere il tornaconto finale del gioco stesso. Rimanendo così con la convinzione: di essere un incapace, di non essere amato perché ha quel problema, oppure che è tutta colpa di sua moglie che finge di godere e invece. . . e chi più ne ha più ne metta. In tal senso l'eiaculazione precoce può essere letta come "una compulsione a fallire la meta". La presenza di ingiunzioni trasmesse attraverso il copione parentale, che non concede al soggetto di accettare quel tipo di "carezze" che consentano di dire: "io sono amato/a sempre e non solo perché mamma o papà mi picchia" generano l'ansia di cui l'eiaculatore è spesso afflitto.

Simbolicamente poi, la metafora di Berne ha molto a che fare con la penetrazione (la casa, il bicchiere, il versare, il whisky, il ritirarsi confusi, la compiacenza della padrona) e possiamo ipotizzare che, i medesimi gesti che compie il "goffo pasticcione" a quella festa, per molti versi possono somigliare a quelli che l'eiaculatore precoce e la frigida compiono sotto i loro talami. Infatti se consideriamo quanta fatica e quanta rabbia una donna debba sopportare quando un'uomo la delude, dobbiamo ritenere che le motivazioni che fanno sì che una donna sottoposta a continue delusioni sopporti senza dir verbo tutto questo, si possano far risalire o ad un problema sessuologico, oppure ad una spiccata predisposizione al martirio.

In effetti se leggiamo gli eventi dal punto di vista dell'energia investita negli stati dell'Io, le transazioni presenti in un colloquio tra un eiaculatore precoce ed una frigida, sembrano provenire in gran parte dal Genitore e dal Bambino Adattato. Possiamo quindi supporre che, la donna "frigida", investendo l'energia del Genitore su quel particolare partner, eiaculatore precoce, si sia accesa e quindi abbia fatto la sua scelta sull'immagine di un ordine copionale.

La stessa cosa sarà quindi avvenuta nel giocatore con il problema opposto. Come si possa fare questa scelta attraverso transazioni e messaggi provenienti da diversi stati dell'Io che siano in grado di prevedere l'attuazione del copione di vita, è problema affrontato ancora in fase di ricerca. Spesso sia nell'eiaculatore precoce che nella frigida sono presenti figure parentali portatori del medesimo problema. Inoltre l'eiaculazione precoce ha la particolarità di aggravarsi nel tempo fino a portare i soggetti coinvolti ad una pressoché totale mancanza di desiderio. La frustrazione prodotta dal meccanismo sfida-risposta-fallimento-sfida che si ingenera in una coppia dove la sessualità viene vissuta come una continua competizione, ingenera un tale stato d'ansia da non favorire una guarigione. L'accumulo di "carezze" negative, di delusioni, inoltre porta spesso la coppia ad odiarsi reciprocamente fino a tenere "l'argomento del sesso" fuori da una porta. Come un cadavere in rianimazione.

I pensieri parassiti prodotti all'interno degli stati dell'Io inoltre struttureranno un comportamento insicuro o maniacale a seconda della situazione, con crisi di gelosia e scoraggiamento generale. La delusione prodotta dal fallimento e dalla ennesima brutta figura sarà assieme alla sicurezza del "perdono" l'elemento cementante del gioco, che potrà così continuare per molto tempo. In questo modo si creerà quella situazione per cui l'energia presente nel Bambino riferita al piacere legato alla sopravvivenza della specie, e determinante per "accendere gli occhi di vero desiderio", rimarrà bloccata.

Possiamo scegliere come esempio la difficoltà presente nella struttura borderline a superare la simbiosi materna. Come negli esempi citati da Krenberg viene ad instaurarsi una situazione per cui il raggiungimento dell'autonomia da parte del bambino è estremamente difficile in quanto, una madre estremamente possessiva non consente al bambino di sperimentare e quindi di allontanarsi da lei. In tali casi, quasi sempre la madre soffre di una fobia. Dal punto di vista dell'analisi del gioco, entrambi i giocatori restano legati da un invisibile filo che preclude loro ogni autonomia reale e che preclude loro ogni possibilità di entrare in intimità, di avere possesso del proprio corpo, come delle proprie emozioni. A questo possiamo far risalire le frequenti anestesie corporali, (mancanza sensazioni erogene a livello clitorideo) che sono spesso presenti in questi casi, oltreché la notevole insensibilità a livello periferico presente in molti eiaculatori precoci.

Tutto questo riporta in mente la favola della bella addormentata nel bosco. Solo quando la fanciulla, fu svegliata dal bacio di un Principe cavaliere, che per trovarla aveva dovuto sconfiggere il drago, ella poté rivivere... come se, solo colui il quale riesce ad essere delicato e gentile, oltreché premuroso, possa risvegliare i sensi sopiti di una donna chiusa in una bara da cent'anni. Un giocatore di "goffo pasticcione" o un eiaculatore precoce avrebbe in questo caso preferito inciampare sulla bara.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny