Imene e verginità

Intendiamo per verginità gli stati di natura concernenti la fisiologia femminile e maschile, nel quali viene a trovarsi una donna - o un uomo - che non ha mai voluto o potuto esercitare ne una sessualità agita ne una sessualità immaginaria.

In senso fisiologico nella donna corrisponde a quella sottile membrana posta tra l'ostio vaginale (ingresso della vagina) e la vagina stessa. Questa membrana, ovvero l'imene, viene eliminata o spontaneamente dal soggetto, o per caso, o durante i primi approcci o rapporti sessuali.

Nessun imene può essere integro, poiché se così fosse il sangue mestruale che compare con il menarca (prima mestruazione nella vita di una donna) non potrebbe defluire all'esterno causando gravi rischi anche di compromissione peritoneali alla donna stessa. L'imene, perciò, è sempre "perforato" e la forma della perforazione è soggettiva.

La rottura dell'imene non provoca dolore in nessuno dei due partner, purché le condizioni di svolgimento del primo rapporto sessuale, rispettino il criterio relativo alla affidabilità reciproca tra i partner.

In "Illusioni d'amore, le motivazioni inconsce della scelta del partner" (J.Baldaro Verde-Pallanca, Cortina editore), gli autori dimostrano come l'affidabilità reciproca, durante il e successivamente i rapporti sessuali possa costituire, nel primo caso un vero e proprio imprinting per la vita sessuale del soggetto, che in caso di grave delusione o ancor di più di trauma, potrebbe causare nel soggetto il permanere del ricordo della brutta esperienza fino a sviluppare sintomi psicofisici.

Al di là comunque del primo rapporto sessuale, tutti i rapporti sessuali richiedono, per essere degni di questo termine, affidabilità reciproca e tenerezza.

Molto frequentemente, infatti, durante il primo rapporto sessuale la libido raramente viene soddisfatta, e non è infrequente che il rapporto si concluda con una delusione reciproca. La possibilità, però, di poter contare sull'altro stabilendo legami affettivi e qualificanti consente ai partner di superare con facilità queste difficoltà essendo intervenute nella coppia motivazioni e speranze di livello superiore.

Questa probabilmente, fra le tante, la ragione per la quale la verginità viene concepita come un "dono più importante" nella coppia e che va al di là della sua materialità oggettiva. In molte, se non tutte, culture il primo rapporto sessuale tra un maschio libero e una donna libera, è in qualche modo ritualizzato.

La stessa cosa avviene nel mondo animale come se, questo "inizio" corrispondesse a un vero e proprio rito di passaggio dall'età dei sogni a quello della realtà. La scelta del partner corrisponde anche agli stimoli provenienti dalle figure parentali.

In qualche modo cioè, non essendo gli stimoli autogenerantesi, ma all'interno delle dinamiche familiari, possiamo considerare l'acquisizione di rituali forme di approccio e conoscenza rispetto agli altri, che se ben eseguiti possono condurre al raggiungimento dell'intimità.

Gran parte delle attività umane si reggono sul rispetto di queste regole, che se osservate, consentiranno ad ognuno di rapportarsi con l'altro come oggetto non minaccioso, quindi affine, perciò compatibile; anche in tal modo verrà esaurita la fame di carezze e riconoscimento, anche sociale, di cui l'essere umano ha bisogno "per tenere eretta la spina dorsale".

Nel maschio, non circonciso, la perdita della verginità comporta la rottura del frenulo, in tal modo la pelle che riveste il pene può scorrere più facilmente sul glande durante i rapporti sessuali.

Piccole eventuali perdite ematiche, sia nell'uomo che nella donna, non devono destare preoccupazioni.

Dal punto di vista giuridico la perdita della verginità, se non facente parte dei reati legati alla violenza sessuale, non comporta nel nostro Paese sanzioni penali, mentre ben diversa è la situazione dal punto di vista sociale.

A secondo di dove e in che ambito il rito viene consumato si potrà andare incontro a gravi sanzioni sociali, etniche, religiose, economiche; fino alla perdita della libertà personale, agita da un clan o meno, con punizioni di ordine sia fisico che psicologico.

Sicuramente con l'evolversi o l'involversi, della comunicazione di massa, e a partire dai profondi cambiamenti da essa prodotta il mito della verginità tende a scomparire fino a raggiungere, in diversi casi, la sua completa banalizzazione compresa quella dei suoi significati simbolici.

Siamo dell'opinione che per ogni essere umano il primo rapporto d'amore, anche sessuale, con un'altra persona sia così importante che quantomeno sia opportuno non sprecarlo; per ciò che riguarda la problematica della contraccezione in soggetti ai primissimi rapporti sessuali, dobbiamo sottolineare che a tutt'oggi l'unico contraccettivo usabile dalla donna vergine, quindi da assumersi prima del primo rapporto sessuale, resta la pillola.

Altri contraccettivi, o vengono psicologicamente rifiutati dal soggetto, o non sono applicabili stante la presenza dell'imene. Esistono in commercio, anche nel nostro Paese, contraccettivi ormonali in grado di rispondere a questa particolare esigenza e che assunti previ esami clinici di controllo, sono in grado di escludere eventuali rischi dovuti a controindicazioni del farmaco.

1 commento:

Anonimo ha detto...

cock goes where?