S.I.D.A. (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita)

La Sindrome da immunodeficienza acquisita, altrimenti detta AIDS, è una malattia provocata da un virus mutante, che si trasmette attraverso i rapporti sessuali con penetrazione nella vagina o nell'ano, oppure attraverso contatto diretto tra il sangue della persona ammalata e il sangue della persona sana.

Questo virus può produrre nel tempo una carenza di immunodifese, che rendono il soggetto aggredibile da qualunque altro agente di malattia mettendo così in gravissimo rischio la sopravvivenza del soggetto, fino a provocarne la morte.

Ad oggi l'unico modo conosciuto di proteggersi dal rischio di contrarre inavvertitamente la malattia, tramite contatto sessuale, resta l'uso del preservativo.

Ci pare interessante, e qui citata solo per analogia, l'ipotesi di una correlazione tra lo "smegma" maschile e l'eziologia del tumore al collo dell'utero, che getterebbe nuova luce, sulle motivazioni igieniche della circoncisione. Non vi sono altri modi certi di contrarre le SIDA, oltre a quelli già citati.

I soggetti, in Italia, riconosciuti più a rischio rimangono i tossicodipendenti, i quali attraverso siringhe infette possono trasmettere e trasmettersi l'infezione. Esistono inoltre coloro che risultano sieropositivi senza che ancora si siano manifestati i segni inequivocabili della malattia.

Anche per costoro valgono le precauzioni sopra riportate. Il virus se contratto dalla madre, supera la barriera placentare attaccando il prodotto del concepimento che nel caso venga alla luce, nascerà sieropositivo.

Ogni presidio sociosanitario nel nostro Paese è in grado di dare informazioni sulle procedure necessarie, e relative alle indagini cliniche, per escludere di aver contratto il virus HIV.

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