NYLON! 2

5.

È quasi mezzanotte e sono tornato al ricevimento dell’ambasciata dopo avere lasciato Lisa e Nonna Lisa a sgonfiare Mauro nel pied-à-terre a Heathrow. Arrivo mentre l’ambasciatore Patel si rivolge ad un nuovo ospite arrivato tardi, il leader esperantista sardo-transilvano arch. Giurgiu Albergu Paganu Patel

- ‘L ghe dà ‘mpass se ègne ‘nsema a u?

Paganu - Merdon! No go komprendoj n’ostryka. Ke kapperon vuò significà, paisà?

Raffaella - Abbia pazienza, arch. Paganu, mio marito l’ambasciatore parla solo bergamasco

Paganu - Merdon! U komo fa ad ambasciare, komo komunikon kon los ambassadoronen alienoj?

Raffaella - Lo capisco solo io, arch. Paganu, che gli faccio da interprete

Paganu - Merdon! Ke vita de... me deficie el paroloj...

Eh sì, padre - sospirò Raffaella - un grande sacrificio

Paganu - Padre? Merdon!

Raffaella - Sì, arch. Paganu, lei per me è come un padre, ho bisogno del suo consiglio...

La moglie dell’ambasciatore si guardò attorno per accertarsi di non essere osservata, prese il sordido figuro per un braccio e lo condusse bisbigliando in un angolo appartato del giardino, uscendo ben al di fuori del mio campo uditivo di origliamento amplificato. Piantato come un palo da sua moglie e Paganu, Patel lasciò schifato gli altri ospiti, tornò tra noi amici e ripetè

- ‘L ghe dà ‘mpass se ègne ‘nsema a u?

Turko - ‘Azzo ha detto ‘stavolta?

Andrea non capisce il bergamasco di John, ma Raffaella non è l’unica a capirlo. Lo capiamo anch’io e Produppato. Eccolo lì, nella sua letteralmente statuaria dimensione di statista, Marco Produppato-Approdato, da uomo dell’anno europeo a primo ministro del nuovo rinascimento italiano, il leader dinamico e radioso che guida sicuro il Paese nella modernità del XXI secolo, ponendolo alla testa dell’azione diplomatica europea nel mondo. Egli nientemeno si stagliava proprio lì davanti a noi, e accanto a lui l’unico uomo che avesse accesso a tutti i suoi segreti, il suo segretario accompagnatore, per l’appunto, Armando “Armagheddon” Crocicchio.

Crocicchio - SUA ECCELLENZA CHIEDE SE CI DA FASTIDIO CHE EGLI SI UNISCA A NOI

Turko - Ah, meno male che lo capisce anche lei, Crocicchio, perché se aspettavo che me lo traducessero questi due... Ma dov’è finito Granzotto?

Mi ero allontanato discretamente perché pur da grande distanza, allertato dal settimo senso granzottiano, vidi pericolosamente fare rotta con piglio deciso verso di noi quell’attaccabottoni dell’Editore unifrocio Nicolino Antonio Stope Tosoni da Clauzetto con l’inseparabile compagno Fausto Bertinotti, il leader comunista fervente sostenitore della coalizione luminosamente guidata da Produppato. Ed eccolo lì, il trentacinquenne Marco Produppato-Approdato-Cappato, che d’ora innanzi chiameremo per brevità Marco Cappato, con il consueto stuolo di fotomodelle dimenarsi ai suoi piedi per essere elargite di uno sguardo ammaliante, emanare in maniera percepibile quasi fisicamente il senso della Storia farsi presente nel qui ed ora del suo incedere imperiale. Un cameriere mi porge una busta su un vassoio d’argento. E’ una nota di Capezzone. Per ragioni di privacy non posso trascriverla.

Welby - Salve, quod nomen tibi est?

Paganu - Mihi nomen est Giurgiu Albergu, amica mea nomen Raffaella est, merdon!

Raffaella – Nice to meet you, Mr Welby

Tosoni - Estote parati!

Crocicchio - ‘AZZO HA DETTO ‘STAVOLTA?

Turko - Di stare riparati perché sta andando a cacare

Patel - A’ chèla aca là che la à a cagà in chèla cà là!

Raffaella - John, ti prego!

Turko - ‘Azzo ha detto ‘stavolta?

Crocicchio - SUA ECCELLENZA RICHIAMA LA NOSTRA ATTENZIONE SU QUELLA VACCA CHE SI RECA A DEFECARE IN QUELL’EDIFICIO

Paganu - Merdon! Diplomaticorum ist nicht d’appeller l’editoron monofrocioj une vache. Ambassadoren, bitte un kuestionoj: ke ce stanno denari por eventon culturoj esperantoni? Eccellenzuolo, noialtri no gavemo el danaroj por l’Esperanto Radikalo A So’ Zio, merdon!, forsepeut’etre ke lo Institut Kulturon de Italioj ce sponsorizzabbesi?

Patel - N’f gna’ ü gn’ u? A gh’n’o gna’ ü gna’ a’ mé

Paganu - ‘Azzo ha detto ‘stavolta?

Crocicchio - SUA ECCELLENZA SI DUOLE CHE NON ABBIATE UN SOLDO E LASCIA TRAPELARE CHE NON NE HA NEMMENO LUI

Paganu - Merdon!

Patel - A ü al zò

Tosoni - Giusto! A ognuno il suo! Cjaars Cunfradis, Ad Ognidun il So! Ca Nissun al Durmis! Nissun al Comandarà! Tanto dovea

Crocicchio - ‘AZZO HA DETTO STAVOLTA?

Turko - Tanto dovea

Patel - Sa che ‘n po’ de i!

Cappato - L’a biit ü bicér de tròp

Crocicchio - A l’è ciòc

Abigail - Raffaella, ma adesso parlano tutti bergamasco?

Raffaella - No worries, provvedo io. Autore, riscrivi con la mia traduzione tra parentesi

Patel - Sa che ‘n po’ de i! (gimme some wine)

Cappato - L’a biit ü bicér de tròp (he has had one too many)

Crocicchio - A l’è ciòc (he’s drunk)

Turko e Crocicchio si sono ben affiatati ed ora si appartano con due giare di olive italiane per organizzarsi in una sfida impegnativa, una gara di nocciolini di oliva sputati a distanza nelle generose scollature delle carampane che popolano l’evento. La contessa Maria Cristina de’ Baldini-Bandinelli, ballerina classica decaduta sul parquet, contessa d’una nobiltà recente, acquisita durante il fascismo. L’appassito ma ancora arzillo duo canoro cattolico degli anni sessanta Orietta e Dorietta, al secolo Dora Pezzilli Dentamaro e Orietta Berti Callegari, e la di questa bella figliola Irene Carlotta Abigail Piccinini-Palmanfredi in Capezzone, moglie del precedente segretario radicale e primo ministro di centro-destra caduto in disgrazia con l’irresistibile ascesa del rivale Cappato. Ben pochi sapevano, però, che l’ebbrezza del potere per Cappato era venuta al prezzo di perdere l’amore della sua vita. Irene Carlotta Abigail era contessa e contesa da entrambi, ma si concesse a Daniele vergine quando questi per lei rinunciò alla carriera politica per la vita famigliare, mentre Marco dilaniato non seppe rinunciarvi ed entrambi furono condannati a vivere amputati di metà delle loro proprie ambizione e felicità. Costretti dalla vita alla scelta tra la passione politica e quella sentimentale, entrambi i giovani e dinamici pollastri illuminati superstar del cortile pannelliano, invidiati da tutti per il loro successo, in realtà vivevano soffrendo il dramma di una incompletezza lacerante, quel piccolo nucleo di sofferenza che faceva di Daniele e Marco degli esseri profondamente umani, capaci di ascoltare il popolo e condurlo nel suo secondo risorgimento, il risveglio degli intelletti, la rivoluzione dei costumi, e una nuova classe politica italiana invidia del resto del mondo occidentale. Capezzone ormai lavorando da casa in pantofole e pipa, col bassotto che gli porta il giornale, dedito a tirar su i quattro bambini avuti dalla mogliettina adorata. Cappato saltellando di aeroporto in aeroporto sotto i riflettori della politica internazionale, ma intimamente tristemente solo, a parte il fido Crocicchio. Il solito cameriere mi porge un’altra busta sullo stesso vassoio d’argento. E’ ancora una nota di Capezzone. Per ragioni di privacy non posso trascriverla.

Da quando col capo cosparso di cenere ho presentato domanda di ospitalita’ per essere riammesso nei ranghi del partito sono stato sottoposto a ravvicinata osservazione e rigidissima disciplina. Non posso più fumare spinelli, rubare automobili, masturbarmi all’aperto, frequentare locali di transessuali o Gianni Colacione. La mia vita e questa narrazione sono seguite in diretta da Capezzone in persona su uno dei suoi monitor: perciò ogni tanto interviene per farmi recapitare una nota. La cosa più umiliante è che la pretende firmata da un genitore, così a quasi quarant’anni devo anche ciucciarmi la ramanzina dei miei su che bravo ragazzo è Capezzone, lui sì che da soddisfazione ai suoi genitori, e Capezzone di qua e Capezzone d’eccetera. Merdon!

E’ domenica mattina e Mauro sta leggendo il Corriere della sera del giorno prima, che gli ho portato dal centro. Sono incuriosito: mi interessa osservare come un giornale viene letto da un giornalista famoso. Fingendo di leggere l’Observer lo sbircio cercando di capire su quali notizie gli si posa lo sguardo.

Pagina 12. LA VENTO SI SCHIERA CON STORACE “MARGHERITA, NON SONO CRETINA”

ROMA - Secondo la margherita di rito rutelliano doveva essere il volto nuovo del partito (...) Prodi, Costa, Gruber, Vento, Vento, Storace, Dini, Mastella, Manera Paone, Iva Zanicchi, Solvi Stubing, Clarissa Burt (...) Come mai col partito liberale? Oh bella, che domanda. “Perché mi sento liberale, è un partito nato con Mazzini, con Cavour”... Maria Latella

Pagina 13. GAY ALLE URNE, CADE IL TABU’: I NOSTRI VOTI ALLA SINISTRA NON SONO AUTOMATICI

MILANO - (...) “Anche di più - spiega Carlo Alessandro Manera Paone -, perché intorno al mondo omosessuale gravitano cinque milioni di tosoni (...)”. Ecco perché Manera Paone ha chiesto “provocatoriamente” di fondare un partito gay, anzi, “di rifondare il partito radicale con il tema principale del riconoscimento delle coppie di fatto”... Alessandro Trocino

Pagina 14. ONU, L’ITALIA CANDIDA EMMA BONINO
ROMA - Dopo le dimissioni (...) Palazzo di Vetro. Roberto Zuccolini

- Sai Roberto, ti conosco da quando eri ragazzo e devo dire che più passano gli anni e più diminuisce la qualità estetica delle ragazze con cui esci

- Beh, Mauro, cosa vuoi, passano gli anni anche per loro

- Sì però questa ne ha cinquantasette, Roberto

- Facendo la media con la nipote ne hanno trentacinque ciascuna

- Che ragionamento sballato! Ti vedo squinternato mica male, Roberto, non mi aspettavo questo tuo decadimento etico e morale

- Cosa ci posso fare? E’ la vita, le droghe, la solitudine, la sfiga...

Mauro non disse niente e riprese a leggere il giornale

Pagina 18. IL VATICANO ALLA RICE: AIUTO PER IL PROCESSO
Il segretario di Stato del Vaticano, cardinale Angelo Sodano, ha chiesto al segretario di Stato Usa, Condoleeza Rice, che il governo americano intervenga sulla causa per pedofilia in discussione davanti alla corte di Louisville, in Kentucky, nella quale il Vaticano è chiamato a rispondere economicamente per gli abusi compiuti sui minori della diocesi locale. La Santa Sede ha fatto presente al Dipartimento Usa la sua posizione di Stato sovrano e sostiene l’immunità come previsto dalla legge internazionale.

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