NyLon!, capitolo 8
Sono trascorsi otto giorni e vi
affrango con un’altra riunione del consiglio di amministrazione. Dopo venti ore
Capezzone sedeva fresco come una rosa in berlusconiani zeppe e bandana a
contornare il doppiopetto, circondato dalle sciupate concubine del suo gineceo
Rita, Antonella, Abigail, Orietta e Silvietta... tutte donne, nella segreteria
di Capezzone, che appositamente le aveva scelte del sesso opposto per non
distrarsi durante le riunioni. Tranne l’altissimo quanto lugubre leader
esperantista Albergo Licheri, straordinariamente somigliante al presidente
moldavo Giurgiu Paganu, che infatti lo interpretava in questa storia.
- Albergo,
- Affermativo. Dove?
Prontissima intervenne la fedele
Antonella che prendeva diligentemente appunti per prenotare viaggi e soggiorni
del Capezzone dalle labbra del quale pendeva.
- Antonella, non intendo prenotare un
hotel, bensì rivolgermi al qui presente Albergo, come si usa dire in esperanto
per Alberto, per chiedergli quanto seguirà dopo la tua prossima interruzione...
Amareggiata da tanta arroganza,
l’abitualmente prolifica Antonella incrociò le braccia e non interruppe più per
quattro ore di imbarazzante silenzio (poi ci si meraviglia che le riunioni di
segreteria durino tanto, in realtà non si dicono niente).
- Va bene, Antonella - capitolò
l’ennesimo segretario radicale riconducibile a un codice di avviamento postale
- ti chiedo scusa. Adesso interrompici, per favore.
- Scuse accettate. Si parlava
dell’Albergo
- Albergo, dicevo, quante volte ti
devo ripetere di nominare una femmina in questo nostro senato rappresentativo
delle associazioni?
- Esperanto che un giorno la
troviamo, una bella fica esperantista. Al momento siamo piuttosto desperanti.
Nel frattempo ti ho già proposto Lapa Orlandi
- Ma se porta la barba. Che almeno se
la rada.
- Esperanto. Nel frattempo non ti
resta che me, eh eh
- Albergo, come si dice vaffanculo in
esperanto?
Capezzone era infuriato dalla
mancanza di disciplina nella componente esperantista del partito. Le altre
associazioni avevano obbedientemente nominato nel senato radicale le loro più
belle donne, cosicché da non turbarlo, ma gli esperantisti non riuscivano a
trovarne una: tranne l’eurodeputata polacca erano tutti maschi virili.
Silvietta ruppe l’imbarazzo cambiando argomento.
- Buone notizie, abbiamo ricevuto
quindici iscrizioni da Londra
Capezzone ebbe un’istantanea
polluzione. Quindici iscrizioni da Londra potevano rappresentare il disperato
salvagente della sua segreteria fallimentare prima che andasse in pensione nel
futuro Pdl. Volle saperne di più. Attaccando indirettamente Silvietta, Abigail
giocò molto bene il suo ruolo antagonista.
- Sono molto diffidente, queste
iscrizioni puzzano di bruciato
Tanto bastava. Se Abigail era
contraria significava che c’era dell’arrosto, sotto la puzza di bruciato.
Capezzone istruì Antonella di prenotargli il primo volo per Londra, senza
interruzioni.
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