ED ECCO COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE

per farsi perdonare le lunghe assenze, questo sabato Miss Welby vi regala tre perle di letteratura radicale degli anni novanta. in questo post - ED ECCO COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE - il resoconto interno di un'assemblea radicale ed esperantista a Varna nel gennaio 1994.

Ore 18.00 del 8/1, con sole 22 ore di ritardo, Pagano esce senza fare danni dall'aeroporto di Sofia e s'imbarca sulla R5 insieme a Boselli, Kircheva e Osmanova, direzione Varna.

Km.1, Pagano spiega l'importanza dell'esperanto in Belgio.
Km.2, Pagano indica le ragioni dell'esperanto in Germania.
Km.3, Pagano introduce i motivi dell'esperanto in Andorra.
Km.50, Pagano esaurisce i paesi europei e comincia gli asiatici, ma dal Km.4 in poi l'autoradio era gia' al massimo del volume.

Ore 21.00, km.225, tutte le ragazze carine si danno alla fuga appena Pagano entra nel ristorante. Boselli leggermente adirato.

Km.300, l'autoradio si dichiara sconfitta da Pagano.
Km.350, Pagano non riesce ad entrare nel cesso del bistrot Oasis.

Ore 01.00 del 9/1, km.450, arrivo a Varna. Disarrotolamento delle segretarie rattrappite sul sedile posteriore. Boselli finalmente puo' bere alcol e invita tutti al night-bar, l'unico posto dove l'influsso di Pagano fara' danni materiali (ma solo qualche bicchiere e un tavolino).

Ore 04.00, Pagano comincia a russare.
Ore 07.45, Boselli comincia a dormire.
Ore 08.00, sveglia.

Ore 10.00, assemblea. Una cosa mai vista: la sala e' affollatissima, c'e' gente in piedi, 120 in tutto di cui 20 persone normali e 100 esperantisti venuti da mezza Bulgaria, c'e' perfino un abate in abito talare.

Ore 10.05, relazione introduttiva di Boselli in bulgaro e dibattito generale.

Ore 11.05, spazio esperanto: inizio dell'intervento di Pagano in italiano che spiega di avere incontrato il viceministro Dick Butthead che gli ha promesso un altro appuntamento nel '97.

Ore 11.20, Pagano racconta la sua telefonata col sottosegretario Pippo Cacamucazzo che lo richiamera' in settembre.
L'interprete Kircheva e' leggermente stralunata.

Ore 11.35, Pagano disquisisce sulla disoccupazione del noto scultore lussemburghese Tete de Pommes Frites a causa della mancanza di esperanto nella Repubblica di San Marino.
Kircheva comincia a sudare freddo.

Ore 11.50, Pagano illustra le proposizioni linguistiche dell'IRPEF, dell'ILOR, del SIULP, dei COBAS e dell'USIGRAI.
Kircheva traduce automaticamente con lo sguardo perso nel vuoto.

Intanto restano solo esperantisti e le persone normali se ne vanno, tranne i pochi varnenzi fedeli all'aiatollah Boselli.

Ore 12.05, Pagano basta!, ringhia Boselli preoccupato per la salute psichica dell'interprete e soprattutto del linciaggio che potrebbe subire dalla cittadinanza.

Ore 12.20, fine del primo intervento di Pagano, seguono interventi di numerosi esperantisti che suonano tutti la stessa musica: "siamo molto delusi perche' ci aspettavamo che qui si parlasse di esperanto IN esperanto, invece s'e' parlato in bulgaro e in italiano".

Ore 12.55, punto sul vivo da queste sbrodolate polemiche e pure aggressive, Pagano da' finalmente il meglio di se' e sostanzialmente risponde "cari esperantisti elitari della mia fava, piantatela di farvi le seghe tra di voi e prendete atto che le vostre associazioni e rappresentanti non fanno un cazzo, mentre solo il Pr scopa bene sul piano politico".

Ore 13.15, seguono a Pagano gli interventi di due giovanissimi esperantisti (gli unici due), che gli danno ragione sostanzialmente perche' "qui ci sono presenti persone che non sanno l'esperanto mentre tutti sanno il bulgaro, e se davvero vogliamo spiegare l'utilita' dell'esperanto dobbiamo farci capire dalla gente".

Insomma con TRE parole i DUE ragazzi hanno tirato UNA grande palata d'immerda sui vetero-esperantisti, allineandosi con un Pagano che per la prima volta ho quasi ammirato.

Ore 13.30, chiusura dell'assemblea con la raccolta di una decina di iscrizioni (di cui solo un paio di "categoria esperantisti", ma altri si riservano di pensarci e hanno lasciato i loro indirizzi come manifestazione di interesse).

Ore 14.00, pranzo con pochi intimi su due tavoli separati: tavolo per Boselli ed iscritte carine; tavolo per Pagano con esperantisti (e Kircheva sottoposta a supplemento di tortura).

Ore 16.00, partenza da Varna e viaggio in condizioni meteo estremamente sfavorevoli. Nonostante la benzina a soli 93 ottani, non ho mai visto una R5 con tanta fretta di tornare a Sofia. Per scaricare al piu' presto Pagano, evidentemente, che durante il viaggio si e' dilungato sulle sue impressioni. Perfino la polizia (lo sapete che sono abbonato alle multe) non ha avuto il coraggio di fermare Pagano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pagano, no limits. Saluti. :)