The hunter (21 ottobre 2003) di Piero Welby che ebbe l'unico difetto di essere stato cacciatore.

Il suono della sveglia lo strappò ai suoi pensieri. Sergio prese dei Trojan, Holla, Hatù e uscì in strada accompagnato da Tabar. Era il suo giorno di caccia. Superato l’arenile si incamminò lungo la battigia incurante delle onde che gli lambivano gli scarponcini Adidas. Come sempre, avvenne tutto in un attimo: Tabar si era bloccato in una ferma perfetta… l’anteriore destro alzato e flesso, il muso proteso in avanti. La preda era distesa al sole, distratta dal rumore del mare e si accorse del cane solo quando le fu addosso, troppo tardi per tentare la fuga. Sergio si avvicinò con prudenza e decisione, sapeva come calmarla. Le accarezzo i capelli, le baciò il collo… i capezzoli, eppure era ancora nervosa, tesa… ogni preda ha il suo punto debole, basta aver pazienza…ecco, l’incavo del ginocchio! Ora poteva penetrarla… sincronizzò i movimenti con il ritmo della risacca. La brezza marina lo fece rabbrividire, un brivido che si confuse con l’orgasmo. Ora veniva la parte noiosa della caccia. Doveva segnare sul tesserino l’ora, il giorno e le caratteristiche della preda. Era una preda stanziale, bruna, 80-60-90, pelo lucido, lieve cellulite nell’interno coscia, cercò il tatuaggio dietro l’orecchio: GIADA2X445R76, le diede un colpetto sui glutei e la lasciò andare…la vide fermarsi e voltarsi indietro indecisa… ma bastò un urlaccio per farla correre verso le cabine. Regola prima; mai affezionarsi ad una preda! Il suo permesso giornaliero di caccia stava per scadere, chiamò il cane e si incamminò verso casa. Ripensò a venticinque anni prima quando la caccia era libera e non c’erano limiti di carniere… niente profilattici e i branchi di prede nordiche che migravano seguendo la rotta delle Sule Bassane… le teste bionde che punteggiavano il mare, i corpi stesi al sole…e la possibilità di selezionare i capi migliori, adesso invece… qualche broiler siliconato o, nel migliore dei casi, una stanziale. Tutto scorre, tutto passa… Tabar gli lecco la mano e… era già arrivato a casa.

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