L'alcolismo è una brutta bestia, che sto combattendo dolorosamente da anni, ma evidentemente vince lui, come dimostrano le orribili stronzate che scrivo da ubriaco sulle persone che amo e che oltretutto in quanto tali sono coloro che mi ispirano un minimo di forza per aiutarmi a vincere il mio dramma.
Prima di lasciarvi per sempre, cancellandomi per vergogna, una spiegazione è doverosa, ma non suoni come una giustificazione: sono ahimé perfettamente consapevole della mia imbecillità.
Ebbene è successo che sabato scorso sono andato in centro ad acquistare hashish - l'unica cosa che funzioni davvero per tenermi lontano dall'alcol - e vi assicuro che funziona bene: zero alcol quando ho il fumo, e zero problemi relazionali.
Senonché questa volta qualcosa è andato male. penso di essere stato pedinato dagli stessi spacciatori. mi hanno rapinato il fumo e picchiato a sangue, ho un occhio destro e una gamba sinistra messi maluccio. sono finito al pronto soccorso in ospedale. ma chi lo dice alla polizia che sono stato rapinata di... hashish?!? sono proprio sfortunata!
Mi hanno rubato lo zainetto con dentro cose preziose. anticipo le critiche: no, questa volta NON me la sono andata a cercare, non è colpa mia ma solo dannata sfiga.
Ho accompagnato un nuovo giovane amico milanese che ha trascorso un mese di stage qui a Londra, fino a Clapham Junction dove lui cambiava treno per Gatwick e l'ho salutato. con tristezza, perché mi ha fatto ritrovare la forza di vivere e soprattutto mangiare italiano. davvero un gran bravo ragazzo, un "angelo custode" inviatomi dal caso per salvarmi la vita, e temporaneamente ci è riuscito: adesso almeno mi nutro.
Pero' la vita è ingiusta: al ritorno mi è stato rubato sul treno lo zainetto. conteneva cose di poco valore come una maglietta e un ombrello pieghevole. ma conteneva anche cose di valore: la fotocamera e soprattutto le due plastiche: la debit e la credit card che stupidamente avevo messo nello zainetto.
Tornata a casa traumatizzata, ho trascorso una terribile notte insonne convinta che mi avessero rubato anche il telefono, terrorizzata da questo più che dai 15 paundi nello zainetto. il telefono è la lifeline psicologica: se non l'hai più è come fossi morto. ma per qualche misteriosa ragione di istinto, come se avessi percepito il pericolo, l'avevo protetto in una tasca interna dove l'ho ritrovato oggi, perciò funziona!
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