OUTSOURCING. dopo avere esaminato lo streamlining e il downsizing grazie ai docenti Schnur e Patel in un precedente post, in questa puntata ci occupiamo invece di approfondire il concetto di outsourcing, che non vuol dire - come crede a.ennio - uscire in cerca di sorca (o "putan-tour" in Brianza), bensi' significa che un'azienda affida la gestione di un proprio dipartimento a una societa' esterna che ne svolgera' il business presso proprie sedi o quelle della stessa azienda. un tipico esempio di outsourcing sono i call centre in India.
nel nostro caso secessionista, la causa per Trieste capitale oltre alla sua elevata pregnanza geopolitica potrebbe rivelarsi anche un rivoluzionario modello di outsourcing. se infatti la regione Friuli-VG secedesse e Trieste rimanesse la capitale d'Italia, avremmo il caso di un paese, la Repubblica italiana, con la capitale all'estero. evidenti i vantaggi per l'Italia nello spendere di meno per i servizi governativi dandoli in outsourcing a Trieste, che sarebbe ovviamente una capitale molto piu' efficente, ma altrettanto significative le implicazioni per l'economia padana, che potrebbe trovare una nuova specializzazione in una nuova industria: l'outsourcing di capitali di stato.
insomma Trieste capitale d'Italia aprirebbe la prospettiva di una Bergamo capitale macedone al posto di Skopje, Padova della Repubblica srpska, e pensate al miglioramento d'immagine per l'Albania nell'avere Bologna capitale invece di Tirana. tutti questi paesi sfigati pagherebbero fior di quattrini per poter ricevere gli altri capi di stato in piazza a Vigevano (che peraltro so dov'e' per averci avuto una morosa - tie') piuttosto che a Podgorica. si tratta di un nuovo mercato da esplorare nonche' di un mio ulteriore valido contributo al grande dibattito sulla trigonometria della secessione.
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