L’inseminatore, di Piero Welby (che anch'egli forse morì esclamando: cazzo, ne valeva la pena!)
Uscendo dalla coordinata venusiana... svuotò le stampiglie plasmaneuronali ed attese l’attivazione del magnetoroulant che lo avrebbe portato a destinazione: Betelgeuse, alpha Orionis, 0,5 AR: 05h 55m 10.32s / Dec: +07° 24' 25.4". Da quando aveva vinto la Selezione Globale per l’esportazione della Democrazia nel Cosmo, non si era mai spinto così lontano. La produzione di sperma andava scemando, e gli inseminatori come lui erano ricercatissimi. Dopo le prime incomprensioni e la Prima guerra Preventiva Siderale, tutti gli extraterresti si erano convinti che fecondare le loro femmine con sperma terrestre rappresentava l’unica possibilità di ottenere la licenza per produrre Coca-Cola. Così i terrestri potevano sperare di colonizzare lo spazio esterno e gli extra potevano avere la chiave che apre la porta della Democrazia. Digitò sul palmare la password e il filmato kriziopulsar elaborò le immagini dei –contatti- portati a termine. Le 5677 inseminazioni vennero scaricate direttamente nell’ipotalamo e rivisse tutte le sensazioni passate. Controllò il livello del serbatoio spermatico, la densità del liquido fluidificante, l’elasticità del frenulo, era stato rinforzato con l’inserimento di una protesi al nikelcromomolibdeno… tutto O.K. l’aspetto della femmina non lo interessava, si era accoppiato con marcherontici di Lipis, con le osteomalacepi di Longos e le canepestrate di Ulcis… tutte erano state rifiutate dagli altri inseminatori, ma lui le aveva riempite di ottimo sperma terrestre qualità XL%^^, il più ricercato! L’Hirg driver destrutturò il neocon di Holeim e la fallonavetta atterrò. La femmina lo attendeva in un diverticolo anaerobico debatterizzato. Si avvicinò e controllò l’apertura della vagina… diametro, spessore, impedenza, resistenza, attrito, lubrificazione, contrazioni… inserì i dati nel respodernek e attese. O.K. rapidamente valutò i dati: punta del U67 al siliciodecionato, rivestimento in aspertZL21, spray al ceramolo per la temperatura e il suo tocco personale: saliva centrifugata. Alzò gli pseudopedipalpi della femmina e con un getto d’aria compressa eliminò le viscomucillagini ragnatelate, un attimo e poi il pene forzò l’ingresso, entrò nell’emiciclo membranoso che cedette con un gracidio prolungato, tamponò il muso di tinca e iniziò la –pratica- n° 5678. improvvisamente un arco voltaico scoccò tra il clitoride e i testicolo. Per Turko! Non aveva previsto la possibilità di trovarsi di fronte ad un orgasmo elettromagnetico… doveva trovare un modo per scaricare al suolo il surplus di sfigamotrica! Sospese la penetrazione, invertì il flusso spermatico, si grattò le sfere... tutto inutile, una scarica diadermocoagulante gli defibrillò le impositure angiotermiche. Eiaculò per 35 ozem e 19 oidir… e morì esclamando: cazzo, ne valeva la pena!
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