Tonga, martedì 28 ottobre 2003 (by Piero Welby)

Caro diario, diceva Sartre che l’uomo è l’unico animale che insegue se stesso. Quanto è vero!
Qui si vive l’attimo sospeso dell’eternità. Le pazienti di Sergio hanno partorito, tutto bene, ma i neonati assomigliano a Gino Paoli... anche i baffi. Turko e John cercano di tirarci su il morale imitando Marco e Bordin... ma non hanno la stessa grinta e finiscono per litigare su chi ha il pisello più lungo, in effetti Turko dovrebbe avere la meglio... forse è stato il morso della murena, domani devo farmi mordere da una murena anche io. La Valkiria bionda è diventata una porno diva di successo il teatro Tonga ti Stanga è sempre pieno. Le idee non mancano, Sergio ha detto: domani facciamo una zattera e andiamo all’Ergife... così lo mettiamo in culo ai passeri! John ha commentato: già fatto! In effetti il suo bungalow è l’unico che i passeri non scacacciano. Tabar beve troppo e racconta barzellette sconce ai pappagalli che ridono tutta notte... due palle! Io sto spiegando alla ragazza che mi chiama Iron side dove si trova il frenulo e a cosa serve... è intelligente e volenterosa ma morde! Dice che non lo fa apposta… il cazzo le ricorda una banana…io sono comprensivo e tollerante ma preferirei convivere con un Pitbull.
È sera, stiamo sulla spiaggia dove Turko scolpisce gigantesche donne felliniane e guardiamo il sole che lentamente si spegne nel lapislazzuli del mare… Sergio rimpiange il molo di Rimini, Turko rimpiange mons. Tonini, John rimpiange la Baldini, la Valkiria bionda rimpiange Argonauta, io rimpiango il calendario della Chiappini… cazzo!

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