Febbraio di 6 (e di 11) anni fa... siamo alla fine del mese e bisogna raggiungere il target - come diciamo noi nell'evil-marketing -, di numero di post nel blog, che per febbraio sono soltanto 36. ricorro pertanto al trucco di riesumare roba vecchia (ma di qualità). ricordate il mercoledì palindromo di Severgnini? nella rubrica Italians sul Corriere chiese ai lettori di descrivere come avessero trascorso il 20.02.2002, rara data palindroma perché si legge uguale anche all'indietro. tra le migliaia di raccontini, ecco quelli di un'amica bulgara e, nel prossimo post, di un amante scozzese al quale do in via del tutto eccezionale il permesso di postare ogni 29 febbraio nel mio blog dopo averlo espulso mesi fa per indecenza.

Kyustendil, Bulgaria. Mi sveglio ma socchiudo gli occhi e faccio un ultimo tentativo per afferrare il sogno che stavo facendo - una nuvola biancoazzurra un campo di fragoline di bosco giallorosse, le stavo attraversando per arrivare al mio castello medievale quasi in rovina ma qui trovo rifugio e sono al sicuro guardando i boschi dalla torretta est. Una sensazione dolce mi spinge fuori dal letto, lontano dal campo delle fragoline e il mio pensiero va a lui. Vedo i tetti bagnati di pioggia cerco le mie ciabatte-papere giallorosse, la giornata scorre nella mia mente - palachinki, lettera, in posta, al mercato. Il mercato di mercoledi è all'aperto, i contadini, volti stanchi, poche cose dalla terra sono vendibili in questa stagione. Fagioli, noci e pomodori essiccati e mele anche quelle quasi secche, per pochi soldi. Un signore anziano un viso con mille rughe, dietro gli occhi una vita di stenti e un sorriso sincero ma rassegnato vende mazzi di schegge di pino sottili che si usano per accendere la stufa di legno - pochi centesimi, ne compro 3, non mi servono ma il signore anziano è cosi buono, mi ricorda mio nonno, nella sua casa in montagna anche lui tagliava a pezzettini la legna di pino per il fuoco a casa. Quando avevo 5 anni mi sembrava che mio nonno facesse cose affascinanti. Penso alla lettera mentre osservo un canestro pieno di pere, l'assunzione, ricongiungermi con lui, un lavoro in una grande azienda. Cinque anni fa quando ci siamo conosciuti, cercavo lavoro e lui, cercava un'assistente che sapesse italiano, inglese e bulgaro. Affascinata, quella mattina del 20 feb di 5 anni fa mi resi conto di essere innamorata, perdutamente. Il 20/02/02 è un giorno speciale spero e sogno, tornando a casa con le schegge che profumano di pino le pere ingiallite, il formaggio casalingo.

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