Censura 2. due casi recenti di autocensura - certamente meno gravi rispetto a quella indotta dalle violente intimidazioni cinesi -, che però hanno interessato più da vicino la blogosfera italiana: la classifica BlogBabel si è "autosospesa" un mese fa in seguito a delle polemiche cavillose, e la settimana scorsa è stata la volta di Galatea a dover sospendere con tante scuse il suo bel blog perché i suoi fantasiosi resoconti di vita scolastica (Galatea è di professione un'insegnante nel "profondo" Nordest) avrebbero potuto risultare offensivi qualora nei suoi personaggi si fossero identificati alcuni dei suoi studenti, e questo nonostante nomi e luoghi fossero accuratamente alterati per proteggere l'anonimato sia dei personaggi immaginari che dell'autrice stessa.

disapprovo la brutale decisione di Galatea, ma devo ammettere che mi è facile: certo, io ho scritto ben di peggio dentro qui, c'è a testimoniarlo un radicalometro elencante una ventina di individui ai quali ho fatto compiere ogni sconcezza tra di loro nelle mie farneticazioni narrative (l'unica dalla quale mi debba guardare autocensurandomi è la permalosissima Bonino), altrimenti Pannella, Suttora e Cappato avrebbero di che chiedere l'ergastolo per me. ma non sono bambini e soprattutto non sono GENITORI di bambini nel mitico Nordest puttano e bigotto, quelli che uscendo da messa per andare direttamente in osteria è tutto un allegro intonare diocàn e dioporzèl. ci sono cresciuta in quell'ambiente e quindi capisco Galatea, solidarizzo, e poi tanto possiamo continuare a leggerla di nascosto ospite di Malvino ;)

considerazione finale: in quanti blog italiani leggo il tristissimo disclaimer "questo blog non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge bla bla bla". quasi quasi manco in Cina! in Italia nel 2008 occorre ancora il permesso di un tribunale per pubblicare con periodicità. ma l'avete mai visto un disclaimer del genere in uno dei cinquanta blog americani elencati qui di fianco? alcuni dei quali sparano fino a decine di post al giorno?? propongo una campagna per adottare la formuletta tanto cara agli uffici stampa delle multinazionali: "questo blog non conferma né smentisce di rappresentare etc etc".

PS: quasi dimenticavo di segnalare, in materia, l'ottimo Blog censurato

4 commenti:

Andrea ha detto...

Ciao Miss, per 2 blog censurati uno che riprende (il mio) ;)
Torno pertanto a rileggerti. Quanto a censura e diritto d'autore però l'Italia mi pare alquanto più libertina della media generale. Hai sentito che vuol fare in Francia Sarkozy, che pure ammiro per certi aspetti, con chi scarica da internet?

Andrea ha detto...

P.S.: ero io ilbaco.ilcannocchiale.it

Finazio ha detto...

E' per questo che mi sono sempre imposto di non mettere un disclaimer del genere nel mio: mi sembrava un avvertimento scemo per passanti scemi.

Anonimo ha detto...

E' possibile che in Cina sia bloccato l'intero dominio blogspot.com

http://www.newscientist.com/article/dn3260-china-blocks-bloggers-sites.html

http://www.greatfirewallofchina.org/test/

Nel mio blog Feedjit ha segnalato un paio di volte un visitatore da Pechino.