Come tutte le donne, e forse non solo, adoro schiacciare i brufoli, e in questi giorni mi sono accanita sulla schiena di Londradical. i miei preferiti sono i classici punti neri, dove il nero è solo la sporcizia di superficie, ma poi esce un bel cilindretto giallo e sodo col migliore rapporto alesaggio/corsa, ovvero sono quelli di maggiore diametro e la loro consistenza li rende i più facili da conservare a futura memoria.

quando sono più giovani sono molto più sottili ma possono risultare incredibilmente lunghi e nello spremerli sembrano non finire mai, con mia grande goduria, se si ha l'accortezza di farlo lentamente in modo che non si arriccino all'uscita e si possa tentare di stenderli per misurarne la lunghezza in cerca di nuovi record. altrimenti se ne fa una pallina da spalmare poi in una varietà di luoghi pubblici come i tasti dell'ascensore o il paltò di una collega, etc.

poi ci sono i brufolacci veri e propri, quelli ancora sottocutanei, visibilissimi e bianchissimi e circondati da un'aureola rossa. consistono di grasso ancora liquido, che all'esplosione schizza ovunque (talvolta misto a sangue) e perciò ne rende impossibile la conservazione. ma resta la soddisfazione del dolore provocato, specialmente se collocati in punti nevralgici, e di eventuali malattie infettive se si hanno le unghie sporche come capita spesso vivendo in città.

queste considerazioni (come dire, sebacee?) sono nell'attesa dei risultati elettorali per il sindaco di Londra, che nel pomeriggio aprirà l'Assemblea dei Mille. in realtà ne prevedo solo la metà (gli altri 500 saranno inspiegabilmente riuniti in Italia a Chianciano). comunque, mille auguri di compleanno a Marco Pannella (78) e speriamo sia la volta buona che come regalo si riesca a liberarlo dal dannato Cappato, i cui resti doneremo alla scienza per studiarne l'acne.

[nella foto dell'Agenzia Cappone, un inedito Cappato col crine tinto di rosso viene condotto all'Assemblea]