Quello di Westminster è tra i ponti più vecchi, tra quelli oggi esistenti, dei 33 ponti sul Tamigi nel territorio londinese. Ad Antonio Canal detto il Canaletto, che lo vide costruire, piaceva tanto che lo dipinse nelle diverse versioni che accompagnano questo post... pontificio?!?
Alcuni ponti di legno attraversavano già il fiume da ancor prima dei tempi romani, ma non fu prima del 1176 che Peter de Colechurch decise di costruire un rivoluzionario ponte di pietra. Prese 33 anni per essere costruito, su 19 archi lungo circa 300 metri. Peter de Colechurch morì prima che il ponte fosse completato, e fu appropriatamente sepolto in una cripta inserita nel ponte stesso, che durò ben 655 anni prima di essere demolito per costruire una struttura più solida.
Nel frattempo i 19 stretti archi del vecchio London Bridge avevano rallentato il flusso delle acque al punto di favorire il congelamento del fiume - fenomeno già conosciuto in quei secoli più freddini - al punto di rendere possibile tenersi sulla superficie ghiacciata una fiera con venditori ambulanti, spettacolini e varie forme di intrattenimento come giostre e corse di asini. La prima vera e propria "Frost Fair" si tenne nel 1564, quando il fiume congelò per due mesi, e ne seguirono quattro nei rigidi inverni del 1684, 1716, 1740 e 1814. Inaugurato nel 1831 il nuovo London Bridge, questo non rallentava più il flusso del fiume e fu la fine delle Frost Fair.
Causa aumento di traffico, il "nuovo" London Bridge durò soltanto 140 anni per essere rimpiazzato con quello che vediamo oggi. Che farne? Il consigliere comunale Ivan Luckin possedeva un'agenzia di pubblicità e negli anni '60 viaggiava spesso in America. Disse al consiglio di essere convinto che gli americani avrebbero potuto essere favorevoli a comprare il ponte per possedere un pezzo di storia inglese, ma la sua idea fu derisa. Per niente scoraggiato, Luckin organizzò negli USA una conferenza stampa con 400 giornalisti e il ponte fu venduto per 2.460.000 dollari al petroliere Robert McCulloch, che lo fece smontare, trasportare e rimontare in Arizona, dove è divenuto un'importante attrazione turistica ed è entrato nel Guiness dei primati come la più grande antichità mai venduta al mondo.
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