Ottuagenaria iraniana cerca il padre perduto per potersi sposare

Dopo una vita di zitellaggine, l'80enne donna iraniana Setareh era rassegnata a vivere il resto dei suoi giorni da sola e cercare compagnia in una casa di riposo, quando il ragazzo della porta accanto della sua gioventù è riapparso proponendole di sposarlo e ha pensato che gli ormai dimenticati sogni di matrimonio stessero per realizzarsi.

Ma la legge iraniana esige il permesso del padre affinché sua figlia possa sposarsi, perciò l'ottuagenaria ha chiesto a un tribunale di Teheran di stabilire se suo padre, che l'abbandonò quando aveva 2 anni, sia vivo o morto, cosicché le nozze possano avere luogo.

L'ostacolo legale è emerso quando Setareh e il suo amato Jamshid hanno tentato di convolare nell'ufficio del registro ma è stato detto loro che la cerimonia non poteva continuare senza l'accordo per iscritto o la prova della morte del padre della sposa. E' stato un colpo crudele per l'anziana coppia, che erano fidanzatini da ragazzi ma dovettero rinunciare a sposarsi perché la madre di lei protestava che sarebbe rimasta sola, e Setareh si rassegnò a vivere con lei.

Il giudice Mahmoud Baghal Shirvan ha chiesto all'ente del registro iraniano di esaminare lo status del padre e pronunciarsi se sia vivo o morto, e se sia transitato dalle frontiere iraniane dopo avere abbandonato la sua famiglia. Se il padre risulta morto, ci si aspetta che il tribunale consenta a Setareh di sposarsi. Il suo dramma è un esempio di quanto gli attivisti per i diritti civili denunciano come una sistematica discriminazione contro le donne nella legislazione iraniana, ma l'agenzia di stampa statale Iranian Women's News Agency dice che le donne hanno bisogno del permesso del padre per proteggerle da decisioni "emotive". http://www.guardian.co.uk

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